Dieci uomini, dieci storie che riemergono dal passato riportandoci nel Piemonte di oltre due secoli fa: un Paese tormentato, sospeso tra il crepuscolo della monarchia e un destino incerto.
INTRODUZIONE
Dieci uomini, dieci storie che riemergono dal passato, come increspature sull'acqua, riportandoci nel Piemonte di oltre due secoli fa: un Paese tormentato, sospeso tra il crepuscolo della monarchia e un destino incerto, per molti versi ancora da scrivere. Vite vissute pericolosamente, talora annegate nel sangue, ciascuna delle quali rimanda a un personaggio preciso, con il suo passato, i suoi sentimenti, le sue paure e le sue speranze.
Li incontriamo tra il 1791 e il 1797, nel pieno dei moti filo-repubblicani che squassano l'angusto e obsoleto Regno di Sardegna aprendo la strada alle baionette francesi. Durante le rivolte che raggiungono il loro apice nella sanguinosa primavera del 1799, quando sotto l'incalzare degli austro-russi sembra che la parabola della Repubblica volga bruscamente al termine. Occupano un posto in prima fila nella nuova ondata di insurrezioni seguita alla folgorante vittoria di Bonaparte sul campo di Marengo.
Il risultato è una galleria di figure molto diverse tra loro, costrette nelle rigide gerarchie di una società arcaica (il censo, la professione) e divise da chiare scelte di vita (il credo politico, la condotta irreprensibile o il tuffo nell'illegalità). Biografie immaginate che acquistano spessore e coerenza alimentandosi dei documenti, rigorosamente autentici, citati nei vari racconti. Ogni vicenda cerca di riassumere il carattere del protagonista
e il periodo storico di riferimento, descritto con un linguaggio diretto, a volte crudo, aderente il più possibile al vero. Vale per l'altero conte Ludovico Tommaso Damont, schiacciato dal peso di ambizioni irrealizzabili, e per Giorgio Piovano, medico
e giacobino della prima ora, diviso tra il credo rivoluzionario e l'attaccamento alla vita. Ancora più sfaccettata la figura di don Giacomo Vauda, il sacerdote che si improvvisa giustiziere e accetta di dannarsi l'anima per riparare anzitempo i torti subìti dal suo gregge ad opera dei francesi invasori. Il soldato Claude Leduc, inquadrato nel corpo di spedizione francese con l'ordine di reprimere a sciabolate l'ostinata rivolta di Mondovì, incarna la stanchezza e il disgusto di tutti i militari che hanno dovuto smettere la divisa per indossare il grembiale da macellaio. Un orrore al quale Carlo Corona e « Il Tedesco », misterioso capobanda attivo nel Saluzzese, rispondono con la scelta della diserzione e la latitanza sulle montagne. È lo stesso teatro d'azione in cui si muove Violino, il celebre condottiero barbetto campione della resistenza contro lo straniero: anche nel suo caso, la capacità di sfruttare la geografia naturale di un territorio a tratti selvaggio sarà determinante per ritardare il compiersi di un destino inevitabile.
L'unico trait d'union che accomuna personaggi così diversi e incomunicabili, come lo sarebbero stati nella loro epoca, è l'incontro-scontro con i briganti, una delle piaghe meno note del Piemonte pre-unitario. Li ritroviamo nel ruolo di protagonisti - come «Il Lupo», al secolo Francesco Bricca -, o di semplici comprimari. Entrano ed escono dai racconti con la disinvoltura di chi non ha nulla da perdere, inconsapevoli di rappresentare uno spartiacque nella vita delle loro vittime. È il caso dell'astuta banda che infrange a suon di bastonate l'incrollabile ottimismo di Giuseppe Pianazza, il corpulento commerciante di tessuti abituato a gabbare ma non a essere gabbato, o dell'anonima cricca alla quale il povero Piovano, condannato ad espiare i suoi ideali penzolando dalla forca, deve suo malgrado la libertà e la vita. Mentre per il coraggioso Bartolo, costretto a improvvisarsi cacciatore di taglie, l'uccisione del famigerato Mamino implica il riscatto dello sfortunato fratello.
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INDICE
Introduzione
Nota al testo
Capitolo I - Sogni di gloria
Capitolo II - L’agguato
Capitolo III -«Dio lo vuole»
Capitolo IV - Il tesoro dimenticato
Capitolo V - Un insolito destino
Capitolo VI - Lo scambio
Capitolo VII - L’ultima alba
Capitolo VIII - Un pessimo affare
Capitolo IX - La caccia
Capitolo X - Il branco
Note
Indice dei nomi
Bibliografia
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Alessandro Mondo
O LA BORSA O LA VITA
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2010
pagine 208
formato 14x21,5
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
14.50 €
14.50 €
ISBN : 978-88-8068-480-0
EAN : 9788880684800
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