Il restauro della chiesa di Santa Maria di Lucedio, reso possibile a seguito dell'acquisizione da parte della Provincia di Vercelli della proprietà della chiesa abbaziale, del sagrato e di altre aree a servizio, con il riutilizzo del complesso abbaziale, rappresenta un progetto di grande importanza per la tutela e la valorizzazione di una testimonianza storico-architettonica ineguagliabile del Vercellese da dove, molti secoli fa, si diffuse anche la coltivazione del riso.
Un cantiere dove, all'inevitabile seppur complesso incontro tra pubblico e privato, si sono aperte e sperimentate importanti esperienze di confronto e di scambio culturale, scientifico e umano, dal quale sono scaturite feconde iniziative per lo studio e la valorizzazione dell'abbazia e delle grange di Lucedio.
Grazie alla disponibilità dell'Arcidiocesi di Vercelli, dell'Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", del Politecnico di Torino - Facoltà di Vercelli, di tutte le Soprintendenze interessate e della Proprietà del Principato di Lucedio, l'Amministrazione provinciale di Vercelli ha costituito il Comitato per lo Studio e la Valorizzazione dell'Abbazia e delle Grange di Lucedio, con il compito, appunto, di individuare, favorire e promuovere le linee più opportune di intervento per lo studio, il recupero, la conservazione e la valorizzazione del complesso abbaziale nel suo insieme e del sistema delle grange ad esso afferente, anche tramite il coinvolgimento delle forze culturali, istituzionali, economiche e sociali interessate e necessarie. A tal fine, con il supporto anche finanziario della Regione Piemonte, della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e di Torino, il Comitato ha reso possibile l'avvio di ricerche, studi e progetti sia sulla storia della fondazione monastica attraverso le fonti scritte e cartografiche, sia attraverso rilievi, scavi e analisi diagnostiche in sito e sull'edificio, sia tramite le attività di restauro.
Un complesso integrato di attività coordinato dall'architetto Giorgio Gaietta, cui va il mio personale ringraziamento, che rappresentano un patrimonio di conoscenza, via via in costruzione, che abbiamo ritenuto di mettere a disposizione di tutti, così da ulteriormente contribuire a radicare la consapevolezza che la "cultura materiale" del territorio delle Terre d'acqua, rappresenti un patrimonio da tutelare, preservare e valorizzare nel tempo futuro.
La collana Lucedium rappresenta appunto lo strumento che il Comitato che ho l'onore di presiedere ha voluto e progettato per raggiungere tale obiettivo.
Marco Fra
Presidente del Comitato per lo Studio e la Valorizzazione dell'Abbazia e delle Grange di Lucedio |
SOMMARIO
Parte prima
Le fonti scritte e cartografiche sugli edifici dell'abbazia: vicende di un patrimonio documentario
Parte seconda
I documenti per la storia degli edifici dell'abbazia
Osservazioni conclusive
Bibliografia
Glossario
La ricchezza del patrimonio documentario dell'abbazia di Santa Maria di Lucedio è nota da tempo e nel recente passato è stata attentamente sfruttata da quegli studi che hanno affrontato i molti problemi delle vicende storiche e strutturali del complesso monastico, malgrado l'assenza di una edizione critica limiti le possibilità di un uso non episodico e in qualche misura casualmente selettivo del materiale disponibile. Per la prima volta, tuttavia, questo volume ne offre un quadro organico, come esito della ricerca scrupolosa, instancabile dei fondi archivistici esistenti: un lavoro non facile, stante la dispersione cui i documenti sono stati soggetti, che potrà essere ulteriormente approfondito, ma che ha già portato alla individuazione di un gruppo di carte finora ignote, contenute in un archivio privato fiorentino, che coprono un periodo relativamente recente, non altrimenti documentato.
La ricognizione è funzionale al recupero sistematico delle evidenze che la documentazione scritta e cartografica offre sul divenire degli edifici monastici lungo i quasi nove secoli di vita dell'insediamento, di cui le strutture ancora esistenti conservano tracce tanto evidenti quanto frammentarie e in qualche misura incoerenti, che né l'indagine architettonica né quella archeologica sono sufficienti a decifrare. L'esperienza maturata negli ultimi decenni a livello italiano ed europeo sui contesti di età medievale e post-medievale è esplicita sul fatto che l'uso integrato di tutte le fonti disponibili sia un requisito metodologico essenziale per ogni ricerca che ambisca ad esiti di significato storico.
I risultati dell'indagine sono riassunti in una tabella, che ne offre un quadro di sintesi tanto puntuale quanto agile; questo è a sua volta la premessa di un ampio commento, che ripercorre l'evidenza raccolta in un confronto costante con quella offerta oggi dal sito stesso e, in filigrana, con il più ampio contesto delle fondazioni cistercensi, nella duplice prospettiva della norma e della prassi dell'ordine. Ne risulta un'ipotesi di lettura degli sviluppi della configurazione strutturale del monastero dai primi decenni della sua esistenza alla sua realtà attuale di "abbazia senza monaci" nella quale i molti interrogativi costituiscono altrettante piste che le ricerche in corso potranno utilmente percorrere e sulle quali in parte il cammino è già stato intrapreso.
Questo lavoro infatti non è concluso in sé; maturato nel quadro delle iniziative di ricerca dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" e della loro convergenza con l'esigenza imprescindibile di conoscenza sottesa agli interventi di restauro e recupero funzionale della chiesa già abbaziale promossi dall'Amministrazione Provinciale di Vercelli, in una felice e fruttuosa sinergia di interessi e competenze, è il primo contributo al recupero della storia dell'abbazia di Lucedio e alla sua conservazione attraverso la tutela e la corretta valorizzazione.
prof.ssa Gisella Cantino Wataghin Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" |
Eleonora Destefanis
GLI EDIFICI DELL'ABBAZIA DI LUCEDIO NELLA DOCUMENT
editore SAN GIORGIO
edizione 2007
pagine 144
formato 21x28
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
25.00 €
21.00 €
ISBN : 978-88-7679-058-4
EAN : 9788876790584
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