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| UN BRIVIDO SULLA SCHIENA DEL DRAGO |
| Ogni
tanto succede qualcosa di strano sull' A26, l'Autostrada del Mistero e della
Morte. Qualche volta, dalle parti del Passo del Turchino, può accadere
che l'automobile ti s'inceppi. Oppure puoi finire in un banco di nebbia
talmente fitto da sembrare di essere sospeso su una nuvola. Comunque conviene
non fermarsi mai e, se proprio la macchina non ne vuole sapere, tu non uscire. Potresti incappare in qualcosa di terribile, di non spiegabile; vivresti il malessere da protagonista. Oppure molto peggio. potresti scoprire la faccia di Al Godiasca, la più spaventosa, perchè non esiste più e ti può guardare... |
NOTA
DELL'AUTORE Questo è un romanzo fantastico. Riferimenti e accenni a luoghi realmente esistenti e a fatti veramente accaduti hanno valore unicamente nei confronti dell'economia del racconto e del significato simbolico cui vogliono rimandare. Così l'Alfredo Godiasca. personaggio esistente soltanto nella fantasia dell'autore, non può logicamente avere il minimo collegamento con gli omicidi di David Berkowitz, con l'eccidio della Guyana e con l'attentato alla stazione di Bologna, se non in una funzione allegorica. Il paese di Masone, invece esiste, ma quello che qui viene descritto è frutto dell'intenzionale commistione di pochi elementi reali e di molti totalmente immaginati. E' vero peraltro che il suo cimitero sovrasta l'autostrada A26, molto frequentata a dispetto di quanto appare dichiarato nel romanzo, ma ciò non ha mai impedito a Masone di essere paese ospitale, di buona e rinomata cucina, di tenaci e cordiali lavoratori. Alessandria, Gennaio 1986 |
 
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