Forse
nessun’altra regione italiana
ha un numero così elevato di castelli come il Trentino. Posto
nel cuore della regione alpina, l’importanza strategica della sua
posizione geografica ha fatto sì che il Trentino nel Medioevo
si popolasse di numerose fortezze edificate soprattutto per esigenze
militari.
A partire dal 1500 molti castelli hanno subito lavori di adattamento
estetico in base ai gusti del tempo e del casato, rendendo così possibile
la diffusione di nuovi modelli architettonici in certi casi completamente
diversi dalla struttura originaria.
Il castello non è però solo documento storico e architettonico,
ma è anche un luogo d’arte privilegiato che non manca di offrire
al suo interno suggestive proposte artistiche già a partire dall’epoca
medioevale.
Arte, storia e architettura si fondono quindi in questo libro dando vita a
un percorso immaginario per scoprire tutto il fascino dei castelli trentini.
Per rendere questa ricerca il più chiara ed esaustiva possibile, nel
volume sono stati selezionati 43 castelli, presentati nella parte fotografica
con una o più tavole a colori di grande formato e, nella parte finale,
con una scheda che comprende l’indicazione geografica, alcune immagini
d’epoca, piante e planimetrie generali che permettono una migliore comprensione
della struttura architettonica di ogni edificio. La lettura del percorso è inoltre
facilitata da una cartina che illustra la dislocazione dei vari castelli rispetto
al territorio dell’odierna provincia di Trento. |
Nell'ottobre del 1494 , un giovane viaggiatore tedesco attraversa il valico del Brennero preparandosi a discendere la valli dell'Isarco e dell'Adige. Il suo nome è Albrecht Dürer. Il viaggio ha avuto inizio a Norimberga dove la sua arte e la sua fama non sono certo sconosciute. La sua meta è l'Italia, da dove i richiami del Rinascimento italiano, gli echi dell'arte di Bellini, Mantegna, Leonardo da Vinci sono giunti fino a lui.
Il desiderio di intraprendere il viaggio è così impellente da fargli quasi scordare il recentissimo matrimonio, contratto qualche mese prima nella città natale. Inspiegabilmente, o forse già con un programma preciso, l'itinerario devia all'altezza di Salorno, all'imbocco della valle dell'Adige, evitando il transito per Trento, capoluogo di quell'importante Principato vescovile posto al confine meridionale dei territori imperiali e direttamente collegato con la Repubblica veneta e gli stati italiani. Superati i monti alla sinistra dell'Adige, egli s'inoltra nella valle di Cembra, raggiunge Pergine e la Valsugana per proseguire poi verso la Serenissima.
Non a caso il viaggio düreriano viene interpretato come uno dei momenti chiave dell'arte tedesca, individuando in esso una sorta di «paesaggio ufficiale» tra il mondo gotico e quello rinascimentale. A testimonianza di questo primo «italienische Reise» , un'esperienza di viaggio e di vita che tre secoli dopo diventerà un obbligato completamento etico-estetico per artisti e letterati del mondo d'oltralpe, rimangono degli eccezionali documenti: una serie di incantevoli acquerelli di paesaggio che l'artista esegue sia nel viaggio di andata che durante quello di ritorno nel maggio dell'anno successivo, quando risale la sponda veronese del Garda e la valle del Sarca.
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Flavio Fagnello - Roberto Festi
CASTELLI DEL TRENTINO
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2005
pagine 156
formato 35x32
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
39.90 €
29.90 €
ISBN : 88-8068-279-2
EAN : 9788880682790
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