La cucina piemontese è da sempre una delle più importanti fra quelle italiane, ricca di gusto, di tradizioni, di sapere popolare e di cultura nobile fusi insieme.
Tante ricette tradizionali da zone diverse del Piemonte, polli e funghi, fritto misto e bonet, accompagnate da rapide incursioni nelle loro radici storiche, da citazioni di illustri gourmet, da amichevoli digressioni tra commensali.
Un libro nato dallo spunto delle chiacchiere che si fanno a tavola e dallo scambio di ricette che ne consegue. Un libro dal tono molto colloquiale per intrattenere i tanti « amici di tavola», quelli che capitano anche all'ultimo momento e che a casa di chi cucina bene e con passione non mancano mai.
PREMESSA
Quanti autori di libri, quanti romanzi immaginano il ritrovamento del «manoscritto perduto» miracolosamente riemerso dal fondo di un baule o da un cassetto della vecchia scrivania finita in soffitta?
Finzioni letterarie quasi sempre efficaci, che permettono lo sdoppiamento temporale e il cambio di stile.
Ma questo libro è veramente riemerso dalla memoria.
Un'ultima copia infilata tra i tanti libri di cucina della mia biblioteca: dalla Cucina Islandese al buon vecchio Artusi, dalle ricette libanesi all'Arte di utilizzare gli avanzi della mensa di Olindo Guerrini. In mezzo a loro c'era anche questo.
Era lì, il mio vecchio libro, raramente consultato, trattato sempre col rispetto dovuto ad un ultimo esemplare, qualche pagina un po' ingiallita, una in fondo che pare un pochino rosicchiata.
Così, controllando una ricetta per il coniglio, mi sono messa a rileggerlo, ed è nato il desiderio di rianimarlo, e con lui ridare voce anche ai molti autori e vecchi libri citati.
L'ho scritto verso la metà degli anni Settanta, quando pochissimi conoscevano Mességué, e Luigi Veronelli era vivo e famosissimo; quando il forno a microonde era strumento del demonio (io ne avevo in casa uno giapponese, ma per me era strumento di lavoro, guardato con sospetto e quasi venerazione da amici e parenti); quando da cittadina ero diventata « campagnola » andando a vivere con la famiglia (marito e bambini piccoli) a Castelnuovo Don Bosco, in Monferrato.
Quindi, Piemonte al massimo, e il primo orto, e « la » barbera di quelle parti, con un pizzico di frizzantino appena la versi, e il cercatore di tartufi, il « trifolau » che passava la mattina appena dopo la cerca ad offrire a pochissimo prezzo i tartufi più piccolini...
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INDICE
I CAPITOLI
Prima chiacchierata
Mangiando cose semplici, da poverelli, un po' infreddoliti
Seconda chiacchierata
Una sera d'inverno, a tavola con tanti amici
Terza chiacchierata
Con gente dallo stomaco di ferro, gente a cui piace di tutto
Quarta chiacchierata
In primavera avanzata, gustando primizie e profumi
Quinta chiacchierata
Supertradizionalista, piemontese fino all'osso
Sesta chiacchierata
Raffinata, ricercata, ma anche un po' ubriacona
Settima chiacchierata
Accaldata, assetata, nell'estate assolata
Ottava chiacchierata
In una trattoria della « bassa » tra Vercelli e Novara
Nona chiacchierata
Ammirando, tra un boccone e l'altro, il panorama delle Langhe
Decima chiacchierata
Mentre la pioggia d'autunno picchia ai vetri della sala
Ultima chiacchierata
A cena con gli antenati, tra parrucchini e crinoline
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Laura Brezzi Caponetti
LA CUCINA PIEMONTESE
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2013
pagine 168
formato 16,5x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
9.90 €
9.90 €
ISBN : 978-88-8068-638-5
EAN : 9788880686385
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