Ciascun quartiere storico di Torino ha un profilo riconoscibile, delineato dalla storia, dall'architettura, dagli abitanti, dalle attività. Borgo Nuovo è un quartiere ottocentesco costruito fuori delle mura abbattute da Napoleone; le sue chiese e i suoi palazzi sono (con rare eccezioni) in stile neoclassico; è un borgo "risorgimentale", segnato dal patriottismo e dalla presenza degli esuli politici dopo i fatti del '48-'49; abitato (in origine) dalle famiglie nobili, in via della Rocca, e da quelle dell'alta borghesia nelle strade a sud; privo d'industria, è sede del commercio e del terziario; vari pittori lo hanno scelto per i loro studi, numerose sono le Gallerie. Per me personalmente ha un fascino particolare, in quanto è il primo quartiere torinese che ho conosciuto: nei primi anni '60, ospite del collegio universitario di via Galliari, ogni mattina, per andare a lezione all'Università, percorrevo un tratto di corso Massimo D'Azeglio, attraversavo corso Vittorio e mi incamminavo lungo via della Rocca, vedendo emergere gradualmente dalla nebbia (allora più frequente di oggi nella zona del Po) i suoi eleganti ed austeri palazzi; arrivato all'altezza di piazza Maria Teresa, svoltavo su via Giolitti e raggiungevo, in via Carlo Alberto, palazzo Campana, allora sede delle Facoltà umanistiche. Attraversando ogni giorno il Borgo Nuovo, che mi appariva, nella sua austera bellezza, attraente ma anche arcano, e nello stesso tempo mi dava soggezione ma anche mi attraeva con un fascino misterioso, imparai a conoscere, ad apprezzare e ad amare quella che sarebbe divenuta la mia città.
Per scrivere questo libro ho di nuovo percorso tante volte il Borgo, ho incontrato diversi suoi abitanti, ho riprovato, con un po' di nostalgia, i sentimenti del giovane studente provinciale di quel tempo lontano.
LA STORIA DEL QUARTIERE
Torna il re e nasce Borgo Nuovo
La nascita di Borgo Nuovo è collegata alla storia europea e italiana dell'epoca: coincide infatti con la fine della vicenda napoleonica e la conseguente cessazione del domino francese in Piemonte (che durava, con qualche intermittenza, dal 1796) e l'inizio della Restaurazione, segnalato dal rientro a Torino di Vittorio Emanuele I, autoesiliatosi in Sardegna.
Il ritorno avvenne il 20 maggio 1814.
Ma già dall'anno precedente in Piemonte e in particolare a Torino l'avversione contro Napoleone era percepibile in tutti gli strati sociali: la leva forzata dei diciottenni - voluta dall'Imperatore nel 1812, per portarli a morire, con la sua Armée, di battaglie o di stenti in Russia -, aveva alzato al colmo l'antipatia per i Francesi, già cresciuta di anno in anno in Piemonte per le loro ingiustizie, prepotenze e ruberie. Il principe Borghese, governatore di Torino e cognato di Napoleone (aveva sposato Paolina, la più bella delle sorelle del Corso, quella che aveva posato senza celare le sue grazie per la celebre statua "Venere vincitrice" del Canova) aveva cercato in quell'anno di celebrare la tradizionale festa per l'Imperatore, fissata per il 15 agosto; ma le varie iniziative[..] |
INDICE
LA STORIA DEL QUARTIERE
Torna il re e nasce Borgo Nuovo
Due testimonianze sul ritorno del Re
Come nasce Borgo Nuovo
Ritratto di un re da rivalutare
La riabilitazione politica del Sovrano in un'ode di Carducci
Maria Teresa e una piazza che le somiglia
Il Borgo Risorgimentale
Due patrioti-scrittori
Il riposo del guerriero (Il generale Pepe a Torino)
L'ascesa sociale del Marchese Solaroli
Giuditta Sidoli: un salotto repubblicano nella città monarchica
Un grande editore, tra infortuni polizieschi e successi di vendite
Tre teatri storici (Gerbino, Balbo, Nazionale)
Il teatro Gerbino
Il teatro Balbo, ultimo "tempio" della Duse
Gli ultimi fuochi (Il rientro della Duse)
Teatro Nazionale
Borgo nuovo: la vita in guerra
La Resistenza a Borgo Nuovo
Una famiglia di pittori dal Novecento al Duemila: i Casorati
ARCHITETTURA E ARTE
Il neoclassicismo in Europa e a Torino
Premessa: aspetti e caratteri del Neoclassicismo
Nel segno della continuità (L'architettura neoclassica a Torino)
Architettura sacra neoclassica a Borgo Nuovo
La Gran Madre, tempio dinastico e commemorativo
La grande chiesa per Borgo Nuovo: San Massimo
Architettura civile neoclassica a Borgo Nuovo
Il "palazzo da reddito" e il "garbo" torinese
La più grande piazza di Torino
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Andrea Maia
BORGO NUOVO
editore GRAPHOT
edizione 2013
pagine 208
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
19.00 €
19.00 €
ISBN : 978-88-97122-55-5
EAN : 9788897122555
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