CAPITOLO I
Nel quale si discorre delle grazie concesse
dalla Madonna del Pilone
Nel 1665 i Veneziani, vedendosi in pericolo di essere sopraffatti dai Turchi, avevano richiesto a Carlo Emanuele II, Duca di Savoia, un soccorso di truppe. Carlo Emanuele mandò due reggimenti, Aiazza e Mezzera, ai quali si aggiunse una compagnia di volontari, tutti nobili, come nobili erano i 50 ufficiali dei due reggimenti. La storia ha segnato nel suo eterno libro i nomi di quella gioventù generosa: due Villa, due Saluzzo, un Azeglio, un Asinari, un Penso, un Roero, uno Scaglia, un Vesme, due Vallesa, un Gattinara, ecc. i quali a prezzo della vita fecero risuonare in quelle regioni il valore italiano, giacchè mezza dozzina soltanto poterono rivedere la Patria. Tra questi pochissimi fu il diciassettenne Marchese Amedeo di Voghera, figlio di Giacomo del Pozzo, Principe della Cisterna.
Don Amedeo però non fece subito ritorno in Piemonte; si trattenne qualche tempo a Parigi per ristorarsi dalle fatiche della guerra e per compiere la propria educazione inverniciandosi alquanto della compitezza ed eleganza parigina. Bello, ricco, intelligente, cortese, cinto dell'aureola della bravura, avrebbe senza dubbio acquistata la simpatia generale nella pomposa Corte di Luigi XIV, se a tante rare doti non ne avesse aggiunta un'altra anche più rara: una modesta semplicità, per la quale
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INDICE
I. Nel quale si discorre delle grazie concesse dalla Madonna del Pilone
II. Come un sordomuto sciogliesse una questione insolubile
III Si suol dir che dura spesso / Piú del nuovo il
vaso fesso
IV, Perchè la seconda Reggente facesse rimpiangere la prima
V, Le confidenze di due giovani Principi di Savoia
VI. La salute della gente / In gran parte sta nel dente
VII. In cui sí parla di epidemia amorosa e dí un cordiale che rinvigorisce gli spiriti al Duchino
VIII. Nel quale il Duchino disegna un dragone a cavallo
IX. Quante spine son latenti / Sotto il serto dei potenti!
X. - La meravigliosa invenzione dei grissini
XI. - Quali fastidi procurasse la gloria a don Baldo
XII. - Quando scorge il mare infido / Il nocchier ritorna al lido
XIII. In cui don Baldo legge una novella del signor Plutarco
XIV. La prima rappresentazione del Conte Pioletto
XV. Dove si vede don Baldo dormire e il suo cappello viaggiare
XVI. Nel quale don Baldo teme dì essere sonnambulo
XVII. - Una vittima dell'epidemia d'amore
XVIII. - Altre vittime dell'epidemia d'amore
XIX. - Una congiura sotto la seconda reggenza
XX. - Nel quale don Baldo impreca alla luna
XXI. - Come il Duchino firmasse l'ordine di arrestare i capi della congiura
XXII. - Il trionfale ritorno della Corte da Moncalieri
XXIII. - Preparativi per la grande caccia di Rivoli
XXIV. - Spesso il bene è conosciuto / Solo quando s'è perduto
XXV. Tartaruga, osi insegnare / Alla gatta il rampicare?
EPILOGO
PROTAGONISTI E NOTE STORICHE
NOTE ICONOGRAFICHE
NOTE BIBLIOGRAFICHE
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Luigi Gramegna
EPIDEMIA D'AMORE
editore VIGLONGO
edizione 1969
pagine 374
formato 15x22
brossura con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine a richiesta
15.00 €
13.50 €
ISBN :
EAN :
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