Il Canavese Occidentale terra d'acciaio
Il Canavese 0ccidentale conta una ventina di comuni, comprendenti l'area della Comunità montana Alto Canavese e i centri della pianura canavesana che digrada verso Torino. Terra d'acciaio, da epoche antichissime vi è diffusa l'estrazione e la lavorazione dei metalli, evolutasi oggi in avanzate tecnologie per lo stampaggio a caldo dell'acciaio, con un importante insediamento di piccole e medie aziende meccaniche che hanno fatto battezzare "piccola Ruhr" parte di quest'area.
La storia, e il Medioevo in particolare, hanno lasciato importanti testimonianze in numerosi centri storici fortificati, nei cosiddetti "ricetti", dei quali si possono ancora oggi vedere le torri di accesso e altre tracce (a Barbonia, Busano, Levone, Lombardore, Oglianko, Salassa), oppure veri e propri castelli (Front, Rivara, Valperga, Rivarossa). La passione per il periodo medievale rivive nelle numerose rievocazioni storiche che riportano i paesi al tempo che fu.
Il Canavese Occidentale ha una natura dolcissima e armoniosa, connotata dai segni lasciati sul paesaggio dall'uomo nella secolare attività di lavorazione della terra, a vite e a frutteto, e infatti vi si producono un buon vino e ottimi formaggi (tra i più noti quelli della Carella di Pratiglione). Di interesse naturalistico è la brughiera dell'area protetta della Riserva della Vauda. Ma il Canavese Occidentale è anche terra d'arte e di fede, con la Scuola di Rivara, che ha contrassegnato un'epoca della pittura italiana, il Sacro Monte di Belmonte, patrimonio dell'umanità, il Santuario di San Firmino a Pertusio e straordinari tesori d'arte e d'architettura religiosa diffusi a Canischio, Cuorgnè, Forno, Prascorsano, Rocca Canavese, San Colombano Belmonte, San Ponso.
INTRODUZIONE
Il Canavese Occidentale, raccontato e fotografato nel sesto volume della collana "I Quaderni del Territorio" possiede - come molti angoli del Piemonte - una forte identità culturale, legata alla storia, alle tradizioni e alle profonde vocazioni produttive del territorio. In questi luoghi il lavoro artigianale e industriale, e in particolare l'attività dello stampaggio a caldo dell'acciaio, si sono trasformati in "cultura del lavoro" che permea la popolazione e ne costituisce un modus vivendi, nonché una importante risorsa economica.
Il Canavese Occidentale è anche la terra del Sacro Monte di Belmonte - Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco, insieme ai Sacri Monti piemontesi e lombardi - che arricchisce la ricca offerta del Canavese per il turismo religioso. In quest'area sono infatti numerose le tracce di fede e di devozione disseminate sul territorio e i tesori d'arte custoditi nelle chiese che, insieme ai numerosi castelli, costellano il paesaggio.
Tracce della storia sono presenti in modo diffuso nei numerosi centri fortificati e la passione per il periodo medievale anima ancora oggi le numerose rievocazioni storiche che vengono organizzate con grande partecipazione popolare.
La pubblicazione "Il Canavese Occidentale, terra d'acciaio, tra storia, natura, arte e fede" ha il pregio di raccontare i tratti distintivi di questa parte del Piemonte, restituendo l'identità di un territorio ricco e variegato.
Michele Coppola
Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili
Sfogliando questo volume, ho pensato a Costantino Nigra (1828-1907), uno tra più conosciuti ed illustri figli del Canavese, che nel verso di una sua poesia dichiara così la sua appartenenza spirituale e concreta al luogo: "a me fu Patria, e Canavese ha nome / la superba contrada".
E' vero: il Canavese è davvero superba contrada; è scrigno di storia, arte, tradizioni, senso di appartenenza e questo volume, che aggiunge un ulteriore contributo alla collana editoriale su questo territorio, ne è la riprova.
Viene da pensare al Canavese come un arcipelago capace nei secoli di mantenere il proprio complessivo profilo, di vivere, procedendo di pari passo col fluire del tempo, riuscendo a conservare una propria sfaccettata identità, a palesare le sue differenze territoriali interne.
E così con curiosità e piacere si legge, solo per citare alcuni argomenti, degli antichi avi Salassi e del loro rapporto con i Romani, di Arduino, dei tesori d'arte sacra medievali, degli itinerari naturalistici e della Scuola pittorica di Rivara, dei personaggi illustri e della consolidata tradizione secolare della lavorazione dei metalli.
Alle parole si accompagnano con pari dignità immagini sempre interessanti, su tutte le riproduzioni di cartoline d'epoca, che fissano e ci consegnano come specchi della memoria il passato attraverso luoghi, paesi e borghi, persone, avvenimenti.
Questo volume è un invito a conoscere il Canavese che parte dalla carta e ti porta a desiderare di andare di persona per cogliere direttamente il senso di un ambiente, di una storia, di una comunità ieri come oggi orgogliosa d'essere davvero tale.
Antonio Saitta
Presidente della Provincia di Torino |
INDICE
Prefazioni
Piccola storia del Canavese Occidentale
Il Sacro Monte di Belmonte
Una natura dolcissima: ambiente, escursioni e gusto
L'amore per il vero e per l'antico della Scuola di Rivara
Galleria dei personaggi illustri
Terra d'acciaio: la lavorazione dei metalli ieri e oggi
Viaggio per immagini
Uno sguardo ai paesi del Canavese Occidentale
Barbania
Busano
Canischio
Cuorgnè
Forno Canavese
Front Canavese
Levone
Lombardore
Oglianico
Pertusio
Prascorsano
Pratiglione
Rivara
Rivarossa
Rocca Canavese
Salassa
San Colombano Belmonte
San Ponso
Valperga
Vauda Canavese
Bibliografia |
Franco G. Ferrero - Enrico Formica
IL CANAVESE OCCIDENTALE
editore HEVER EDIZIONI
edizione 2012
pagine 208
formato 24x30
brossura editoriale, con doppia copertina ad aletta ripiegata - 80 pagine a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
30.00 €
30.00 €
ISBN : 88-96308-10-3
EAN : 9788896308103
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