Un'antologia di errori, spropositi, confusioni linguistiche e strafalcioni. Pagine brillanti scritte con tono lieve, a volte nostalgico, a volte ironico e pungente, ma sempre senza cattiveria.
PREFAZIONE
Le "perle" che qui ho raccolto sono solo una piccola parte di quelle udite in tanti anni.
Sono testimonianza di fantasia ma anche di amarezza della vita: ciononostante non si può fare a meno di ridere per il candore e la bizzarria di questi ignari protagonisti che, a volte, non disdegnano l'uso della prepotenza e dell'arroganza nei loro interventi.
Le sintuazioni raccolte in questo libro sono quelle che si possono presentare, in questi casi in banca, durante le giornate lavorative a contatto con il pubblico.
Penso comunque che in altri uffici pubblici o esercizi commerciali, le situazioni siano analoghe, anche se con argomenti diversi da quelli qui trattati.
Oltre ad esserne l'interprete involontariamente passivo, ho cercato di ricordare le vicende più esilaranti, le ho annotate, evidenziando i lati comici e divertenti, cercando di sdrammatizzare i momenti di tensione per i quali, a volte, sembrava che i toni si facessero un po' troppo accesi.
Mi sono astenuto dal narrare eventi criminosi anche se, talora, persino in questi casi si sarebbe potuto trovare un risvolto grottesco o spassoso.
Spero di allietare un'ora della Vostra vita con questi aneddoti che non vogliono essere altro che una piccola testimonianza di vita lavorativa vissuta da una persona semplice e leale: un onesto impiegato di banca. |
ABBIAMO FINITO LA GIORNATA, SIGNOR RAGIONIERE?
"Abbiamo finito la giornata signor ragioniere?..." fu la frase che mi "urlò", dall'altra parte della strada, il signor "Poldo", in un tardo pomeriggio di primavera, mentre uscivo dall'agenzia della banca... oops (non si dice!), dove prestavo servizio in quel periodo della mia vita lavorativa.
Una giornata abbastanza "pesante".
Avevo la testa "dentro-una-campana-di-vetro", anche per l'arrivo del primo caldo stagionale ma... la voce e la vista del signor Poldo mi misero di buon umore!
Naturalmente il signor Poldo non aveva questo nome; era un soprannome che gli avevo affibbiato io nel mio immaginario, per l'aspetto un po' buffo, trasandato, cicciottello, molto ansioso e con l'accento marcatamente torinese.
Tutte queste doti contribuivano a fare del signor Poldo una persona cordiale e simpatica, anche se qualche volta un po' pedante. Sulla cinquantina, non si era mai sposato e viveva ancora con la madre che, a dirla tutta, ne aveva "bloccato" un po' la crescita, mentale s'intende.
A volte la mamma del signor Pollo, aveva dei vuoti di memoria, per cui per strada poteva essere facile preda di balordi e malintenzionati.
Dopo tanti anni di anzianità di lavoro in banca e troppe "arrab-iature", che mi avevano minato nella salute, avevo finalmente cominciato a vedere le cose della vita e del lavoro, sotto una luce [..] |
Giuseppe La Barbera
UNA BANCA TUTTA DA RIDERE
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2013
pagine 104
formato 13x18,5
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
9.00 €
9.00 €
ISBN : 978-88-88552-97-2
EAN : 9788888552972
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