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...Carlin aveva capito,
come aveva letto da qualche parte,
che, per ritornare,
il tempo deve essere perduto.
Solo ciò che è stato perduto ritorna >>. |
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La campagna e i bricchi del Monferrato, la Torino degli anni Quaranta e
della guerra, la Parigi alla fine dell'Esistenzialismo degli anni Cinquanta,
con la sua irripetibile "douceur de vivre".
Tre luoghi della memoria che rappresentano il mondo perduto dell'infanzia,
della adolescenza e della giovinezza, in questa operazione nostalgia dal
sapore agrodolce.
La casa in campagna dei nonni, la vita di città durante e subito
dopo la guerra, l'evasione in un'estate a Parigi, con il tipico mito della
cultura francese degli anni Cinquanta.
Memorialistica minima, album di famiglia, una fetta di "vita ingenua",
ricomponendo, come ha scritto Marco Innocenti, "l'album color seppia
di una stagione della nostra vita. Quella che, forse, ci è rimasta
di più nel cuore, insieme alla voglia di andare e venire dal tempo
perduto".
Al cortese lettore:
le parole in piemontese sono scritte in corsivo, secondo la loro pronuncia
e non secondo la collaudata grafia. Esempio: <<bottone>>, che
nel parlato suona butùn, si dovrebbe scrivere boton.
Questa scelta è dovuta all'esigenza di agevolare la lettura, peraltro
assai difficile qualora fosse stata rispettata la corretta grafia dialettale.
Non essendo un esperto del problema, ho privilegiato le parole così
come l'orecchio le percepisce. |
Carlo Dini
L'ESTATE DI SAN MARTINO
editore ANGOLO MANZONI
edizione 2001
pagine 128
formato 14x22
brossura con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
10.33 €
10.33 €
ISBN : 88-86142-66-8
EAN :
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