Questo
libro raccoglie le lezioni di due anni accademici (1998-1999 e 1999-2000)
del corso di "Sociologia della comunicazione: teoria e tecniche"
della Facoltà di Beni Culturali dell'Università di Lecce dove
Mirabella insegna.
Ha finito per divenire però un saggio vero e proprio, scritto con
piglio serio ma al contempo divertito, adatto a una divulgazione di più
ampio spettro rispetto a un manuale classico. Il ruolo dei media nel mondo,
ieri oggi e domani, specialmente in un contesto di guerra come quello attuale,
ci viene spiegato attraverso esempi originali, che spaziano dal mondo del
cinema alle favole alla letteratura. E allora se Giulietta e Romeo avessero
posseduto un telefono cellulare, la loro tragedia, con buona pace di Shakespeare,
non si sarebbe potuta compiere. La televisione, ci avverte Mirabella, è
ormai pericolosamente simile al ruscello dove Narciso, per la voglia di
contemplare la propria immagine, finì per affogare.
INTRODUZIONE
Questa ristampa del mio lavoro vede la luce in un contesto bellico, così
come era già accaduto nella precedente edizione. Gli odierni avvenimenti
mi impongono alcune riflessioni:
21 marzo 2003, Venerdì. Ore 11 circa.
Il cronista del Giornale Radio della Rai informa che a Baghdad splende il
sole. Anzi dice che "Baghdad si è svegliata in una splendida
giornata di sole". Preciserà, con deliziosa tautologia, che,
da oggi, siamo in primavera.
E' appena scoppiata la guerra tra Alleati Anglo-Americani e Iraq e, puntualmente,
fragorosamente, sono cominciati i bombardamenti sulle città. Altrettanto
puntualmente e fragorosamente prende il via il bombardamento della informazione.
Da tempo, dall'inverno, dunque, migliaia di giornalisti si sono afollati
intorno al fronte iracheno e, di questi, oltre seicento si sono, praticamente,
arruolati e seguiranno i reparti legando il proprio destino ai reggimenti
in combattimento. Si sta per scatenare, dopo il conflitto vietnamita degli
anni '60, la più gigantesca campagna d'informazionre che la storia
ricordi intorno a una guerra.
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INDICE
Introduzione
PARTE PRIMA
1. Guerra, Pace, Guerre dei Mondi, Tivvù
2. La Diva televisione
3. Il Grande Fratello ha una telecamera puntata alla nostra tempia
4. Una bella giornata è la pubblicità subliminale di Dio
5. La scarpa di Kruscev
6. Il Senato e il Popolo Globale
7. La gente,il popolo,la massa,la"Ggente"
8. Mondi nuovi
9. Ab Urbe condita. Città terrena. Città di Dio
10. Chi abita qui?
11. Quant'è grande la città
12. Cesare deve andare al foro
13. Al foro Cesare è atteso e giudicato. Qualche volta ucciso
14. Il foro, l'agorà, la piazza e altri labirinti
15. Ti darò la Luna
16. Grida
17. Comincia il futuro
18. Tre grandi firme
19. Giulietta non aveva il telefono cellulare
20. Sette modi per descrivere un elefante
PARTE SECONDA
1. Simbolo e Icona
2. L'icona vale una guerra?
3. Conoscere e riconoscere
4. L'Icona Globale
5. Parliamo di cultura
6. Il Messaggero è lento e la guerra non avrà luogo
7. Qui ci vorrebbe un tecnico
8. Il villaggio è piccolo e la gente mormora
9. Icone e figurine
10. Sugli altari
11. A proposito di regime
12. Un altro specchio e un'altra bellezza
13. Il gioco degli specchi
14. Icone, figure, figurine
15. Oggi e domani
16. Uomo sapientissimo
Come conclusione
Indice dei nomi |
Michele Mirabella
LA PIU' BELLA DEL VILLAGGIO
editore ROBIN
edizione 2003
pagine 288
formato 11,5x19,5
copertina plastificata con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
15.00 €
6.90 €
ISBN : 88-7371-023-9
EAN : 9788873710233
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