PREFAZIONE
di Dino Coppo
Il volume raccoglie una serie di letture condotte con la metodologia d'indagine propria del rilievo urbano su alcune piazze realizzate nei centri "minori" piemontesi tra Otto e Novecento. Le piazze/porte furono costruite per risolvere problemi urbanistici tipici di un arco temporale di circa cento anni a cavallo dei due secoli: le suture degli spazi lasciati liberi dalla demolizione delle cinte murarie, la congiunzione dei nuclei urbani storici intra moenia con le nuove espansioni sul territorio, il collegamento tra le nuove strutture di trasporto (le linee ferroviarie in particolare) con la rete stradale interna dei singoli nuclei urbani. Piazze dunque come "nuove porte" della città otto-novecentesca e, in quanto tali, mirate a costruire valori di immagine ambientale oltreché a risolvere problemi funzionali, strutturali e pur anche economico-speculativi. La piazza intesa come polo di servizi per le valenze territoriali, contenitore anche di mercati, fiere e quindi luogo di scambio merceologico tra città e campagna, relazionato alla rinnovata rete di trasporti.
Nelle città esaminate, capoluoghi di provincia o centri di rilevanza economico-territoriale della regione Piemonte, le stazioni ferroviarie si presentano quasi sempre come punti di transito: la rete dei binari, con sovrappassi e sottopassi, assume allora la dimensione di un nuovo "vallo" che divide ancora una volta la città e in cui la "piazza della stazione" assume il ruolo emblematico di porta di accesso, spesso a doppia valenza: tra gli antichi e i nuovi insediamenti.
Le soluzioni architettonico-urbanistiche adattate per dare forma a questo spazio sono sempre legate intimamente a problemi di disegno urbano, in cui entrano tutte le componenti della cultura architettonica e le suggestioni delle immagini ambientali coeve: le grandi alberature (allee) che disegnano geometricamente assi di collegamento e spazi connettivi, le costruzioni in linea di edifici a fronti unitari o coordinati, i portici atti a realizzare percorsi coperti continui o usati come elementi unificanti di soluzioni architettoniche discontinue.
La piazza, ancora, può poi essere sentita sia come cuore di un nuovo quartiere, sia, come già accennato, come fulcro di unione tra la vecchia e la nuova dimensione urbana. Lo studio attuale si colloca in continuità con gli studi precedenti del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali in tema di lettura della stratificazione urbana di città storiche maggiori e minori, e segue importanti pubblicazioni quali Torino nell'Ottocento e nel Novecento (Celid, Torino 1995), Il Disegno dei Portici a Torino (Celid, Torino 2001) e Il Disegno dei Portici nei centri minori in Piemonte (in Il rilevamento urbano, Edizioni Kappa, Roma 2003).
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INDICE
PREFAZIONE
di Dino Coppo
DALLA CAPITALE ALLE CITTÀ DI PROVINCIA
di Cristina Boido e Pia Davico
LE CITTÀ DEL PIEMONTE CISALPINO
di Pia Davico
IVREA. Piazza Ottinetti
DA CHIOSTRO A PIAZZA
PINEROLO. Piazza San Donato e "piazza Fontana"
BIPOLARITÀ DISCUSSA IN UNA CITTÀ DISARMATA
CUNEO. Piazza Galimberti
LO SPAZIO-CERNIERA TRA ANTICO E NUOVO
ALBA. Piazza Savona
LA "PORTA" VERSO IL MARE
ASTI. Piazza Alfieri
UN ANOMALO INVASO A TRIANGOLO
LE CITTÀ DI INFLUENZA LOMBARDA
di Cristina Boido
ACQUI TERME. Piazza Italia e le sue direttrici
UNA PROMENADE VERSO I BAGNI
ALESSANDRIA. Piazza Garibaldi e piazza Matteotti
DI PORTA IN PORTA
TORTONA. Piazza Duomo e dintorni
SPAZI URBANI TRA RINNOVAMENTO E RECUPERO
VERCELLI. Piazza del Municipio
UNA PORTA CONTESA FRA POTERE
AMMINISTRATIVO E COMMERCIALE
NOVARA. Da piazza Martiri della Libertà a piazza Garibaldi
UN PERCORSO PORTICATO IDEALE FRA REALTÀ E UTOPIA
LA PIAZZA E IL MERCATO: IMMAGINI DI FORMA E DI VITA URBANE
di Dino Coppo
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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Cristina Boido - Pia Davico
IL DISEGNO DELLE PIAZZE PORTICATE IN PIEMONTE
editore CELID
edizione 2004
pagine 262
formato 21x29,7
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
35.00 €
35.00 €
ISBN : 88-7661-595-4
EAN : 9788876615955
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