Il senso di una perdita irreversibile delle culture, delle memorie, delle identità, del patrimonio, della natura del paesaggio europeo è alle radici della nascita degli ecomusei. L'esperienza piemontese, frutto della prima legge italiana sugli ecomusei, si sta configurando come un grande "laboratorio a cielo aperto", un luogo che consente l'intrecciarsi di scambi autentici tra le realtà locali, le comunità che in quei luoghi vivono e il mondo della ricerca scientifica. Al di là degli stereotipi del folklore, i nuovi ecomusei indicano un modello per uno sviluppo sostenibile capace di tracciare una possibile via per la vivibilità della montagna, delle campagne e dei luoghi dell'abbandono, di rielaborare una diversa concezione del ruolo del patrimonio culturale e ambientale.
Un'esperienza raccontata direttamente dal Laboratorio Ecomusei della Regione Piemonte e dai protagonisti dei singoli ecomusei con attenzione particolare a quelli del Cuneese, una delle province d'Europa più ricche di istituzioni di questo tipo: ecomusei di montagna come quello dell'Alta Valle Maira, della Terra del Castelmagno in Valle Grana, della Segale in Valle Gesso e della Pastorizia nelle valli Stura, e del Marmo di Frabosa; ecomusei di collina come quello dei Terrazzamenti e della Vite di Cortemilia nelle Langhe e delle Rocche del Roero, ma anche musei etnografici diffusi, come quello del Castagno delle valli monregalesi. Partecipa la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio che presenta una ricerca sul patrimonio dei paesaggi terrazzati.
II volume è corredato da una campionatura di immagini fotografiche sull'architettura tra Piemonte e Provenza tratta da uno dei più straordinari archivi fotografici per quantità di immagini (12.000) e per durata (oltre mezzo secolo), creato da Luigi Massimo per documentare la varietà e la ricchezza del patrimonio architettonico alpino. Completano il volume disegni e progetti nati dalla collaborazione tra gli ecomusei della provincia di Cuneo e la sede di Mondovì del Politecnico, e tesi di laurea su temi ecomuseali.
Contributi di: Liliana Bazzanella, Pietro Blengini, Davide Bonato, Mariangela Borio, Rocco Curto, Ermanno De Biaggi, Michelangelo Ghio, Claudio Luciano, Lorenzo Mamino, Stefano Martini, Luigi Massimo, Enrico Moncalvo, Donatella Murtas, Daniele Regis, Raimund Rodenwald, Silvano Valsania, Nanni Villani.
PRESENTAZIONE
LILIANA BAZZANELLA
Ho letto con vero interesse questo volume che accompagno con qualche riga di presentazione, certa che troverà l'accoglienza che merita, non solo nell'ambito delle riflessioni accademiche, ma anche - forse soprattutto - tra chi ha a cuore la cura dei segni delle storie passate per andare più consapevolmente incontro al futuro, siano addetti ai lavori, come chi opera in campo ecomuseale, o siano tutti coloro che, nel luogo che abitano, nelle tracce del passato - manufatti, paesaggi, modi di coltivazione, capacità costruttive, abilità artigiane, linguaggi, sapienza alimentare - sanno riconoscere una potenziale ricchezza che si intreccia con l'oggi e può costituire opportunità di costruzione del futuro.
Credo che molti siano da tempo consapevoli del patrimonio straordinario che questa complessa entità chiamata Italia ha saputo accumulare in tanti anni di cultura viva e, ancor più, consapevoli dell'incredibile disinvoltura e arroganza - o forse ignoranza colpevole e perdita di senso etico ? - con cui lo si sta rapidamente intaccando e, in troppi casi, compromettendo.
Fenomeno che, a maggior ragione, riguarda i "paesaggi minori", le "architetture senza architetti" (ma con quanta sapienza incorporata: a questo proposito invito a leggere con grande attenzione il testo di Lorenzo Mamino, docente universitario, progettista colto e sensibile che ai temi dell'architettura rurale e del paesaggio alpino ha dedicato studi e passione, e l'Atlante dell'edilizia delle alte valli del Cuneese, qui presentato, ne è indiscutibile testimonianza).
Paesaggi e architetture dell'"ordinario", della quotidianità dell'esistenza, che ci si è proposti di sottrarre all'abbandono lavorando per proporre modi di rivitalizzazione fisica, economica e sociale. Si è lavorato dialogando tra ricerca universitaria, che è anche ricerca didattica, e operatori della società civile, siano essi semplici appassionati, referenti istituzionali o responsabili ecomuseali.
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INDICE
Presentazioni
Rocco Curto
Liliana Bazzanella
Lorenzo Mamino
Università, ecomusei e conoscenza
Daniele Regis
Gli ecomusei: un modello di sviluppo sostenibile per il territorio
ARCHITETTURE E PAESAGGI TRA ALPI MARITTIME E PROVENZA
Luigi Massimo
Architettura e immagine nei luoghi dell'abbandono
Daniele Regis
Archivi dell'architettura rurale italiana. Luigi Massimo: fotografia come
ricerca scientifica
Luigi Massimo
Architettura tradizionale e paesaggio: immagini
L'ESPERIENZA DEGLI ECOMUSEI
Ermanno De Biaggi
Introduzione agli ecomusei
Michelangelo Ghio
Ecomuseo dell'Alta Valle Maira
Stefano Martini
Ecomuseo della pastorizia
Donatella Murtas
Ecomuseo dei terrazzamenti e della vite
Raimund Rodewald
La nostra terra, unser Boden
Nanni Villani
Ecomuseo della segale
Pietro Blengini, Mariangela Borio
Museo etnografico diffuso "La civiltà del castagno"
Enrico Moncalvo, Francesco Bonamico
Ecomuseo del marmo di Frabosa Soprana
Silvano Valsania
Ecomuseo delle Rocche del Roero
Claudio Luciano
Ecomuseo "Terra del Castelmagno"
Cesare Bonato
Ecomuseo della paglia di Crosara di Marostica (Vicenza)
UNA DIDATTICA PER IL TERRITORIO
Daniele Regis
Ricerca scientifica, territorio, ecomusei. Il progetto come sistema complesso
Daniele Regis
Architettura rurale e progetto contemporaneo: esperienze nel Laboratorio
di progettazione architettonica
DISEGNI E PROGETTI PER GLI ECOMUSEI
Tesi di laurea 1999-2007
Tavole di progetto
Gli Autori |
Daniele Regis
GLI ECOMUSEI NELLA PROVINCIA DI CUNEO
editore CELID
edizione 2009
pagine 216
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 3 giorni
22.00 €
15.40 €
ISBN : 978-88-7661-771-3
EAN : 9788876617713
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