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Nei
primordi la raffigurazione di cose e spazi era destinata a divenire veicolo
di messaggi, indicazioni sacrali, memoria di vicende umane e appelli divini.
Affidata alla strutturazione di segni, incisioni, colore, scultura. Più
tardi l'immagine si è allineata e compenetrata con un testo scritto
che ne accompagna i significati, divenendone così in certo senso
asservita. Questo ha creato la compiutezza degli Atlanti, dei Bestiari,
degli Erbari e dei libri di esplorazione, di medicina ecc.
L'avvento della tecnica fotografica ha dato l'avvio ad altri modi di ricercare
la possibilità di comunicazione. Non è più infatti
l'oggetto o la composizione visiva che si presta ad accogliere le varianti
creative atte a fissare l'immagine, ma le sue potenzialità ispirative
di concetti, contornate, se si vuole, da studi di luce e privilegi scenici.
Ma è soprattutto la sua destinazione che ne determina la differenzazione
a favore del tipo di messaggio a cui deve obbedire: rievocazione, suasione,
provocazione, seduzione ecc.
Il limite però di questa effusione creativa è quel disagio
suscitato dall'eccessivo e anche persecutorio numero e qualità di
foto in troppi tipi di produzione editoriale, talmente doviziosa da non
permettere l'indugio e la minima stasi possessiva nella nostra attenzione.
Nel contempo va detto che questi effetti abbaglianti, le cui scelte sono
spesso rivolte solo all'eccezionale, subiscono attualmente una augurata
salutare flessione, a favore di quel tipo di immagini certamente più
difficili da produrre, in grado di divenire veicoli di quella più
alta qualità di significati o stimolazioni che intendono suscitare.
Con propria singola capacità espressiva o con pluralità corali.
Tenendo anche presente che questa evoluzione di gusto favorisce l'individuazione,
e lascia migliore spazio al personale crisma creativo dell'Autore che può
in tal modo condividere modi espressivi propri delle arti figurative.
Queste qualità di scelta delle immagini trovano il migliore collaudo
nelle figurazioni del nostro territorio, così celebrato nelle sue
connotazioni naturali e storiche.
Il Trentino, pur non costituendo una ben definita unità geografica,
presenta una multiforme pluralità di situazioni ambientali, che diventano
sede privilegiata non solo per le risorse dell'economia montana, ma costituiscono
invito per ogni tipo di frequentazione: culturale, contemplativa, ludica,
sportiva ecc. Di pari passo con l'evolversi del gusto della società.
Il fatto più imperioso di questa realtà è il privilegio
di essere una regione eminentemente montuosa, e che questa impronta si trasferisce
in ogni differenziato aspetto sia della sua conformazione sia dei modi,
tempi e fisionomia del popolamento vegetale, animale e antropico. Tale caratteristica
spiega anche la capricciosa eterogeneità del richiamo turistico e
culturale, che rifugge, per natura stessa dell'uomo, la monotonia del paesaggio
e le sue configurazioni prevedibili.
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Gianni Zotta - Gino Tomasi
EMOZIONE TRENTINO
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2003
pagine 144
formato 25x35
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
43.50 €
43.50 €
ISBN : 88-8068-223-7
EAN : 9788880682233
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