| PREMESSA
 Per evitare incomprensioni, va subito specificato che questa ricerca non 
        intende assolutamente proporsi come un documento storico su Torino, con 
        precise valenze scientifiche, in quanto un'impostazione simile non rientra 
        nelle possibilità dell'autore.
 Più modestamente, pur traendo il materiale di dibattito mnell'arredo 
        urbano, si è inteso soprattutto suggerire un'occasione per un approccio 
        "altro" ad una città vista come un macrocosmo di segni 
        criptici, di configurazioni simboliche, di riverberi interiori situati 
        oltre l'apparenza dell'immagine.
 Questo non è quindi un viaggio nella storia, non si seguiranno 
        precisi criteri cronologici, ma si affronteranno diverse escursioni nell'inconscio, 
        cercando di dare un nome alla leggenda, ai miti, ai segni più strani.
 Le nostre intenzioni sono principalmente dominate dalla volontà 
        di suggerire una sorta di simbiosi tra realtà e irrealtà, 
        tra l'apparenza e l'irriducibile necessità del dire senza parlare.
 In questo modo viene fuori un affresco privo di cornice, che lascia l'immaginario 
        libero di assegnare una propria fisionomia ai riflessi dell'apparente 
        impossibile.
 Dal nutrito patrimonio costituito da mascheroni, blocchi plastici, qualche 
        portone, si tratta di trarre l'ampiezza dei valori di valori simbolici 
        celati sotto l'epidermica apparenza decorativa. E allora si potrà 
        sostenere l'irrazionalità del casuale, la ricerca di un fondo progettuale 
        strutturato con intenzioni quasi alchemiche, proposte attraverso un linguaggio 
        negato alla maggioranza.
 Sostanzialmente si avrà modo di osservare Torino in modo diverso, 
        scoprendone alcune sfaccettature colme di immagini riflesse e di ottime 
        occasioni per incursioni trasversali nella cultura pedemontana.
 Le nostre proposte intendono anche suggerire il modo di leggere la città 
        in controluce, senza itinerari, sarebbe banale e impossibile, ma attraverso 
        una serie di occasioni per riflettere e un po' sognare...
 [..]
 
 | INDICE
 PREMESSA
 
 UN VIAGGIO NEL SIMBOLO
 
 PERCHE' IL DIAVOLO
 
 TRA ARTE E ARREDO
 
 I MUTI GUARDIANI DELL'IGNOTO
 
 DIETRO LA MASCHERA
 
 DALL'ANIMALE AL MOSTRO
 
 MA IL VIAGGIO CONTINUA...
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            | Massimo Centini 
 IL DIAVOLO SOTTO LA MOLE
 
 editore DANIELA PIAZZA
 edizione 1993
 pagine 100
 formato 21,5x29,5
 cartonato con sovracoperta plastificata a colori
 tempo medio evasione ordine
 a richiesta
 
 
 21.00 €17.90 €
 
 ISBN : 88-7889-022-7
 EAN  :
 
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