Oltre
130 affascinanti fotografie di una eccezionale campagna fotografica
vi mostrano gli angoli più caratteristici e gli scorci più incantevoli
della bella Liguria. Immagini uniche firmate dall'obiettivo di Livio
Bourbon e introdotte dalla brillante penna di Massimo Gramellini.
INTRODUZIONE
Un
piemontese che cercasse di spiegare la Liguria ai liguri sarebbe non
solo presuntuoso, ma patetico. Preferisco affrontare questo viaggio
fotografico con lo spirito che mettevo in valigia durante l’infanzia,
ogni volta che varcavo i monti e vedevo il mare. In Liguria ci sono stato
spesso, in vacanza e per lavoro. È tutta la vita che la lascio
e la ritrovo. È la mia fabbrica di emozioni, e come tale mi piacerebbe
raccontarla in questa specie di dizionario intimo, sperando che qualche
viaggiatore vi si riconosca e che qualche ligure mi perdoni.
AVVEDUTI.
Un anziano coi pantaloni arrotolati fino al ginocchio che cammina sulla
spiaggia dopo una mareggiata, risistemando la sabbia col piede: una
delle prime immagini che mi torna alla mente ogni volta che mi imbatto
nel luogo comune sulla tirchieria dei liguri. Chi ha avuto in sorte
una stringa di terra fra le rocce e il mare non può crescere
con l’idea che tutto gli sia dovuto. Al contrario impara che
ogni espressione della natura, anche un’avara montagnola di sabbia,
rappresenta un dono da rispettare e da difendere. Sarà per questo
che amo il vino delle Cinqueterre: dentro ci sento la fatica di generazioni
che hanno trasformato le montagne in vigneti.
BAJARDO.
Ci capitai da ragazzo, il giorno di Pentecoste, e cascai dentro una
festa strana, con persone che danzavano intorno a un albero, tenendosi
per mano. Raccontavano la storia di un capitano della flotta di
Pisa che va a cercare nel bosco il legno per la sua nave e invece
vi trova l’amore:
scappa con la figlia del conte, ma quando i fuggiaschi vengono ripresi
e fatti decapitare dal padre della ragazza, il popolo indignato insorge.
I liguri sopportano le ingiustizie della natura, ma non quelle degli
uomini. Il Balilla mica era nato lì per caso.
CASINO.
Per assicurarmi l’esclusiva sugli occhi azzurri di una turista
svizzera, una sera d’estate mi offrii di introdurla al Casino di
Sanremo: lei aveva un sacchetto di conchiglie e voleva scommetterle tutte
sul 3. L’impresa non consisteva tanto nel vincere, ma nell’entrare:
avevamo entrambi dodici anni. Un usciere gentile (da me corrotto con
un chupa-chups) ci concesse una visita guidata di quasi tre minuti. Facemmo
in tempo a scorgere i tavoli verdi e una signora che cambiava nervosamente
delle fiches: era la madre della ragazzina e non dimenticherò mai
la faccia che fece nel vederci lì. Il senso dell’umorismo
non era l’aspetto più evidente della sua personalità:
minacciò di denunciarmi alla polizia. Il giorno dopo, agli amici
increduli ma un po’ invidiosi, raccontai di come avevo sbancato
il Casino e conquistato la Svizzera.
DOTTOR
ANTONIO.
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Massimo Gramellini - Livio Bourbon
BUONGIORNO LIGURIA
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2004
pagine 128
formato 22,5x29
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.90 €
8.90 €
ISBN : 88-8068-265-2
EAN : 9788880682653
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