IL CASTELLO NASCOSTO
Evoluzione dei sistemi di difesa dal Medioevo al Settecento

PRESENTAZIONE

Il castello di Casale è un complesso unico — oserei dire in Europa — nonché di grande rilevanza, sia architettonica sia storico-documentaria. E non si tratta di un'opinione di chi scrive, ma è un dato oggettivo, che emerge evidente non appena si varchi la soglia d'ingresso e si inizi a percorrerne i cortili, gli ambienti, i sotterranei, i cammini delle mura.
Il castello di Casale è unico perché ha una storia "unica": nato, al pari di molti altri castelli urbani del XIV secolo, come strumento signorile di controllo del borgo, divenne, a partire dagli anni sessanta del Quattrocento, sede stabile dei Paleologi marchesi di Monferrato, assumendo un'articolazione a doppia corte (una, quella rivolta verso la città, destinata ad accogliere le funzioni di governo; l'altra, privata, sede della residenza marchionale) che rimanda a modelli perfezionati e diffusi in quegli stessi anni presso le principali corti padane. Il solo castello che, in ambito piemontese, gli si avvicina come logica d'impianto è quello di Saluzzo, il quale, tuttavia, non risulta altrettanto ben conservato e, soprattutto, manca ormai quasi completamente di ciò che costituisce l'aspetto più entusiasmante del complesso casalese: il proprio assetto militare.
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