Con le testimonianze di
GIORGIO BOCCA
e
LUCIANO MANZI |
Nei
giorni tragici e convulsi dopo l’8 settembre, un quindicenne torinese apre gli occhi sugli inganni
del fascismo e si schiera contro i soprusi dei tedeschi. Con un coetaneo
l’ex balilla raggiunge i famosi “ribelli” sulle montagne
della Val Susa e diventa partigiano. Il 18 aprile 1945 durante un rastrellamento
viene catturato, incarcerato a Susa e condannato a morte. Lo salva il 25
aprile, la Liberazione, ma appena fuori scopre che nel frattempo la sua
114a brigata Garibaldi è stata attaccata in forze e che sono morti
sedici compagni, tra cui il suo amico Giuseppe. Perché mai un massacro
così organizzato e spietato a pochi giorni dalla fine della guerra?
A sessant’anni dai fatti, l’ex partigiano torna sul posto,
rintraccia e interroga i superstiti perché vuole sapere, chiarire
a fondo l’atroce fatto di sangue. Dalla sua inchiesta riaffiora una
storia vera, asciutta e drammatica come un film del neorealismo. |
INDICE
Sessant'anni dopo
II balilla
Il balilla incerto
Il balilla pensoso
Il balilla furente
Il balilla partigiano
Giustino aveva ragione
Il distaccamento
Le spie
Guerriglia dura
Poca pietà
Battaglia con sciopero
Il balilla acchiappato
19 aprile 1945
20 aprile 1945
La trappola di Vaccherezza
A casa senza Giuseppe
Ritorno a Vigone
APPENDICE
Nota storica
Intervista a Giorgio Bocca,
partigiano giellista
Intervista a Luciano Manzi,
partigiano garibaldino
Note |
Emanuele Cassar
UN BALILLA PARTIGIANO
editore CDA & VIVALDA
edizione 2005
pagine 190
formato 12,5x20
brossura cucita; copertina a colori con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
18.00 €
18.00 €
ISBN : 978-88-7480-053-3
EAN : 9788874800537
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