PRESENTAZIONE
Maurizio Valperga, i Recchi, i Carlone, forse Bartolomeo Garavoglia, l'impresa dei Somasso, Domenico Guidobono, i Buzzi, Filippo Juvarra, Giovanni Battista Sacchetti, Carlo Tantardini, Stefano Maria Clemente, Amedeo Augero, Pietro Battistolo: una rosa di nomi eccellenti - da imbastire una antologia scelta per tre secoli di arte in Piemonte - e quanto basta per rivelare l'allineamento con gli orientamenti di gusto della capitale sabauda. Grazie alla Certosa, e ai suoi legami diretti con il potere torinese, questo qualificato manipolo di artisti ha lasciato la sua opera in Collegno.
Merito di Anna De Leonardis è di essere andata ostinatamente a cercare le tracce, a raccogliere il materiale disperso e a provare a mettere ordine nel passato di una comunità cresciuta attorno e insieme all'énclave monastica della Certosa. Un compito condotto in condizioni non sempre agevoli per le barriere che ancora suscitano i contatti con le inquietanti realtà di isolamento che l'edificio è stato destinato ad ospitare. Parte della sua storia, come la separatezza cercata, per fini di clausura, dai fondatori del complesso, ostentatamente messa in mostra dall'architettura di Filippo Juvarra: il portale di ingresso è come la porta monumentale di una città murata, immediatamente seguita, però, dall'eleganza solenne di un atrio da palazzo nobiliare, ingentilito dalle delicate nervature in stucco della decorazione architettonica della volta.
L'indagine di Anna De Leonardis si è estesa agli edifici di culto in Collegno - l'antica parrocchiale di San Pietro, la chiesa di San Massimo, la cappella di San Lorenzo e la confraternita di Santa Croce - sempre ripercorrendo con cura la traccia archivistica, per provare a identificare e istituire relazioni e confronti. Il mai appagato lavoro di scandaglio documentario ha restituito al territorio culturale di questa comunità opere disperse e dimenticate, di cui pochi certamente potevano immaginare ancora l'esistenza. La prova più convincente bisogna andarla a cercare nella chiesa di San Martino a Rivoli, dove nel 1805, dopo le spogliazioni napoleoniche, è approdato l'altare della chiesa della Certosa. Un'opera di altissima qualità che, pur nel ricchissimo e sfolgorante patrimonio di altari che può vantare l'area torinese, si distingue per le intenzioni preziose delle combinazioni dei materiali e per il contributo garbatamente irriverente delle figure di scultura di Carlo Tantardini.
La campionatura di schede puntualizza le vicende di alcune opere e autori incontrati nei luoghi percorsi dalla ricerca, e offre l'opportunità di accostarsi e osservare con più consapevole attenzione patrimoni poco conosciuti o negletti, come quello dei tessili, illustrati qui con sicura competenza da Anna Colombo. L'introduzione al cartario certosino dell'Archivio di Stato di Torino e il ricco apparato documentario in appendice forniscono al lettore uno strumento di verifica e suggeriscono nuove piste di ricerca. Un approfondimento critico ci si augura potrà seguire per alcuni documenti figurativi che trovano ancora qualche difficoltà di assestamento entro le maglie della indagine archivistica, e qualche ipotesi potrà essere più attentamente meditata. Ma il terreno è dissodato e gli strumenti sono a disposizione. La discussione è aperta.
Giuseppe Dardanello |
INDICE
PRESENTAZIONI
PREMESSA
LA CERTOSA REALE DI TORINO SITA IN COLLEGNO
1. I regi biglietti di Carlo Emanuele I e Vittorio Amedeo I e le acquisizioni di Cristina di Francia in Collegno
2. Il progetto di Maurizio Valperga (1642-1644)
3. Gli sviluppi edilizi della prima metà del 1700 e l'intervento juvarriano
4. L'avvento del governo napoleonico e la soppressione definitiva del monastero certosino (1800-1853)
Le conclusioni
LUOGHI DI DEVOZIONE PER LA CITTÀ
5. L'antica chiesa parrocchiale di San Pietro
6. La chiesa di San Massimo e la cappella di San Lorenzo
7. La Confraternita dei Disciplinati di Santa Croce
LE SCHEDE
1-16 di Anna Maria De Leonardis
17-20 di Anna Maria Colombo
TAVOLE FUORI TESTO FONTI ARCHIVISTICHE E DOCUMENTARIE
Regesto dei documenti principali pubblici e privati inerenti la Certosa Reale citati nel testo
Il cartario certosino dell'Archivio di Stato di Torino
Appendice documentaria
GLOSSARIO
REPERTORIO BIBLIOGRAFICO |
Anna Maria De Leonardis
LA CERTOSA REALE DI TORINO A COLLEGNO
editore CELID
edizione 2000
pagine 240
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 6 giorni
21.00 €
14.70 €
ISBN : 88-7661-343-9
EAN : 9788876613432
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