Ancora "Battaglia" per la Ventimiglia del 2000
Questo libro è tante cose in un piccolo spazio. Intanto, un documento storico sulla Ventimiglia di ieri vista attraverso il filtro della sua immagine, in Italia e in cento altri Paesi ormai compendiata nella sua Battaglia, la più bella perché la più incruenta. E così anche una riflessione a più voci su cosa essa ha significato, con sullo sfondo la scoperta della Riviera, gli Inglesi con la loro scienza nuova e il loro turismo, fino alla floricoltura, alla "floridezza" in tutti i sensi che ha provocato e sulla quale questa terra si è sviluppata per tanti decenni.
Molti, a Ventimiglia ma anche nelle città e cittadine vicine, sfoglieranno queste pagine come un album di famiglia, con la stessa trepidazione con cui ci si accosta ad un patrimonio prezioso, accumulato nel tempo da più generazioni. Alla ricerca di un'immagine cara, legata a tanti ricordi più o meno lieti d'un passato recente, quando non recentissimo. Basterà un "carro", un nome, uno dei mille eventi rievocati in queste pagine dense, messe insieme con cura e fatica, fondandosi anche sulla labile tradizione orale, a riannodare sensazioni lontane, a volte ritenute irrimediabilmente perdute.
I più avanti negli anni saranno come sbalzati in un altro mondo, in gran parte popolato ormai da fantasmi, sia pur tenaci e cari. I più giovani (relativamente) ci risentiranno soprattutto i problemi e le speranze del dopoguerra, l'ansia della ricostruzione, gli anni della formazione, anche scolastica: quella Battaglia veniva sempre alla vigilia degli esami... Tutti avranno buoni motivi per ricordare che la Battaglia era il fatto centrale di ogni anno, con le sue cadenze rassicuranti come le avvisaglie della bella stagione. Quel lavoro collettivo e frenetico nelle "compagnie", le tribune erette per tempo, gli altoparlanti con la musica che entrava nelle case mentre i platani verdeggiavano di nuovo... Una preparazione meticolosa per mettere la città al centro dell'attenzione per un giorno intero. Un'impresa meravigliosa, che riusciva sempre, nonostante scadenze che sembrava impossibile rispettare. Alla fine il miracolo sempre rinnovato. I mille pezzi del "puzzle" s'incastravano, lasciando gli spettatori stupefatti e soddisfatti, anche se per lo più ignari delle ansie vissute fino all'ultimo momento. La città ancora una volta ce la aveva fatta. Polemiche, pessimismo, stanchezza, lasciavano il posto alla giusta soddisfazione per un impegno che ancora una volta era stato puntualmente rispettato. E la soddisfazione rimaneva acquisita, pronta pochi mesi dopo a ridare vigore, a prospettare e motivare a più difficili imprese. Era un po' una scommessa, ma non sul caso o su capacità altrui. Coinvolgeva direttamente la propria persona: a qualsiasi livello si fosse impegnati, ci si sentiva in qualche modo protagonisti e indispensabili. L'identificazione con la città era completa, e faceva il resto.
Ma, allora, com'è potuto accadere? Che cosa è cambiato tanto da mettere in crisi la Battaglia proprio quando la sua tradizione sembrava saldamente consolidata e la sua immagine indiscussa e acquisita a livello nazionale e internazionale?
Hanno avuto un peso, certo, la crisi della "centralità" floricola di Ventimiglia e della Riviera, e quindi i costi crescenti; inoltre la nuova struttura dei bisogni e del tempo libero con l'inflazione dei "media", ma anche, non da ultimo, il progressivo deteriorarsi del clima politico-amministrativo locale, qui più evidente e tangibile che altrove. La città è cresciuta e cambiata profondamente, nella sua struttura urbanistica e nel suo assetto culturale, prima ancora che sociale ed economico. E non è stata una crescita "in positivo", venuta meno l'omogeneità della piccola "patria" d'un tempo. I problemi pubblici si sono acuiti e non hanno avuto una risposta all'altezza della loro gravità e complessità. La Battaglia sempre più è divenuta ed è stata sentita come un "miracolo", un lusso che non ci si poteva permettere in mezzo a tanto dissesto; un'eccezione in troppo stridente contrasto con una realtà sgradevole, da dimenticare, di cui non si poteva andare fieri.
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INDICE
Ancora Battaglia per la Ventimiglia del 2000
Prefazione
Battaglia "dei fiori" o "di fiori"?
La "festa dei fiori" ieri e oggi Ventimiglia "la città" dei fiori Battaglia perché?
Anno 1921
Anno 1922
Anno 1923
Anno 1924
Anno 1930
Anno 1933
Anno 1934
Anno 1935
Anno 1936
Anno 1937
Anno 1938
Le Battaglie degli anni '30 nei ricordi di Emilio Azaretti, capo storico dei ventemigliusi
1939/1945: non Battaglie ma guerre
Anno 1948
Anno 1949
Anno 1950
Anno 1951
Anno 1952
Anno 1953
Anno 1954
La canzone ufficiale
La numerazione
Anno 1955
Anno 1956
Anno 1957
Anno 1958
Anno 1959
Anno 1960
Anno 1961
Anno 1962
Anno 1963
Anno 1964
Anno 1965
Anno 1966
Anno 1967
Anno 1968
Anno 1969
Anno 1970
Suggestione ed incantesimo. Flashback sulla Battaglia
Lavori pubblici
L'illusione della pubblicità
La Battaglia più incruenta del mondo vista da cento e cento ospiti d'onore
Una sfortunata Battaglia perduta per la 14a volta
Battaglia dei Fiori: primo amore
Anno 1984
Anno 1985
Percorso
Comitato Organizzatore
La Battaglia secondo la Rai-TV
Come nasce un carro infiorato Regolamento, Categorie e Giuria Bande e Gruppi folcloristici
Storia dei Gruppi nei ricordi dei carristi Compagnie e Gruppi
Hanno prenotato il libro |
Danilo Gnech - Franco Miseria - Renzo Villa
BATTAGLIA DI FIORI - 1° volume
editore ALZANI
edizione 2013
pagine 416
formato 21x29,7
brossura con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
38.00 €
29.90 €
ISBN : 978-88-8170-488-0
EAN : 9788881704880
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