Avete mai fatto un giro nella campagna di notte?
Proprio lassù, dove il profilo della collina fa da spiaggia a un
mare di stelle, in una quiete così assoluta che si può ascoltare
il fruscio dell'erba nella brezza leggera.
Se tendete bene l'orecchio, in certe notti di luna piena potrete sentire
anche altri fruscii, e aguzzando la vista vi accorgerete delle ombre che
scivolano tra gli alberi e diventano tutt'uno con quelle dei cespugli.
Dicono ci sia una radura oltre i cespugli.
Nessuno l'ha mai vista perchè nessuno può vederla.
E' un luogo magico, riservato ai gatti, che vi fanno capolino a ogni plenilunio e, seduti in cerchio, si raccontano i loro segreti, e i segreti degli esseri umani.
Loro li conoscono tutti...
Sommario
Il
Club del Buon Appetito |
poesia |
Ottobre |
racconto |
Il
matto |
poesia |
Febbraio |
racconto |
Il
Popolo dei tetti |
poesia |
Il
gatto venuto dalla guerra |
poesia |
Dall'alto
dei cieli |
racconto |
Lothar |
poesia |
Dicembre
(nevica, fuori dal mondo) |
racconto |
Platone |
poesia |
By
night |
racconto |
Grigia |
poesia |
Danza
alla luna |
poesia |
Settembre |
racconto |
|
QUAND'è
CHE TI DECIDI A SCRIVERE
UN LIBRO?
Sono anni, ormai, che mi sento rivolgere questa domanda da molti di coloro
che seguono i miei fumetti. E sono anni che rispondo in modo evasivo,
come se di fare ciò non avessi alcuna intenzione. In realtà: il mio primo
libro lo iniziai (senza mai finirlo) quando ero in quinta elementare,
ed era una strana storia di gioielli e di ladri inafferrabili che si svolgeva
all'ombra delle piramidi. Poi venni rapito dal fumetto, e su di esso ho
concentrato tutti i miei sforzi per raggiungere certi risultati che grazie
al cielo sono venuti. Nel frattempo ho continuato, di quando in quando,
a mettere da parte brani di narrativa, racconti brevi, molti dei quali
sono finiti chissà dove. Li scrivevo per puro piacere personale e per
farci, come si suol dire, la mano. Cinque di questi racconti sono sopravvissuti
e li trovate in questo "Danza alla luna", che non so se definire libro
o cos'altro, ma che rappresenta il mio esordio di narratore in campo non
fumettistico. Un esordio molto particolare, perché ai racconti sono inframmezzare
poesie su un "magico" Club di gatti, poesie che fanno da filo conduttore
al tutto. "I poeti che brutte creature ogni volta che parlano è una truffa.
" cantava anni fa Francesco De Gregori. Be', sinceramente credo che questo
non valga per tutti i poeti, e non lo dico per difendere la categoria
(io NON mi sento un poeta). Ci sono poeti davvero straordinari, le cui
parole nascono dal cuore. Il mio preferito è Thomas Stearn Eliot, autore
del delizioso poemetto 'Old possum's book of praetical cats", che Andrew
Lloyd Webber ha trasformato nel suo splendido musical "Cats" e che, non
lo nascondo, è stato il principale punto di riferimento per queste núe
pagine. A illustrare le quali ho chiamato Alberto Gennari, che dopo essersi
messo in luce sulle pagine del mio Lazarus Ledd si sta avviando a diventare
uno dei migliori pittori/illustratori del nostro Paese (dovreste vedere
i suoi quadri in stile fotografico). A me piace pensare a questo volumetto
come a una sorta di piccolo, magico "viaggio" tra gatti ed esseri umani,
un viaggio nato dalle mie esperienze di spettatore che riesce a emozionarsi
anche di fronte a storie semplici di gente comune, senza le sparatorie
e le scazzottate che riempiono le avventure di Lazarus. Se volete, potete
considerare 'Pagliacci" e "Gli anni d'oro" come il punto di collegamento
tra i miei soliti fumetti e questo libretto'. Più vado avanti e più sento
l'esigenza di rappresentare la realtà così com'è veramente, ma non per
questo rinunciando a scrivere di avventura per l'avventura (chi ama Lazarus
ed Erinni stia tranquillo, dunque). Tre dei racconti che state per leggere
("Ottobre", "By night" e 'Dicembre") sono ambientati nei luoghi in cui
vivo, ciò Salsomaggiore e i suoi dintorni. Salso è una città termale,
e come tale è una sorta di porto senza mare, dove i turisti vivono esistenze
parallele, illusioni di vite diverse che durano il tempo di una vacanza.
Intorno a loro, baristi di Grand Hotel, cantanti di piano bar, vecchi
play-boy. E appena fuori dalla città, tutto cambia, diventa campagna,
con i suoi contadini, le osterie, le case isolate: due mondi diversi a
pochi minuti di macchina. Come sempre tutto è relativo, nel tempo e nello
spazio. Per concludere, torno alla domanda di partenza: "Quand'è che ti
decidi a scrivere un libro?". C'è un altro motivo per cui ci ho messo
così tanto: volevo sentirmi davvero pronto, capire di poter utilizzare
le parole in modo ottimale, usandone il minimo per esprimere il massimo.
'Chi usa due note quando potrebbe bastargliene una sola sarebbe capace
di qualsiasi delitto. " ha detto una volta il grande Brian Eno. Per me
questa regola vale anche nella scrittura. Buona lettura, e arrivederci
al mio primo romanzo (quandunque sarà).
ADE CAPONE
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Ade Capone
DANZA ALLA LUNA
editore LIBERTY
edizione 1996
pagine 34
formato 17x24
tempo medio evasione ordine ESAURITO
2.58 €
2.58 €
ISBN :
EAN :
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