Uno
degli elementi più importanti che la dominazione romana apporta nei territori
conquistati è la creazione di città. In un ambito relativamente periferico
dell'Impero, qual è il territorio della Cisalpina occidentale corrispondente
alle attuali regioni Piemonte e Valle d'Aosta, è possibile analizzare le
modalità di adattamento, da parte dei Romani, ai caratteri locali dell'insediamento,
nonché ai condizionamenti ambientali, evidenziando analogie e differenze
tra le città fondate. Il libro affronta, oltre alla problematica della ricostruzione
generale della fisionomia della città romana, i temi della morfologia urbana
e della creazione di infrastrutture, per vedere sino a che punto queste
ultime si siano conservate nei secoli e abbiano influito sull'urbanistica
dei centri medievali e moderni. Un'analisi regressiva della cartografia
storica - partendo da quella più recente per risalire, attraverso i catasti
francesi, alle mappe settecentesche e alle rappresentazioni del Theatrum
Sabaudiae, fino ai pochi schizzi cinquecenteschi e tardomedievali esistenti
- ha permesso di collocare nella maglia insediativa urbana i reperti che
le accurate indagini della Soprintendenza Archeologica del Piemonte hanno
reso noti negli ultimi venticinque anni. Si è quindi condotta una necessaria
rilettura e, spesso, una nuova interpretazione dei dati archeologici pubblicati
tra l'inizio dell'Ottocento e gli anni Settanta del Novecento allo scopo
di dare una più corretta definizione alle tracce delle emergenze monumentali
(acquedotti, terme, fognature, teatri, anfiteatri, aree forensi, tracciati
murari, viabilità). L'impianto della città romana nella Cisalpina occidentale,
per quanto frutto di scelte eterogenee, è spesso chiarito dai centri
privi di continuità di vita, che hanno restituito (e potranno ancora
farlo in futuro) cospicui reperti: Augusta Bagiennorum-Bene Vagienna,
Pollentia-Pollenzo (Bra), Libarna-Serravalle Scrivia,
Industria-Monteu da Po.
Un significativo apporto per la ricerca è poi venuto sia dall'analisi
dei monumenti romani che hanno lasciato tracce evidenti in diverse città
(ad esempio,
Augusta Taurinorum-Torino, Eporedia-Ivrea,
Augusta Praetoria-Aosta,
Segusio-Susa,
Aquae Statiellae-Acqui Terme),
sia da alcune ipotesi ricostruttive globali, attraverso la documentazione
archeologica, epigrafica, scritta e cartografica (Hasta-Asti,
Alba Pompeia-Alba,
Carreum Potentia-Chieri,
Vercellae-Vercelli,
Novaria-Novara,
Dertona-Tortona,
Pedona-Borgo S. Dalmazzo).
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INDICE
INTRODUZIONE
CAPITOLO I
REGIO IX: L'AREA SUBALPINA
I.1 Alba Pompeia-Alba
I.2 Aquae Statiellae-Acqui Terme
I.3 Augusta Bagiennorum-Bene Vagienna
I.4 Carreum Potentia-Chieri
I.5 Dertona-Tortona
I.6 Hasta-Asti
I.7 Industria-Monteu da Po
I.8 Libarna-Serravalle Scrivia
I.9 Pollentia-Pollenzo
CAPITOLO II
REGIO XI: DALLE ALPI AL TICINO
II.1 Augusta Praetoria Salassorum-Aosta
II.2 Aquae Taurinorum-Torino
II.3 Eporedia-Ivrea
II.4 Novaria-Novara
II.5 Vercellae-Vercelli
CAPITOLO III
LA "PROVINCIA ALPIUM MARITUMARUM" E IL DISTRETTO "ALPES
COTTIAE"
III.1 Alpes Maritimae: Pedo/Pedona-Borgo S. Dalmazzo
III.2 Alpes Cottiae: Segusio/Segusium-Susa
CAPITOLO IV
ALCUNI CENTRI MINORI DELLE REGIONES IX E XI
IV.1 Forum Fulvii-Villa del Foro
IV.2 Forum Germa-S. Lorenzo di Caraglio
IV.3 Forum Vibii Caburrum-Cavour
IV.4 Valentia-Valenza Po
IV.5 Vardacate-Casale Monferrato
CONCLUSIONI
ABBREVIAZIONI
FONTI SCRITTE
ARCHIVI, RIVISTE E COLLEZIONI DI FONTI
BIBLIOGRAFIA
INDICE
DEI NOMI DI PERSONA E DI LUOGO
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Elisa Panero
LA CITTA' ROMANA IN PIEMONTE
editore GRIBAUDO
edizione 2000
pagine 318
formato 17x24
con copertina plastificata
tempo medio evasione ordine ESAURITO
24.00 €
24.00 €
ISBN : 88-8058-130-9
EAN :
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