Nella
quasi totalità delle famiglie contadine di un tempo, soprattutto
quelle delle vallate, le uniche cose che si tramandavano da una generazione
all’altra, oltre a un po’ di terra, erano la miseria e la fame.
La scarsità di cibo condizionava tutta l’esistenza fin dalla
nascita, e dei tanti figli che venivano al mondo molti morivano a pochi
giorni o pochi mesi di età, a causa di malattie determinate dalle
disperate condizioni di vita di tutta la famiglia.
Per chi sopravviveva c’era il problema quotidiano di sfamarsi, che
per i bambini veniva risolto mandandoli via da casa a lavorare: maschi e
femmine, fin dagli otto o nove anni, venivano «affittati» per
diversi mesi ad altre famiglie che sovente avevano solo un po’ di
miseria in meno.
Così il tempo del gioco finiva presto, e in primavera nei mercati
e nelle fiere, oltre a vendere, comprare e scambiare merci, molti contadini
affittavano i propri figli per impiegarli nella custodia del bestiame al
pascolo o in altri lavori.
In montagna, in collina e in pianura, per secoli la sorte dei figli di poveri
contadini è stata questa.
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INDICE
Prefazione,
di Donato Bosca
Introduzione
Il lavoro minorile
La famiglia e l’ambiente di vita
I bambini trovatelli
L’alimentazione
L’infanzia, le malattie e la medicina popolare
L’istruzione
Il gioco
Le feste per i bambini
Mercati, fiere e osterie
I trasferimenti
I lavori in cascina
Album
I lavori all'alpeggio
Dalla montagna alla grande città
L’emigrazione giovanile
Da vaché a garzone
Il lavoro in filanda
Il lavoro nelle cave di pietra
La legge sul lavoro minorile
I ricordi
Bibliografia |
Aldo Molinengo
BAMBINI AFFITTATI
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2004
pagine 144
formato 17,5x25
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
17.50 €
13.90 €
ISBN : 88-8068-254-7
EAN : 9788880682547
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