PREFAZIONE
Alfredo Ottaviano è uno degli ultimi attori di quella immane tragedia collettiva che fu la seconda guerra mondiale. Valoroso combattente della Resistenza europea, cittadino onorario di vari comuni italiani che contribuì a liberare dai tedeschi, egli ci chiama a riflettere su quel terribile conflitto attraverso queste pregevoli memorie di guerra: avvincenti come un romanzo, coinvolgenti come solo le storie vere sanno essere.
Dalla Croazia alla Linea Gotica è un testo di estremo interesse sia per il lettore appassionato di storia, sia per lo specialista che intenda ricostruire meglio tematiche come la partecipazione dell'Italia al conflitto jugoslavo; la sorte dei soldati e degli ufficiali italiani in Dalmazia dopo l'8 settembre; il ruolo dei nostri militari nella Resistenza all'estero; il contributo dei bersaglieri alla Guerra di Liberazione. Ad esempio, su ciò che accadde ai soldati italiani in Jugoslavia dopo l'armistizio, il libro contiene informazioni inedite e assai significative riguardo alla figura, alle imprese e agli ultimi giorni di vita dell'astigiano Giuseppe Conti (1915-1943), capitano del XXIX Battaglione Bersaglieri, catturato a Spalato e poi fucilato dai tedeschi per alto tradimento, cui è stata attribuita la medaglia d'argento al valore militare'.
Particolarmente interessante è la parte delle memorie dedicata ai diciassette mesi trascorsi dall'Autore sul fronte balcanico (aprile 1942 - settembre 1943), prima come bersagliere del Regio Esercito, poi come partigiano nelle fila dell'Esercito di Liberazione Nazionale jugoslavo. Per tematiche, ambientazione e realismo dello stile, essa presenta non poche analogie con opere della letteratura jugoslava dedicate alla guerra partigiana, come ad esempio il poema La Fossa di Ivan Goran Kovaéie.
Episodio dopo episodio, Ottaviano descrive e analizza le situazioni attraverso le quali prendono corpo e maturano i suoi ideali antifascisti; una maturazione che si compie mediante un percorso bellico che è anche un entusiasmante viaggio alla scoperta di sé e dell'altro: in questo caso, del nemico che abita al di là dell'Adriatico, lo slavo-barbaro che l'Italia fascista si è assunta la missione storica di sottomettere e civilizzare.
Nell'incontro con le tradizioni e i costumi delle popolazioni jugoslave, l'Autore è colpito soprattutto dagli elementi di diversità rispetto al contesto che più gli è familiare, quello piemontese. Lo si evince dai riferimenti ai villaggi della Dalmazia "costruiti in pietra grezza", nelle cui case "il fuoco si trovava in mezzo all'unico locale e gli arredi erano inesistenti"; ai contadini croati che, in mancanza di una trebbiatrice, liberavano dalla pula i chicchi del grano facendolo pestare sotto le zampe da un cavallo; alle abitazioni di Prozor, in cui "fungevano da letti dei cassoni di legno appoggiati ai muri con sopra coperte e cuscini"; alle donne del luogo, che "vestivano certi pantaloni lunghi legati alle caviglie che servivano loro anche da pigiama per la notte"; al cimitero del paese, in cui "sulle sepolture non vi erano fiori, ma solo semplici paletti di legno o di metallo, raramente di pietra; e non sempre c'era scritto il nome del defunto"; alle donne dell'entroterra di Sebenico, "che con il loro piccolo asinello trasportavano un modesto fascio di legna per andare a venderlo in città e ricavarne qualche dinaro".
Durante la permanenza sul fronte balcanico, la sua percezione degli slavi e il suo atteggiamento nei loro riguardi si evolvono profondamente.
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INDICE
Prefazione
di Marco Cassioli
Introduzione
"Hai un cuore come quello di Coppi"
In un dormitorio pieno di cimici
Un uomo con un fucile da guerra in mano
Sembrava che sgranassimo il rosario!
Alzai il braccio con il pugno chiuso
Falce e Martello
Due scarponi che uscivano da un tombino
Nel buio più nero
Una macabra scoperta
Dietro un'alta e folta siepe
Una ventina di teste mozze
8 settembre 1943
"Adesso tu farai servizio con me"
Come una leonessa
Quasi una favola
Sotterrati dalle macerie
Il sacrificio del capitano Conti
Di nuovo in Italia
"Ades dovuma fe trentun!"
Con il cuore in gola
"Vado a prenderlo"
Con il muso per terra
Quasi cieco
Dietro front
Ritorno a Sant'Anna
Immagini
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Alfredo Ottaviano - Marco Cassioli
DALLA CROAZIA ALLA LINEA GOTICA
editore CARRER
edizione 2009
pagine 84
formato 16x23,5
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
12.00 €
12.00 €
ISBN :
EAN :
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