PREFAZIONE di UGO NESPOLO
Presidente Museo Nazionale del Cinema
Quante sono le attrici di cinema che nel tempo hanno sempre incontrato il favore del pubblico? E quante le torinesi? Caterina Boratto è sicuramente fra queste; e rappresenta anche un'eccezione perché a quasi cinquant'anni e a dispetto di una lunga parentesi lontana dalle scene, è riuscita ad inventarsi una seconda carriera diversificandola con l'aggiunta del teatro e della televisione.
Un percorso il suo poco conosciuto che mi ha colpito non solo per la longevità ma anche per il temperamento della persona che questo libro "spiega" attraverso diverse prospettive. Libro a cui mi sono divertito e onorato d'immaginare una copertina con il suo volto, stuzzicato dalle vicende della sua protagonista.
Durante la sua prima carriera (1936-1943), Caterina Boratto ha avuto la fortuna di recitare in ben quattro film di Guido Brignone, a partire da Vivere! (1936) che la lanciò a livello internazionale. Fortuna perché ancora oggi Brignone è il regista italiano che detiene il record nazionale per numero di spettatori al cinema. E così, dal giorno alla notte, complice anche la fotografia di Otello Martelli, Caterina Boratto diviene una diva che fa letteralmente sognare milioni d'italiani come ci ricorda Enzo Biagi.
Eppure non esitò a mettere il successo nel cassetto per dedicarsi con il matrimonio al marito ed ai figli salvo un'apparizione nel melodramma di Riccardo Freda Il tradimento (1951) con Nazzari e Gasmann. E poi, complice Federico Fellini, decide di tornare a tempo pieno sul set in 8 1/2 (1963) con una parte inventata su misura per lei che nemmeno esisteva in sceneggiatura. 81/z è il film nel film
e anche il film dei film ed è a tutti gli effetti come un nuovo debutto per la sua seconda carriera (1963-1996).
Altro incontro fortunato, quello con il "Faro" che aveva conosciuto girando nel 1943 Campo de' Fiori di Mario Bonnard con Fabrizi
e la Magnani e che preannunciava il neorealismo di qualche anno dopo insieme al cinema parlato in romanesco. Successivamente, trovo degno di nota ricordare che registi molto diversi tra loro l'hanno scelta per film che negli anni Sessanta, Settanta e Ottanta hanno poi finito di marcare dei riferimenti nel patrimonio cinematografico nazionale. Dal film "denuncia" di Alessandro Blasetti sull'ipocrisia italica Io, io, io... e gli altri (1965), al comico-musicarello di Ettore Maria Fizzarotti Stasera mi butto (1967); dal warholiano e kitsch Diabolik (1967) di Mario Bava al volutamente rivoltante Salò (1975) di Pier Paolo Pasolini per toccare l'erotico-religioso Storia di una monaca di clausura (1973) di Domenico Paolella o il romantico e paradossale 32 Dicembre (1988) di Luciano De Crescenzo. Ma l'elenco sarebbe molto più lungo.
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Caterina Boratto diviene una star del cinema già al suo esordio con il successo nazionale ed estero del film Vivere! (1936) di Guido Brignone a cui fanno seguito altri film da protagonista. Nel 1939 è a Hollywood scritturata dalla MGM, ma lo scoppio della guerra la convince a far ritorno a Torino. Nel 1944 sposa Armando Ceratto proprietario della clinica Sanatrix, sede di una della basi operative del CLN. Ha due figli e lascia il lavoro. Torna al cinema nel 1962 con 8 1/2 di Federico Fellini che vede in lei "una regalità completa" e la chiama per altri due film. Alternando cinema, televisione, teatro, radio, pubblicità, lavora con oltre quaranta registi - tra gli altri - con Mario Bava, Luigi Bazzoni, Alessandro Blasetti, Sandro Solchi, Robert Bolt, Franco Brusati, Alessandro Cane, Enzo G. Castellari, Bruno Corbucci, Filippo Crivelli, Daniele Danza, Ruggero Deodato, Luciano De Crescenzo, Carlo di Carlo, Peter Duffell, Giovanni Fago, Massimo Franciosa, Ettore M. Fizzarotti, Emidio Greco, Nanni Loy, Sergio Martino, Vito Molinari, Giuseppe Petroni Griffi, Sidney Pollack, Pier Paolo Pa-solini, Gigi Proietti, Giorgio Pressburger, Vittorio Sindoni, Dino Risi, Alberto Sordi, Ettore Scola, Pasquale Squitieri, Sergio Sollima, Eriprando Visconti, Franco Zeffirelli e Lina Wertmúller. In oltre 50 anni di carriera riesce ad imporsi sullo schermo valorizzando le proprie qualità: talento, professionalità e bellezza, riuscendo a sfidare le leggi del tempo.
INDICE
Saluto di PIERO FASSINO, Sindaco di Torino
Prefazione di UGO NESPOLO, Presidente Mnseo Nazionale del Cinema
Introduzione di FRANCO PRONO, DAMS, Università di Torino
PARIA CATERINA
TESTIMONIANZE
ALTRI TESTI
1936-1943 BREVE FENOMIENOLOGIA FILMICA DI CATERINA BORATTO di Dario Reteuna
CATERINA BORATTO SECONDA CARRIERA di Giovanni Zaneili
ABBECECEDARIO SU MIA MADRE di Paolo Ceratto
NOTE BIOGRAFICHE
FILMOGRAFIA a cura di Matteo Pollone
FICTION TELEVISIVE
ALCUNE PARTECIPAZIONI A PROGRAMMI DI INFORMAZIONE E INTRATTENIMENTO |
Paolo Ceratto - Franco Prono
CATERINA BORATTO - UNA REGALITA' COMPLETA
editore DANIELA PIAZZA
edizione 2014
pagine 222
formato 21x30
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
27.00 €
19.90 €
ISBN : 978-88-7889-318-4
EAN : 9788878893184
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