INTRODUZIONE
Negli ultimi anni la scelta del vegetarianesimo in Italia è stata abbracciata da un numero crescente di persone e in base alle motivazioni più diverse: secondo i dati di una recente ricerca Eurispes, i vegetariani nel nostro paese sono circa 2 milioni e 900mila, oltre il 5% della popolazione.
Per alcuni hanno prevalso ragioni di ordine etico, di nonviolenza e di amore per la natura. Altri ancora, poi, hanno optato per un regime dietetico di tipo vegetariano per motivi di salute, non solo per la Bse ma sulla base dei tanti studi medici e scientifici che hanno rilevato la scarsa digeribilità e la forte presenza di grassi nella came (e in particolare di colesterolo che, come si sa, costituisce uno dei principali imputati nei disturbi quali arteriosclerosi e malattie coronariche) nonché una probabile correlazione tra l'alto consumo di came e l'aumento di alcuni tipi di tumore, come quello all'apparato digerente.
Soprattutto è aumentato il numero di coloro che aderiscono al vegetarianesimo a partire da considerazioni di tipo socioeconomico e ambientale: per l'allevamento sono necessari ampi spazi e grosse quantità di foraggio che, a loro volta, sottraggono terreno alla produzione di сereali, ortaggi e frutta necessaria a debellare, o quanto meno a ridurre fortemente, lo stato di denutrizione e miseria di vaste aree del pianeta. In nome della tutela della biodiversità, intesa come risorsa del pianeta e dell'umanità (e non solo di qualche multinazionale), le associazioni di solidarietà, ambientaliste e di consumo critico anche in Italia hanno intensificato le loro attività di sensibilizzazione a favore, se non proprio del vegetarianesimo puro, certamente di una drastica riduzione del consumo di came e dei suoi derivati facendo riferimento a principi di equità sociale e di sostenibilità ecologica. Mangiare came (e pesce) fa male agli animali, ma anche ai popoli del Sud del pianeta e di conseguenza anche alle nostre coscienze.
Quella vegetariana non è più quindi una scelta isolata o eccentrica. Questo fenomeno si è sviluppato parallelamente a un altro, che ha caratterizzato l'ultimo decennio: il diffondersi della cucina etnica. Hanno iniziato i cinesi adattando la loro raffinatissima cucina ai gusti e alle abitudini alimentari italiani, poi è stata la volta della cucina latinomericana con i piatti più famosi della cucina messicana, brasiliana e argentina, ma anche di quella indiana, meghrebina e araba, giapponese, thailandese e indonesiana.
Anche per i vegetariani o per quanti seguono un regime alimentare con una ridotta quantità di carne, vale dunque la pena conoscere queste cucine e scoprire che se pure non sono originariamente vegetariane (nelle cucine latinoamericane e africane i piatti vegetariani nascono per ragioni economiche), offrono una varietà di piatti, ingredienti e combinazioni di sapori e colori estremamente ricca: cereali, legumi, verdure, frutta, germogli e alghe e soprattutto semi oleosi sono gli ingredienti base delle oltre 150 ricette qui presentate, originarie dal continente asiatico, africano e sudamericano, ma anche dall'Europa dell'Est.
Provando le ricette che suggeriamo, potrete scoprire che un buon piatto unico come un r afé dal Senegal, o un mater panir indiano, può essere non solo appetitoso, ma costituire un pasto completo ed equilibrato di facile esecuzione. Che i soliti spinaci, piselli, patate, abitualmente consumati come contorno, si possono trasformare in un antipasto stuzzicante alla maniera indiana o tunisina, oppure in gustose minestre dal gusto un po' esotico come la labaneya egiziana. Tofu, miso, germogli di bambù o di soia non sono solo alimenti altamente proteici, ma gli ingredienti di base di raffinati piatti cinesi e giapponesi. Perché non addolcirsi il fine pasto o la pausa di lavoro con qualcosa di diverso dai soliti dolci anonimi e ipercalorici, puntando su mandorle, noci brasiliane e anacardi?
Naturalmente questo libro si rivolge anche agli appassionati di cucina etnica, a quanti da tempo hanno imparato ad apprezzare le cucine del mondo, ma paradossalmente sono vittime di un diffuso pregiudizio che vuole la cucina vegetariana monotona, insipida e masochista. La varietà e la ricchezza dei piatti vegetariani dei paesi del Sud del mondo dimostra semmai il contrario: l'amore per la buona tavola, la curiosità e il rispetto delle tradizioni altre, ma anche la consapevolezza delle sorti del mondo possono, anche a tavola, procedere di pari passo. |
INDICE
Introduzione
STILE DI VITA VEGETARIANO
Vegetariani nella storia e nel mondo
Essere vegetariani
SUGGERIMENTI E INFORMAZIONI
Alcune indicazioni pratiche
Informazioni dietetiche
Un glossario per cucinare
RICETTE DALL'AFRICA, DALL'ASIA, DALL'AMERICA LATINA
E DALL'EUROPA DELL'EST E DEL SUD
Antipasti e spuntini
Zuppe, minestre e piatti caldi
Piatti unici
Insalate e contorni
Dolci e dessert
Pani e focacce
Salse e condimenti
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
Un'alternativa concreta allo sfruttamento e alla distruzione
Vegequetnic: commercio equo e cibi senza violenza
Indice delle ricette
per area geografica
per portata |
Paola Costanzo - Marinella Correggia
CUCINA VEGETARIANA - DAL SUD DEL MONDO
editore SONDA
edizione 2005
pagine 168
formato 12x17
brossura
tempo medio evasione ordine 5 giorni
9.00 €
4.50 €
ISBN : 88-7106-147-0
EAN : 9788871061474
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