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BEATO TE CAROLPAPA

"Carissimo Tu hai portato l'amore del Santo Padre per le strade del mondo per questo ti sono tanto riconoscente"
Stanislaw Dziwisz
7.IV.05 (basilica di S. Pietro)

INTRODUZIONE

Beato te Carolpapa! Questo libro è il racconto di una storia che sembra una favola. Ma è una storia vera. Non ci sono parole, immagini di fantasia. Le favole sono solo in mano ai favolieri. In questo caso, penso che il favoliere sia Dio. Ricordo ancora il 16 ottobre del 1978, quell'uomo vestito di bianco che si affaccia dalla loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro. «Se sbaglio mi corrigerete». Il nuovo Papa arrivato da un Paese lontano si presenta e io, a Torino, davanti alla tv, entro subito nella favola. « Pover'uomo! Chissà se avrà mai un amico sincero, lui che è straniero? ». Nel cuore una promessa: «Io lo proteggerò come un amico, costi quel che costi ». Quella promessa diventa subito realtà, in un modo affascinante. Settantasette incontri in 27 anni: un'amicizia forte, discreta, consolante che ci ha accompagnati in tutto il pontificato.
Non ho mai scritto nulla, non l'ho voluta mai sbandierare, ma nel 2001 a Damasco sono a pochi metri dal Papa. Lui è stanco, curvo, debole. Eppure, così forte. Davanti a questa immagine, comincio a scrivere una lunga lettera, ne seguiranno tante altre, quasi una favola a puntate. Una favola che si apre subito al « tu », lo stesso che usciva faccia a faccia, ma mai in pubblico. Ma è possibile dare del « tu » al Papa? Ne parlai con don Giovanni Giuliani della segreteria di Stato, che mi mandò dal cardinale Georges Cottier, all'epoca teologo della Casa pontificia, con le mie lettere in anteprima. La sua risposta arrivò il 1 gennaio del 2002: «La lettura di Carolpapa mi ha fatto entrare nella testimonianza di quello che è il vero, genuino affetto filiale al successore di Pietro, vicario di Cristo ». La favola entrò così sempre più nella Sua storia.
Settantasette incontri. Quel numero lo avevo avuto in te-sta da sempre. Lo avevo immaginato. L'ultima volta sapevo che non ci saremmo più rivisti. Il 2 aprile 2005, alle 21,37, il Papa varcò la soglia del Paradiso. Io di getto entrai in un'altra dimensione, con una preghiera: «Non riposare Santo Padre. Ora che sei nella pace, non riposare! Continua a camminare con noi, aiutaci a vivere le parole che ci hai lasciato, i perdoni che ci hai chiesto, l'amore che ci hai dato, la fede che ti ha sostenuto, la speranza che hai vissuto ».
Dopo poche ore sono partito per stare vicino a te, in ginocchio, cuore a cuore, attraverso Dio. È il 7 aprile del 2005, sono a pochi passi dal tuo corpo nella basilica di San Pietro, vicino a mons. Stanislao, il tuo fedele Stanislao che mi ha accolto. «Non piangiamo » mi dice, scrivendomi parole che ricorderò per sempre: « Carissimo, tu hai portato l'amore del Santo Padre per le strade del mondo. Per questo ti sono tanto riconoscente ». Sono stato tutta la notte con te e il mattino presto ero già in piazza per un altro saluto. L'ultimo. C'ero anchio, insieme a tanti, a pregare e gridare quel «Santo subito» che il mondo non dimentica. Anch'io a ringraziare per ogni momento vissuto. Ora, con tutti gli uomini che ti hanno voluto bene, finalmente lo posso dire: «Beato te, caro Papa! Beato te, Carolpapa!».

ERNESTO OLIVERO
19 marzo 2011
Festa di San Giuseppe

Questo libro celebra l'incontro e l'amicizia tra uno dei più grandi Papi della storia e uno dei profeti della carità del nostro tempo. E' forse per questo che il cardinal Ersilio Tonini, nella Presentazione, scrive: "Caro lettore, sei preavvertito: nel percorrere queste pagine, già dalle prime righe un qualcosa ti colpirà che sa d'inconsueto, per non dire di ardimento".
Chi legge viene trasportato come in un inconsueto giro del mondo, seguendo le orme del Papa, e di Olivero che spesso lo segue, a Damasco, Gerusalemme, Salvador de Bahia, Sarajevo... Dovunque domina quel senso di "impossibile realtà", che è un segno caratteristico delle azioni degli uomini di Dio nella storia. Due vite che si incontrano. Un Papa di tutti che diventa avvicinabile. Il « tuo Carolpapa », come scrive il cardinale Stanislaw Dziwisz a Olivero.




Olivero Ernesto

BEATO TE CAROLPAPA

editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2011
pagine 200
formato 14x21,5
cartonato con sovracoperta
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

16.50 €
16.50 €

ISBN : 978-88-8068-519-7
EAN : 9788880685197

 
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