Con
questo titolo, apparso nel 1906, nello stesso anno dell'altrettanto celebre
MONSU' PINGON, Gramegna presenta il periodo della guerra di successione
spagnola ed illustra l'episodio conclusivo di quella vicenda: la Battaglia
di Torino del 1706 di cui tutti sono protagonisti: il Duca, le milizie,
il popolo torinese, oltre le simpaticissime figure del tenente dei Dragoni
Cesarino e del suo fido attendente. In questa atmosfera vibrante agiscono
e spiccano i personaggi di Pietro Micca, Maria Bricca ed il Beato Valfrè.
Da tempo esaurito, questo popolare capolavoro torna ora al pubblico in una
nuova edizione arricchita da ulteriori note storiche e dalla brillante prefazione
del Generale
Guido Amoretti che così condensa il suo giudizio su questo libro
dal vasto intreccio storico: "Storia e romanzo mirabilmente fusi, ecco
come Gramegna ha costruito, con la precisione del militare di carriera,
con la passione dello storico, con l'amore profondo per la sua piccola Patria
Subalpina, uno dei più splendidi capolavori letterari nel campo dei
romanzi storici ispirati al passato del Ducato di Savoia". |
INDICE
Notizie e note bibliografiche
"Dragoni Azzurri" fascino di un titolo
di Guido Amoretti
Prefazione alla Prima Edizione
di Luigi Gramegna
Cap. I - Nel quale si racconta la Leggenda del Rocco e si descrive
il Campo d'assedio dei Francesi
Cap. II - Come il colonnello Grédin combinasse un rischioso progetto
con una bionda contessa
Cap. III - In qual modo il legittimo spavento del Clero torinese si cambiasse
in virile risolutezza
Cap. IV - Dove l'autore interrompe due volte il racconto per discorrere
il Seminario e di attendenti
Cap. V - I Francesi cominciano il bombardamento ed il signor Grandi inizia
la sua opera di scienziato
Cap. VI - Prime ansie e prime imprese di Federico Groppello
Cap. VII - Esce da Torino la famiglia ducale e vi rientra il ministro
delle finanze
Cap. VIII - Bontà, generosità e sapienza del signor Grandi
Cap. IX - Le Dame Palatine non possono augurar il buon viaggio al Duca,
ed il signor Grandi è incaricato di copiar i disegni delle fortificazioni
Cap. X - Come Rico accoppasse vari granatieri senza mancare al giuramento
Cap. XI - In qual modo Cesarino venisse a conoscere la partenza del Duca
e con quali argomenti don Bastiano persuadesse Rico a seguire il tenente
Cap. XII - Dove Rico incomincia a mattere in partica i consigli di don
Bastiano
Cap. XIII - Come Cesarino si vergognasse di non avere gli stivali rattoppati
Cap. XIV - Il 7 luglio 1706- Nuove prodezze di Rico e fine gloriosa della
Verga di Mosè
Cap. XV - Nel quale Rico, senza romper il giuramento, manda all'altro
mondo quattro cavalleggeri del reggimento Dauphin-Entragers
Cap. XVI - Chi muore giace e chi vive si dà pace
Cap. XVII -I folletti di Monsù Fabrizio, i polli di Bill, le barchette
di Bino, la divozione del signor Grandi e la festa di San Luigi Re
Cap. XVIII - Dove si vede che Bill è più galeotto dei galeotti
e dove si discorre di gatti, di lepri e di topi
Cap. XIX - Prima il sovrano, poi la famiglia
Cap. XX - Come Bill ritrovasse un amico sotto la tonaca di un cappuccino
Cap. XXI - In qual modo don Bogino, andato all'oratorio per suonare, tornasse
a casa suonato in tutta regola
Cap. XXII - Dove Cesarino si stupisce della prodigalità di Vittorio
Amedeo II
Cap. XXIII - Quali inconvenienti possa incontrare un tenente che indossa
l'uniforme di capitano
Cap. XXIV - Milioni e schioppettate
Cap. XXV - La Battaglia del 7 settembre 1706
Cap. XXVI - Il Duca rientra in trappola e Rico vuol uscirne per andar
in cerca della felicità
Epilogo
Note iconografiche
Note spiegative "Panorama"
Protagonisti e Note storiche
Note bibliografiche |
Luigi Gramegna
DRAGONI AZZURRI
editore VIGLONGO
edizione 2002
pagine 440
formato 15x22
telato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine 5 giorni
20.00 €
18.00 €
ISBN : 88-7235-203-7
EAN :
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