Emozioni: queste sono le sensazioni che si provano vedendo le fotografie e leggendo le parole di chi, avanti negli anni, ha voluto raccontare frammenti della propria vita vissuta nel Borgo.
Raccontano una storia vera, non scritta da accademici, ma dalle persone - non solo piemontesi - che ne sono stati protagonisti.
Sullo sfondo di una guerra perdurante, con le paure, i timori, le fughe dai bombardamenti, si vede e si legge di una povertà diffusa, ma vissuta con grande dignità. Si evidenzia la caparbietà di ricostruire il più in fretta possibile quello che veniva distrutto per ritornare a lavorare e a dare lavoro, convinti che solo in quel modo la famiglia, la comunità, la nazione sarebbe potuta tornare alla vita quotidiana precedente. Si vedono i tentativi di vivere una vita normale organizzando, quando si poteva, balli, gite in collina con la bicicletta, gite balneari (alla Stura) con tutta la famiglia.
Traspaiono la paura, la fatica, momenti di gioia, ma soprattutto la speranza - quasi certezza - di un domani migliore.
PREMESSA
La zona della città di Torino, oggi denominata Borgo Vittoria, è estesa fra la via Tesso a sud, il fiume Stura di Lanzo a nord, la ferrovia Torino-Milano a est e via Casteidelfino a ovest. Quesrullima parte è attigua all'antico Borgo di Madonna di Campagna di cui, fino al 1880, faceva parte
Questa ricerca tende a ricordare e, quando possibile, a documentare persone, cose, eventi, edifici e fabbriche esigenti nel passato in questa parte della città, fornendoci così una sorta di affresco sulle origini del Borgo. Ma è soprattutto il nostro passato che porta con sé, pur se irripetibile, un'entità vitale di valori in cui è possibile riconoscersi e, esaminandolo attentamente ne possiamo apprezzare lo stile sobrio ed operoso di vita.
Nel 1853 a Torino vennero igituiti i dazi sulle merci che entravano in città. Si costruì la Cinta Daziaria, un vero muro perimetrale con porte d'ingresso, le BARRIERE DAZIARIE. Una di queste costruzioni, a tre piani con portico, era situata in piazza Baldissera e denominata Barriera Lanzo. Nel 1911, il Consiglio Comunale decise, visto lo sviluppo dei borghi periferici, di allargame i limiti; tale nuova cinta era lunga 39 chilometri, contro i quindici precedenti.
Nel periodo 1850-1855 fu costruito il primo tratto della ferrovia per Novara, dotata di piazzali di carico; ciò provocò una riduzione del territorio di Madonna di Campagna rispetto al precedente confine su corso Vercelli.
Nel 1865 si costruì la prima parte della ferrovia Torino-Ciriè-Lanza Era fatta correre, per quanto riguarda il nostro Borgo,. in "basso", cioè in trincea, a fianco dell'attuale via Stradella.
Quando nel 1869 venne aperto il canale Ceronda, per il potenziamento ciell'energia elettrica a favore delle aziende, e reso operativo il primo tratto della linea ferroviaria per Ciriè, questa zona divenne ideale per l'insediamento di industrie produttive. [..] |
INDICE
Breve storia del "Gruppo Memoria Borgo Vittoria"
Emozioni
Premessa
Decreto 8 Maggio 1889: nasce Borgata della Vittoria
Le vie del Borgo dedicate alla battaglia
Le cascine
Testimonianza di Mario Governato sulla Cascina Fossata
Testimonianze sulla Cascina Il Palazzotto
Le case di ringhiera
Santuario di Nostra Signora della Salute
Le scuole
Scuola Elementare Giuseppe Allievo
Le Figlie della Carità
Asilo e Scuola Elementare Quartiere 16 o Vittorio Veneto
Tram e Ferrovie
I tram in Borgo Vittoria
Le case popolari
Le fabbriche
Elli Zerboni
Manifattura V. Boero (nonché ATILA e poi SABLIS)
CIMAT
Metallurgica Barbero
Fonderia Giai Via
Lo sport
Il calcio
Il nuoto
Società Pescatori Sportivi Borgo Vittoria
Società Ciclistica Borgo Vittoria Testimonianze
[..] |
Gruppo memoria Borgo Vittoria
BORGO VITTORIA
editore GRAPHOT
edizione 2012
pagine 190
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
18.00 €
ISBN : 978-88-97122-47-0
EAN : 9788897122470
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