L'essere umano e l'essere cavallo, un viaggio lungo millenni, un percorso che ha legato nel bene e nel male due specie così diverse: un viaggio caratterizzato per entrambi da gioie e dolori, da miti e leggende, da destini accomunati, da clangore d'armi e di sudore. Poi arriva l'era industriale, il nostro rapporto con il cavallo e con la natura inizia a cambiare, umano e cavallo iniziano ad allontanarsi l'uno dall'altro e prende il via l'equitazione sportiva, che cerca di riprodurre i «fasti» del passato, rivisti in ottica agonistica, ma che porta in realtà a valori distorti, alla meccanizzazione del rapporto e alla industrializzazione della relazione.
Gli ultimi sessant'anni sono stati per il cavallo l'epoca della mortificazione. Dall'era del mito, dall'essere compagno di armi, di avventure e fatica per l'uomo, anche se con profonde sofferenze e patimenti per entrambi, il cavallo è stato trascinato in una società che l'ha reso più che mai un oggetto. Innanzitutto oggetto di antropomorfizzazione: usato, sfruttato, violentato, vezzeggiato, coccolato, considerato un peluche, depauperato delle sue esigenze etologiche. Le vere conoscenze sulla natura del cavallo e sul suo benessere sono spesso state distorte da un approccio che aveva molto poco di scientifico. Per fortuna, ora si vanno accumulando sempre più conoscenze sulle reali esigenze di questo male, che vivendo al nostro fianco ha bisogno, esattamente come noi, di ritrovare la sua più autentica essenza.
Quando questo avviene - e lo dimostrano la mia e l'altrui esperienza di anni - si stratta di un'avventura arricchente sia per il cavallo che per noi. Come è accaduto a me, incontrando e approfondendo via via la conoscenza con tre magnifici esemplari provenienti dai monti della Tolfa, una zona montuosa impervia e selvaggia, in provincia di Roma. E che voglio cercare di raccontarvi.
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Quali colori vedono i cavalli? Come si è evoluto il nostro rapporto con loro? C'è ancora un futuro per i palii? Come si può praticare un'equitazione capace di coltivare il benessere equino? Possiamo considerare il cavallo come un animale d'affezione?
Per rispondere a questi e ad altri interrogativi, nasce il primo dizionario bilingue per i cavalli e i loro conviventi umani: un dizionario completamente nuovo. Che ci invita, come sottolinea Danilo Mainardi, a immaginare e costruire un futuro prossimo in cui il cavallo non solo possa conquistare una migliore qualità della vita, ma anche maturare un rapporto di fiducia e di collaborazione con l'uomo.
Oltre 160 parole-chiave, classificate dalla A alla Z, che mostrano sia il «lato umano» che il «lato cavallo».
Con tante vignette spassose che illustrano in modo umoristico il rapporto e le situazioni che si creano in compagnia del cavallo.
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Francesco De Giorgio
DIZIONARIO BILINGUE ITALIANO/ CAVALLO - CAVALLO/ITA
editore SONDA
edizione 2010
pagine 422
formato 12x15,5
cartonato
tempo medio evasione ordine 2 giorni
16.90 €
12.00 €
ISBN : 978-88-7106-605-9
EAN : 9788871066059
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