"Mille e non più mille": in pieno medio evo compare a Milano una Guglielmina che predice la fine del mondo, annuncia il regno dello Spirito Santo, fonda una religicne di donne.
Passano seicento anni e il suo messaggio, fusosi con l'eresia dolciniana e le profezie gioachimite, ricompare in Piemonte: sono quattro episodi di religiosità popolare, eretica, pericolosa che scuotono la calma delle nostre campagne del secolo scorso.
A Cimamulera compare la"nuova Maria", le è accanto don Grignaschi che anticipa di trent'anni il Lazzaretti e la "Repubblica di Dio", il suo movimento si allarga, giunge nel Casalese, verrà stroncato Don un duro processo e con anni di galera.
A Viarigi la monaca Fracchia lascerà la veste e seguirà ciecamente il Grignaselli, che visioni miracolose le hanno annunciato essere il nuovo Cristo.
A Briga Novarese una giovane è invasa dal diavolo, farà oscure predizioni, spaventerà medici, parroci, il Vescovo ed i gendarmi.
A Sordevolo una fanciulla dice di essere in contatto con lo Spirito Santo, analfabeta parla lingue sconosciute, scrive un libro di profezie, darà vita ad un culto "altro" di sole donne: la sua "Chiesa" esiste ancor oggi e i suoi seguaci si ritrovano sempre, di nascosto...
LE DONNE DEL DIAVOLO narra queste incredibili ma verissime vicende di una religiosità dei ceti subalterni sconosciuta, imprevista e pericolosa: più avvincente di un romanzo, è un affresco realistico del mondo popolare piemontese ottocentesco che cerca nella fede una risposta alle ansie di liberazione che vanno maturando.
Donne che affermano il loro inconscio "femminismo" in una "chiesa" in cui gli uomini sono subordinati, contadini che vedono negli eretici i capi potenziali delle loro necessarie rivolte ; la Chiesa ufficiale spaventata e, inevitabile, la dura repressione per il rionfo dell'"ordine" dei potenti.
LE PROFEZIE DELLA GUGLIELMINA
Nel giorno di Pasqua dell'anno del Signore 1299 gran numero di abitanti nella città di Milano accorreva presso la modesta casa di tale Jacopo da Fermo.
Erano, in particolare, appartenenti ai ceti più poveri e accolite di derelitti coloro che, pieni di speranza e d'ardore, si recavano speranzosi presso quella dimora.
Quando la folla radunatasi si compose e fece silenzio, s'avanzò, con incedere processionale, una donna bellissima che si accostò ad una tavola che fungeva da altare al centro del cortile dell'abitazione.
La donna, ad imitazione dei Sacerdoti cristiani, iniziò a celebrare la Messa.
Le stavano accanto due uomini, che la servivano e l'aiutavano nel compimento dello strano rito: uno dei due, tale Albertone da Novate, recitò l'epistola, l'altro, chiamato Andrea Saramita, lesse una lezione di Vangelo da lui composta.
Poi, quando la concentrazione dei presenti era massima, la Donna spiegò il significato del culto e dell'assemblea: essi vedevano davanti ai loro occhi colei che negli anni a venire avrebbe celebrato altre più sacre Messe sul Sepolcro dello Spirito Santo incarnato, poi nel Duomo di Milano, infine in Roma, scalzando il Papa ed assumendone il ruolo.
Da quel momento ella avrebbe battezzato le genti ancora avvolte nelle tenebre e i quattro Vangeli sarebbero stati sostituiti da altri quattro.
I presenti ammutolirono completamente per la spaventosa rivelazione che avevano appena udito: di fronte ai loro occhi c'era dunque il nuovo capo spirituale dei credenti.
Tuttavia non ebbero neppure il tempo di riprendersi dalla sorpresa [..] |
INDICE
Le profezie della Guglielmina
La "Nuova Maria" di Cimamulera
L'ex monaca Fracchia
Una giovane "diversa"
Il diavolo in Piemonte
Lo strano nome del Demonio
Il Vescovo di Novara a Briga
Il ritorno dell'"indemoniata"
Polemiche anticlericali e "il Finimondo"
La "Santa" di Sordevolo
Fra Dolcino e le "sacre rappresentazioni"
nel biellese
Nota bibliografica
|
Roberto Gremmo
LE DONNE DEL DIAVOLO
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 1978
pagine 112
formato 16x24
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
10.00 €
10.00 €
ISBN :
EAN : 9784402200121
|
|