Se è vero che si conosce un artista entrando nel suo studio e osservando il luogo e l'atmosfera in cui nascono le sue opere, per Bolley questo è ancora più vero. Abbiamo alcune volte raggiunto la sua casa in montagna: entrare a piedi scalzi, camminare sui tappeti e ritrovarsi tra una moltitudine di oggetti, sculture, quadri, libri, è esperienza utile a intuire il rapporto tra la sua opera e la sua personalità. Poche conversazioni sono sufficienti per apprezzare, da un lato, la sua grande umanità e l'altruismo concreto, dall'altro l'esigenza profonda di libertà individuale che lo ha portato, anche come scelta di vita, a rimanere fuori dalle tendenze artistiche e da un sistema che può incasellare e limitare.
L'arte come discriminante e scelta esistenziale e il ritorno alle vallate e alle montagne dell'infanzia sono i presupposti per la quotidiana ricerca di un'esistenza più autentica e di un equilibrio lontano dagli eccessi e tendente alla serena contemplazione.
Ragionando insieme alcuni mesi orsono, si sono definiti i temi e i contenuti della mostra di Moncalieri che Bolley ha voluto, soprattutto dopo il successo della recente esposizione a Palazzo Brkherasio, del tutto diversa e inedita sia per le opere proposte che per gli eventi collegati.
Giardini e abbecedari - Omaggio a Moncalieri, con cui la città vuole esprimere la sua profonda gratitudine per la grande scultura in acciaio, dono dell'artista, posizionata nell'area verde antistante la Biblioteca Civica, consente, grazie ad una ricca galleria di quadri e di sculture, di ripercorrere l'esperienza artistica e umana di Bolley.
Ambedue le forme d'arte, la pittura e la scultura, sono fortemente suggestive ed evocano serene immagini poetiche: i dipinti, sia che propongano giardini, numeri, lettere dell'alfabeto, forme geometriche o scritture fantastiche, stimolano fantasie e sogni soprattutto legati alla natura.
Lo stesso si può dire per le sculture che, realizzate con raro talento per l'assemblaggio e con estro creativo, consentono all'artista di recuperare vecchi e inutili congegni trasformandoli in strutture ricche di fascino e suggestione. Le vecchie cose dimenticate diventano, attraverso l'invenzione, veri capolavori e riprendono vita.
La produzione artistica di Bolley è caratterizzata da un'evidente impronta ludica sia che, attraverso il disegno e i colori, essa stimoli la fantasia a creare favole e fantastici sogni, sia che, con i suoi strani e straordinari marchingegni, essa ricrei misteriosi giocattoli che si animano con ingranaggi rotanti che tornano a funzionare.
Il recupero di oggetti vecchi e abbandonati del mondo montano e contadino, il ritorno ad una natura pura e incontaminata, la creazione di un mondo desiderato affidato ai segni semplici del numero e dell'abbecedario, la composizione di campi decorativi di grande serenità e armonia: questo l'universo di un artista che ha un animo ancora "fanciullo" e che saprà per questo anche coinvolgere gli allievi delle nostre scuole, facendo loro vedere un mondo uguale a quello che egli stesso immagina guardando dalle finestre della sua casa di montagna: sereno, libero e puro.
Anche per questa disponibilità ad essere maestro per i più giovani, oltre che per la generosità con cui ha arricchito il patrimonio artistico della città, vogliamo dirgli: grazie, Bolley.
Lorenzo Bonardi
Sindaco
Mariagiuseppina Puglisi
Assessore alla Cultura |
INDICE
Presentazione
di Lorenzo Bonardi e Mariagiuseppina Puglisi
Giardini e Abbecedari
di Olga Gambari
Opere
Biografia
Contributi critici
Hanno scritto di lui
Servizi radiotelevisivi |
Olga Gambari
BOLLEY - GIARDINI E ABBECEDARI
editore CELID
edizione 2002
pagine 84
formato 20x20
brossura
tempo medio evasione ordine 6 giorni
12.00 €
9.00 €
ISBN : 88-7661-525-3
EAN : 9788876615252
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