Mario Canepa, un uomo di mezza età invecchiato prima del tempo, leggermente ingobbito di una magrezza rugosa e sofferta e con l'aria spaesata di chi sembra aver smarrito il bandolo della propria vita, rientra a Genova, a casa - anche se una casa non ce l'ha più - dopo un lungo soggiorno in clinica a Bellinzona. Quando si presenta all'appuntamento con Bacci Pagano ha l'aria dimessa e veste con la trasandatezza che può permettersi chi da sempre appartiene alla comunità in cui vive. Si esprime in un italiano ricco e appropriato con marcato accento genovese. È timido e cortese, ma un fatto sconcerta Bacci Pagano: Mario Canepa è un uomo di colore. Figlio adottivo dei Canepa, è stato, dopo la morte del padre, titolare della "Mario Canepa & figlio", una ditta che importava caffè dal Corno d'Africa.
"Ritrovi mio figlio dottor Pagano."
Inizia così per Bacci un'inchiesta, forse la più velata di malinconia della sua carriera, nella quale il suo senso di giustizia, forse retaggio dei sogni e delle speranze della gioventù che credeva perduti per strada, lo spinge ad andare con determinazione oltre il proprio mandato, fino a risolvere un caso ben più oscuro e complesso del solo ritrovamento del giovane.
Completano il libro altre quattro brevi inchieste di Bacci Pagano: Bacci Pagano al Roger Café, Bacci Pagano sul lago, Bacci Pagano al ballo di Fontanigorda, Gli uccelli di Pechino. |
UN IBRIDO D'UOMO
Le gallerie, che il treno infilava una dopo l'altra, annunciavano che Genova era ormai vicina. Di lì a poco avrebbe rivisto il mare.
Superata l'ultima stazione dell'Appennino, man mano che i minuti trascorrevano, un'emozione strana, misto di ansia e frenesia, si impadroniva di lui. Non si trattava di una sensazione piacevole, ma il fatto di avvertirla lo caricava di speranza. Se non altro, dopo tanto tempo, provava finalmente qualcosa.
Era partito la mattina presto dalla clinica "I Tigli" di Bellinzona, lasciandosi alle spalle una interminabile serie di giornate vuote e tutte uguali. Non avrebbe saputo dire quante, solo che la cifra sborsata era stata alta e testimoniava che il soggiorno tra quelle montagne era durato a lungo. Non avrebbe nemmeno saputo dire perché.
I medici avevano diagnosticato una depressione atipica, ma lui non si sentiva disperato.
Uunica certezza era che non gli importava niente di niente. Neppure la musica jazz riusciva più a commuoverlo. Uultima volta che aveva ascoltato una compilation di Erroll Garner, uno dei suoi preferiti, anche il tocco misurato e sicuro del maestro lo aveva lasciato indifferente, nessun brivido alle liquide scale di Dancing in the dark, nessuna vibrazione quando era partita la struggente melodia del St. Louis Blues.
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INDICE
Un brivido d'uomo
Bacci Pagano al Roger Café
Bacci Pagano sul lago
Bacci Pagano al ballo di Fontanigorda
Gli uccelli di Pechino
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Bruno Morchio
BACCI PAGANO CERCA GIUSTIZIA
editore FRILLI EDITORI
edizione 2011
pagine 160
formato 14x21
cartonato con sovraccoperta a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
14.50 €
14.50 €
ISBN : 978-88-7563-663-0
EAN : 9788875636630
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