Nel corso degli ultimi anni, la società ha messo alla nostra portata un gran numero di locali alla moda, risultato di un esercizio d'interior design ad alto voltaggio. La cattiva qualità del design dell'ultima metà de1 secolo ha dato passo alla trasformazione progressiva di questo genere di spazi, sempre più caratterizzati dallo loro versatilità ed eclettismo.
In origine, i bar europei nacquero per bere in società. Gli americani lo fecero più tardi, dopo anni di timore e condanna morale causata dalla legge che proibiva gli alcolici, ma con gli anni diventarono il paese con il maggior numero di barmans del mondo. Un fatto non casuale, perché è proprio negli Stati Uniti che è nato il concetto di bar moderno con la esportata e nota ora felice o happy hour. Nata negli anni venti, è diventata una tradizione dell'alta società, che beveva in casa perché la legge vietava di farlo altrove. Quel rituale che prima durava un'ora, oggi può protrarsi per tutta la notte. Per questo i bar si trasformano in ambienti che agevolano una delle occupazioni più desiderate dalla società dell'ultimo mezzo secolo, ansiosa di entrare in contatto con la gente. I bar diventano degli spazi che giocano con maestria con i cambiamenti dei materiali e dell'illuminazione, ed i colori ed il grafismo sono, in molti casi, le principali risorse creative. Questa nuova immagine coinvolge anche il ruolo del barman, che passa dall'essere il semplice servitore di bevande ad un autentico alchimista, che, grazie ai suoi cocktail attenua uno dei mali più estesi della modernità: la solitudine del XXI secolo.
Questo libro offre 400 pagine con una selezione dei migliori bar del mondo, da New York sino a Londra, Shanghai o Bucarest. Il libro include gli ultimi lavori dei migliori architetti di fama internazionale, accompagnati da immagini a colori e disegni che agevolano la comprensione tecnica di ogni progetto.