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ELENA DI SAVOIA NELL'ARTE E PER L'ARTE
Iconografia e storia della seconda Regina d'Italia
Le lettere superstiti di un carteggio inedito del conte Dino Olivieri, segretario particolare della regina Elena di Savoia e, poi, di re Umberto II, diventano l'occasione per un viaggio poetico, velato dalla nostalgia di un mondo perduto, alla riscoperta della personalità della Principessa d'Oltremare e della sua indole eclettica e sensibile.
Di Elena Petrovié, che l'Italia ricorderà come la seconda regina di Casa Savoia, moglie di Vittorio Emanuele III, Isabella Pascucci fornisce un ritratto autentico ed originale, affrancato dai limiti di certa biografia ufficiale, in cui Arte e Storia si intrecciano e si compenetrano, sostenute da una meticolosa ricerca d'archivio e da un catalogo esclusivo di materiali inediti e di documenti testimoniali, fotografici e figurativi: il repertorio ragionato delle copertine e delle illustrazioni dei periodici dell'epoca, i filmati dell'Istituto Luce e i ritratti pittorici firmati da insigni artisti di fine Ottocento e per gran parte sconosciuti.
La vita di Elena di Savoia si snoda, allora, in una visione poliedrica in cui, come in un caleidoscopio, l'iconografia ufficiale e le immagini della sovrana diventano fi/rouge per l'approfondimento di momenti e fasi storiche. In un alternarsi di registri diversi, dalla tensione drammatica ai frivoli entusiasmi, la narrazione inquadra eventi ed atmosfere con lenticolare precisione, appellandosi costantemente alla ritrattistica regale, all'Elena di Savoia nell'arte: dal vivido affresco della tradizione mitologica, della letteratura e della storia montenegrina germogliate nel Paese delle aquile, in cui la giovane principessa formò il proprio carattere e maturò la propria educazione, all'idillio spettacolare delle nozze reali a Roma. Dal fascino della corte Savoia sotto il fulgido astro della regina Margherita all'intimità familiare prediletta da Elena e dal re consorte. Dalla catastrofe del terremoto di Messina all'orrore suscitato nell'opinione pubblica dai delitti del "Mostro di Roma": ad una delle piccole vittime la regina dedicò, discretamente, una lapide funebre.
Ampio spazio è destinato, poi, all'Elena di Savoia per l'arte, a colei che dell'arte non fu solo soggetto ispiratore per icone più o meno preziose, ma che di quell'arte si fece artefice ed animatrice: l'Elena pittrice, poetessa, fotografa, archeologa e ,mecenate, finora così poco conosciuta e studiata.
Alla suggestione del racconto si avvicendano testimonianze autorevoli: quelle della principessa Maria Gabriella di Savoia, autrice della prefazione, della contessa Maria Ludovica Calvi di Bergolo e del principe Maurizio d'Assia, nipoti della sovrana, ed anche della principessa Mafalda d'Assia. E poi, degli eredi Pocek ed Olivieri, per dar voce a personalità pregevoli come il pittore montenegrino Pietro Pocek, i musicisti di corte Cesare ed Alessandro Pascucci ed il fedele segretario Raimondo Olivieri, personaggi vicini ad Elena ma oggi pressoché dimenticati, estrema appendice alla fascinosa artisticità di un'epoca svanita e di una grande donna madre e regina.


PREMESSA

«La memoria rende gli avvenimenti non soggetti al tempo;
è nel suo stesso concetto la domatrice del tempo.
Si ricorda il passato soltanto perché la memoria
ha liberato gli avvenimenti, che in natura sono ovunque
funzioni del tempo. dall'influsso di esso e li ha fissati nello spirito».


(Otto Weininger, in Sesso e carattere)

I ricordi, le tracce dei momenti trascorsi si legano necessariamente agli oggetti, imprimendo di sé le superfici e l'apparenza visibile delle cose. Su quelle superfici si sedimentano, allora, livelli diversi di affetti, di vissuti e di significati reconditi; di memorie soggettive e insieme universali, connesse alla propria storia come a quella degli avi.
E il destino di quei cimeli che ogni famiglia conserva, diligentemente protetti in una vetrina o esibiti con audacia, perché le glorie illustri dei tempi passati facciano bella mostra di sé e le nuove generazioni prendano confidenza con esse fin dall'infanzia. È quanto ricordo anche della mia infanzia, spiando furtiva quegli oggetti che si vestivano, nella fantasia, di una preziosità rara ed inaccessibile.
E in questa dimensione di velate corrispondenze e di seducenti reminiscenze, la storia della mia famiglia si lega ad un'Historia più illustre, quella di Casa Savoia. Quella dei re e delle regine che impressero il proprio stile ad epoche successive e contigue. Così, in un viaggio soffuso di nostalgia e di fascino, l'immaginario infantile si converte progressivamente in coscienza critica, si affranca da fantasie ingenue per sollevare il velo polveroso del tempo e riscoprire la storia che è custodita in quei graziosi manufatti, fregiati cripticamente del sibillino monogramma di una "E" coronata, in blu Savoia.
Non ho avuto la fortuna di conoscere nessuno dei miei bisnonni: neppure Alessandro Pascucci, colui dal quale, per molti versi, trae origine ed impulso la suggestione del racconto che anima questo studio. Morì un anno prima della mia nascita. E di lui, del maestro di corte, ho sentito sempre parlare poco, anche da mio nonno e da mio padre, ancorati alla loro taciturna riservatezza.
Ma restavano quegli oggetti a sussurrare silenziosamente la propria storia, la propria quotidianità, il proprio passato e, più d'ogni altra cosa, la loro appartenenza. Un'aura ammaliante si sprigionava dal portasigarette in argento e smalto col monogramma della regina Elena, dai pittoreschi carnet di ballo, sotto vetro, e dallo sguardo gentile ed amabile di un'anziana donna in nero, immortalata in una vecchia fotografia accompagnata dalla sua firma. Sempre lo stesso nome. Elena.
[..]
SOMMARIO

Prefazione di Maria Gabriella di Savoia
Premessa
Genealogia di Casa Savoia


I. Da crisalide a farfalla
1. La Principessa della Montagna Nera
2. La sposa slava
3. Perle e piume di struzzo
4. Un angelo tra le macerie
5. Fior gentile
Note

II. In nome dell'Arte
I. Una pittrice alla corte degli Zar
2. I Concorsi della Regina
3. Un poetico batter d'ali
4. Per Rosina e per Danilo
5. Il respiro dell'antichità
Note

III. Memorie da un carteggio
1. Il fedele segretario di Elena
2. Due musicisti a Casa Savoia
3. Le fotografie della Regina
Note

IV. Dal pennello all'obiettivo e ritorno
1. Iconografia regale
2. Dietro l'obiettivo. Fotografia figlia della modernità
3. Davanti l'obiettivo. Album di famiglia Note

V. Il mecenatismo della Regina
1. Da Cetinje a Roma
2. Il grande Gusle
Note

VI. Epilogo.
Adieu bonne Dame noire
Note

Cronologia essenziale
Ringraziamenti
Abbreviazioni fonti archivistiche
Referenze fotografiche
Bibliografia
Filmatografia
Indice dei nomi




Isabella Pascucci

ELENA DI SAVOIA NELL'ARTE E PER L'ARTE

editore DANIELA PIAZZA
edizione 2009
pagine 302
formato 21,5x30,5
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine
2 giorni

45.00 €
29.90 €

ISBN : 978-88-7889-231-6
EAN : 9788878892316

 
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