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"...QUI ERA LA FABBRICA PIU' BELLA CHE C'ERA..."
La Way Assauto tra storia e memoria
La Waya è la Way Assauto; è il nome con cui nel corso degli anni gli astigiani hanno chiamato la fabbrica dei bulloni e poi degli ammortizzatori.
Ma la Waya, ad Asti, è anche l'immagine, il simbolo, la rappresentazione quasi archetipica della fabbrica; "la" fabbrica simbolo del movimento operaio e sindacale cittadino. I suoi lavoratori sono sempre stati protagonisti, spesso con un ruolo di "avanguardia" - come si sarebbe detto un tempo -, di quei momenti che hanno visto la classe operaia essere uno degli attori principali di eventi sociali e di movimenti il cui significato va ben oltre i cancelli delle fabbriche: dal biennio rosso agli scioperi del marzo 1943 fino all'autunno caldo del 1969.


PREFAZIONE
di Mario Renosio

La pubblicazione di questo volume rappresenta l'ultimo appuntamento di un percorso lungo un anno, durante il quale si è cercato di raccontare ad Asti e agli astigiani i 100 anni della Way Assauto. Un racconto che si è dipanato attraverso forme e modi diversi, dal teatro alla ricerca storica, dalle mostre agli eventi sportivi e ricreativi, viaggiando in parallelo alle gravi difficoltà produttive ed occupazionali che lo stabilmento-simbolo di Asti sta vivendo, convinti che fosse «assolutamente indispensabile essere a fianco degli attuali dipendenti» e cercando per questo di dare sempre «la massima visibilità e attenzione a tale drammatica crisi, perché 100 anni di lavoro non si devono disperdere».
Tutte le iniziative realizzate nell'ambito del centenario si sono quindi svolte nell'area della fabbrica e del Circolo aziendale non per semplici ragioni logistiche. ma per ribadire costantemente la centralità della Waya nella vita. nella storia economico-sociale e nell'identità di Asti e della sua provincia.
Storia, memoria ed attualità si intrecciano in modo costante anche nel lavoro di Gonella.
Nella prima parte del volume egli ricostruisce il contesto storico ed economico di un decollo industriale astigiano difficile e ne segue quindi gli sviluppi nel corso del Novecento, evidenziandone limiti e difficoltà, ma anche le potenzialità non sempre sviluppate, le occasioni perdute.
La seconda parte è invece dedicata al significato ed al ruolo storico, sociale e politico che la Waya ha via via assunto
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INDICE

Prefazione
Introduzione

PARTE PRIMA - STORIA

Asti all'alba del decollo industriale
Nasce la Way Assauto
Dalla Grande Guerra alla crisi degli anni Venti
Gli anni Trenta
Dalla Liberazione agli anni Cinquanta
Gli anni Sessanta
L'arrivo delle multinazionali

PARTE SECONDA - IDENTITA'

La Waya
La Casa dei metallurgici
Dall'occupazione delle fabbriche alla Resistenza
Il consiglio di gestione
Una palestra di classe
La fine della direzione Ombra
Una memoria divisa
Appartenenza/appartenenze
Epilogo

PARTE TERZA - MEMORIE

Avvertenza
Ingresso in Way Assauto
La Waya
Il lavoro, la produzione
Le amicizie, la solidarietà
Le donne
I Griffa
I passaggi di proprietà
Il sindacato, la politica
Esperienze umane e professionali. Un bilancio

Elenco intervistati

La storia e la memoria attraverso le immagini





Walter Gonella

'..QUI ERA LA FABBRICA PIU' BELLA CHE C'ERA..'

editore ISRAT
edizione 2008
pagine 294
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine
5 giorni

18.00 €
14.40 €

ISBN :
EAN : 9788889523117

 
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