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CUCINA EBRAICA DAL MONDO
. Moni Ovadia scrive che "la cucina ebraica è il talento di coniugare spiritualità e arte culinaria, l'estro di un popolo esule ed errante di interpretare lo specifico gastronomico di ogni popolo presso cui gli ebrei sono stati accolti e renderlo adatto, kasher, consono a un progetto di radicale umanesimo"
(dall'Introduzione)

. Il cibo e la cucina sono una componente integrante dell'identità ebraica e i piatti delle antiche comunità sono stati tramandati da una generazione all'altra, intrecciando una memoria storica, che ha contrastato le persecuzioni e l'esilio.

. Oltre 150 ricette della cucina tradizionale ebraica, con piatti provenienti dalla Polonia e dall'India, dal Marocco e dai Balcani, dalla Spagna e dalla Russia; ma anche dalla cosmopolita Israele dove, a partire dalla fine degli anni Ottanta, ha preso il via una vera rivoluzione culinaria, con la creazione di piatti inediti.


INTRODUZIONE

Il cibo è cultura. Si sente spesso ripetere questa affermazione in riferimento agli usi e costumi alimentari di una nazione, di una regione o addirittura di un singolo borgo e villaggio. Raramente si entra nel merito delle ragioni profonde che hanno portato al formarsi di una tradizione alimentare.
L'ebraismo crea una relazione fra alimentazione e vita che si colloca agli antipodi sia dell'assillo dell'arte culinaria che di quello della pura o pretesa salubrità dei cibi. L'Ebraismo ha come scopo precipuo la santificazione della vita, pertanto si muove sempre in una prospettiva etica, si preoccupa di distinguere, di dare al rapporto fra l'uomo e il mangiare, un orientamento di concreta spiritualità, di garantire nell'istanza vitale primaria che contribuisce ad edificare il corpo, lo spazio dell'anima. Valga a titolo d'esempio la proibizione di contaminare carne e latte che ha origine nel dettato biblico: "Non cuocerai la carne di capretto nel latte di sua madre!". Il latte è alimento che si genera ed esiste nella trasmissione di vita, la carne invece si ottiene come alimento procurando morte ad un essere vivente.
Dunque è la proibizione di non contaminare vita e morte. Ma non solo. Il procedere della vita va dal latte al farsi della carne, cuocere la carne nel latte è un atto regressivo, fondamentalmente "necrofilo".
Il popolo ebraico tuttavia, ha nel concreto il dovere e insieme la chance di rendere la mitzvà (il precetto) bella e buona e se il precetto è alimentare, dove diventare saporito e squisito.
Il risultato di questo commovente sforzo rifulge di bellezza e di bontà, in tutti i sensi.
INDICE

Introduzione di Moni Ovadia

LA TAVOLA EBRAICA
ANTIPASTI
ZUPPE
PESCE
POLLO E CARNE
CEREALI, PASTA E VERDURE
PANE E FOCACCE
DOLCI
LA CUCINA IN ISRAELE, LA TERRA PROMESSA

Glossario
Indice per portata
Indice per area geografica
Fonti e bibliografia



Joan Rundo

CUCINA EBRAICA DAL MONDO

editore SONDA
edizione 2005
pagine 168
formato 12x17
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

9.00 €
4.50 €

ISBN : 88-7106-415-1
EAN : 9788871064154

 
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