Ha un luogo deputato, questo libro, un luogo come focolare, con i suoi Lari.Il luogo è il laboratorio artistico di via Sansoni, Savona, doveMariagrazia e Pierfranca si sono conosciute e in cui è cresciuto, negli anni, il loro rapporto, fatto di silenzi, di arguzie, di serenissime riflessioni e scambi scintillanti di idee.
A proteggere questo rapporto piace pensare sia stato il Caso, fin dalla matrice comune nell'infanzia trascorsa in due campagne lontane la Bassa Veronese e l'Alta Langa. Il Caso, che, a saperlo riconoscere (ma qui, sta l'artista), è l'alleato più potente.
Così, poesie e grafiche, nate separatamente, in tempi forse diversi, hanno potuto trovare commento, coesione. Progetto.
Insegna Luigi Pareyson. nella sua Estetica, che per valutare una poesia bisogna partire da un confronto tra la medesima e l'idea (conscia o inconscia) che ha presieduto al lavoro del poeta. Più precisamente citando: ... giudicare significa paragonare l'opera qual'è con ciò ch'essa voleva essere.
Con questo bagaglio, esiguo ma illuminante, mi rivolgo alle poesie di Grazia Chinato, con il proposito. anzitutto, di acquisire qualche conoscenza di quel che la poetessa pensi del suo operare, di quel che ricerchi nella poesia, di quale sia il concetto di poesia che essa ha maturato nel mentre in concreto faceva poesia.
Ci sono, mi sembra di poter affermare, alcuni punti fermi, che ricavo da alcune considerazione dell'interessata, che gentilmente me le ha sottoposte, aderendo alla mia preghiera. C'è intanto in lei una ribellione, una insofferenza per un linguaggio che le appaia come sclerotizzato, incapace quindi di autentica comunicazione (da ciò l'aspirazione a trasgredire alle regole del gioco che vogliono definizioni), insofferenza per ciò che è ripetitivo, e non morde nel vivente, e non afferra le vibrazioni, le sfumature psicologiche (la mia rabbia contro questa impotenza).
Poesia è, coerentemente, cercare una verità. Poesia dunque come conoscenza, ma anche, bisogna aggiungere, come catarsi, perchè l'esperienza del far poesia è anche esperienza di una sospensione del dolore.
Poesia come linguaggio, conoscenza, catarsi. E' giusto - osservo a questo punto - che un poeta punti in alto, posto che la poesia non tollera la mediocrità. E questo vale a maggior ragione per un giovane poeta, quale è Grazia Chinato.
Vorrei insistere, per un attimo, su quel che attiene, nella poesia, alla funzione del conoscere. Di professione psicologa.
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Cicale d'inverno
Prefazione di Vico Faggi
Difficile sapere amor
Ologrammi
Caroselli
Grafiche di Pierfranca Monte
In copertina: «Tempo»
1978 - cm. 28x35
«Sole - terra»
1981 - cm. 50x35
«Goccia»
1979 - cm. 35x28
«Albero»
1980 - cm. 35x50
«Gira»
1979 - cm. 35x50 |
Maria Grazia Chinato
CICALE D'INVERNO
editore EDITORIALE EUROPEA
edizione 1989
pagine 52
formato 16x22
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
10.00 €
7.50 €
ISBN :
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