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Alcune proposte
IL CANAVESE DEL PICCOLO ANFITEATRO MORENICO
Tra castelli e vigne
La Provincia di Torino annovera tra i suoi meriti il sostegno a un'azione editoriale per la riscoperta di un territorio che, spesso trascurato dal punto di vista turistico, merita per contro di essere visitato e apprezzato, ricco com'è di bellezze talora misconosciute.
Dopo il primo volume Il Canavese all'ombra della Serra: tra Via Francigena e strada del vino, ecco ora il secondo dedicato a Il Canavese del piccolo anfiteatro morenico: tra castelli e vigne. La lunga passeggiata proposta conferma che questa terra, in cui si alternano monumenti ricchi di storia e angoli di verde ancora incontaminati, merita di essere gustata con occhi non frettolosi. Il viaggio inizia a Caravino, antico villaggio romano sovrastato dalla mole imponente del castello di Masino, da cui si scende in rapidi tornanti a Vestignè, attraversato dal Naviglio di Ivrea. Una giravolta ed eccoci a Pavone Canavese, dominato dalla mole del suo castello da favola, frutto dalla ristrutturazione di Alfredo D'Andrade, poi a Perosa Canavese, divisa tra la collina di Morano e quella di Castello, e in seguito a Scarmagno, ai cui piedi sorgeva uno dei più grandi complessi industriali del territorio.
Nel contiguo Romano Canavese è tutto un susseguirsi di chiese e palazzi del Settecento e dell'Ottocento, mentre a Strambino si resta ammirati di fronte alla straordinaria parrocchiale di Carlo Andrea Rana, o visitando l'antico castello che sorge su una piccola altura.
Anche Mercenasco vanta un castello con una lunga storia alle spalle, mentre Montalenghe dell'antico maniero non ha che pochi resti, ma è ancor viva la straordinaria esperienza della cooperativa agricola tentata da Adriano Olivetti. La non lontana Cuceglio ha nel suo Santuario dell'Addolorata il richiamo di maggior interesse; Vialfrè, il più piccolo dei paesi visitati, vive nella natura e a San Martino Canavese ogni cosa sembra ancora ricoperta di polvere arduinica. A Torre Canavese, "paese d'arte" per la singolare presenza di centinaia d'opere esposte all'aperto, c'è un altro castello trasformato negli ultimi decenni in una splendida galleria espositiva; mentre Bairo è diventata terra di cavalli, con vari maneggi a disposizione degli appassionati e, infine, Agliè, con le magie del suo castello ducale, le splendide chiese barocche di Costanzo Michella, il Meleto, mitica dimora del poeta Guido Gozzano, richiama turisti a frotte, da vicino e da lontano, anche per gustare i famosi torcettini che piacevano tanto agli augusti abitanti di Casa Savoia.

Ancora una peculiare zona del Canavese, tra le più affascinanti, è documentata in questo secondo quaderno dedicato al territorio della provincia di Torino: l'anfiteatro morenico, questa straordinaria opera naturale di origine glaciale che fa da corona alla città di Ivrea. Un geosito fra i più interessanti, un archivio storico del paesaggio che con le sue colline dal profilo inconsueto, i microlaghi e le torbiere costituisce un polo di attrattive per un turismo di qualità.
Documentiamo in questo secondo quaderno un luogo dove si conserva la memoria come risorsa per il futuro, l'ambiente come condizione per lo sviluppo. Un bene paesaggistico è però anche uno spazio di vita e di lavoro: qui ha lasciato tracce uniche la vicenda olivettiana con il suo modello di umanesimo industriale.
Così tra vigne e castelli e colline si disegna la geografia non solo fisica di un territorio che è insieme vasto e variegato, perché il Canavese ha molte anime e molte fisionomie: dalle "dentate, scintillanti vette" del Gran Paradiso alla pianura che sfrangia verso il Po, al complesso articolarsi di numerose realtà urbane abbastanza omogenee per dimensioni ma con economie spesso diverse, per cui è e sarà compito degli amministratori salvaguardare e far emergere, contemperandole, le singole specificità.
Un territorio insomma molto amato e raccontato da etnologi e poeti, che in ogni suo aspetto ci parla, con una gozzaniana commistione di orgoglio e pudore, della sua operosità e della sua bellezza.

Antonio Saitta
Presidente della Provincia di Torino
INDICE

Prefazioni

Una terra contesa

I castelli nel piccolo anfiteatro morenico

Tesori d'arte e di fede

Viaggio per immagini nel piccolo anfiteatro morenico

Didascalie delle fotografie a colori

I quindici paesi del piccolo anfiteatro morenico

Caravino

Vestignè

Pavone Canavese

Perosa Canavese

Scarmagno

Romano Canavese

Strambino

Mercenasco

Montalenghe

Cuceglio

Vialfrè

San Martino Canavese

Torre Canavese

Bairo

Agliè

I personaggi che hanno fatto la storia

Bibliografia




Rolando Argentero - Enrico Formica

IL CANAVESE DEL PICCOLO ANFITEATRO MORENICO

editore HEVER EDIZIONI
edizione 2008
pagine 208
formato 24x30
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine
2 giorni

28.00 €
28.00 €

ISBN : 88-900931-8-8
EAN : 9788890093180

 
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