Sei storie della Torino "nera"
Nella collana Studi e ricerche dedicata ai borsisti della fondazione Filippo Burzio, il quarto volume contiene la ricerca condotta nel 2011 da Luca Spanu, negli archivi del museo di antropologia criminale dell'Università di Torino intitolato a Cesare Lombroso.
La ricerca di Spanu racconta sei feroci delitti che riempirono le aule delle corti d'assise e le cronache dei giornali nella Torino di fine Ottocento: vicende giudiziarie che possono definirsi "casi lombrosiani" poiché Lombroso vi ebbe parte come perito o consulente, a ragione della fama che aveva acquisito come docente di psichiatria e medicina legale e nel 1905 lo avrebbe portato a inaugurare la cattedra di antropologia criminale nell'Università di Torino.
Nel cimitero monumentale di Torino la lapide dettata dal consiglio comunale rende omaggio a Lombroso che "Il segreto della pellagra, del delitto, del genio, strappando alla natura, insegnando nell'ateneo torinese nuove vie nella scienza dell'uomo aperse al mondo".
Da tempo la scienza dell'uomo ha trovato altre vie, relegando nel deposito della storia l'eccessivo credito concesso dalle teorie lombrosiane alla fisiognomica e all'atavismo. Ma nella cultura del tempo, secondo il maestro di filosofia del diritto Gioele Solari "l'educazione positivistica generò un nuovo senso di umanità, l'esigenza di organicità nei rapporti sociali".
Il positivismo lombrosiano che da Torino si irradiò in Italia e all'estero appartiene alla cultura sèientista a cavallo dei due secoli. Nel sistema penale la scuola positivista del diritto sostenne lo studio della personalità dell'imputato e il metodo scientifico nell'acquisizione delle prove. E nel clima politico, il nascente socialismo cui anche Lombroso appartenne conobbe a Torino, come notava Bobbio, connotazioni assai più positiviste che marxiste; attirandosi la qualifica, sarcastica per i rivoluzionari, di "socialismo dei professori".
Quanto alle cronache dei sei delitti che Spanu ha estratto dagli archivi, il libro espone al lettore una Torino alternativa alla letteratura dell'epoca. Non la Torino impiegatizia di Bersezio, né la Torino benpensante di De Amicis, né quella crepuscolare di Gozzano; una Torino "nera" di atrocità borghesi, che Lombroso cercava di assoggettare alle sperimentazioni della scienza, per spiegare con le rivelazioni dell'antropologia il legno storto dell'umanità.
VALERIO ZANONE
presidente fondazione Filippo Burzio |
INDICE
Sei storie della Torino "nera", Valerio Zanone
Premessa, Giacomo Giacobini
Prefazione, Silvano Montaldo
INTRODUZIONE
LE VICENDE DELLE RACCOLTE ANTROPOLOGICHE CRIMINALI . .
Perché un Museo
Pavia, Padova, Vienna
Torino
L'Esposizione Generale Italiana di Torino del 1884 1885: il III Congresso Penitenziario internazionale
e l'Esposizione di Roma
La nascita del "Museo"
Il Museo "Lombroso" oggi
CASI LOMBROSIANI
1877, il caso Cavaglià: la promessa dell'orcio
1890, il caso Eyraud-Bompard: Lombroso e il giudizio a distanza
Il processo Eyraud-Bompard e l'ipnotismo
1890, il caso Filippa: l'ipnotismo
1901, il caso Ballor: gli effetti della meningite
1902, il caso Giolí: la perizia sui giornali
1903, il caso Olivo: l'epilessia
CESARE LOMBROSO: UNA BREVE CRONOLOGIA
BIBLIOGRAFIA
Abbreviazioni
Testi
Documenti di archivio
Articoli di giornale
Caso Fusil
Caso Eyraud-Bompard
Caso Filippa
Caso Ballor
Caso Gioli
Caso Olivo
Sitografia
Indice dei nomi |
Luca Spanu
CASI LOMBROSIANI
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2014
pagine 172
formato 17x24
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
15.90 €
ISBN : 978-88-8262-211-4
EAN : 9788882622114
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