Lo studio accurato, condotto con le più moderne tecniche di rilevamento e di georeferenziazione, ha mostrato che l’osservazione del cielo e la conoscenza dei cicli astronomici fondamentali mostrati dal sole, dalla luna e dalle stelle, condizionarono in maniera molto determinante sia il modo di disporre le pietre sia l’orientazione delle strutture che ne derivarono, rispetto alle direzioni astronomiche fondamentali.
Un altro aspetto molto importante è relativo all’uso rituale e simbolico che le antiche popolazioni alpine fecero delle osservazioni astronomiche. Anche a quel tempo, come ora, l’uomo era in cerca di risposte in relazione alla sua origine al suo destino e al mondo che lo circondava. Questo libro descrive i risultati più recenti ottenuti dallo studio archeologico, storico e astronomico delle antiche popolazioni alpine e dei reperti che ci hanno lasciato e fornisce risposte inedite a molti quesiti che fino ad ora erano rimasti senza un’adeguata spiegazione.
INTRODUZIONE
Questo libro nasce da alcuni anni di ricerche nel campo dell'Archeoastronomia applicata alle strutture in pietra costruite dalle antiche popolazioni che durante il Neolitico, le età del Bronzo e del Ferro popolarono l'arco alpino.
Gli abitanti delle nostre montagne ci hanno lasciato un'imperitura testimonianza della loro esistenza e del nostro passato.
Le strutture in pietra furono edificate sia per ragioni utilitaristiche, di riparo, difensive, ma anche con motivazioni religiose e di culto.
In tutti i casi lo studio accurato, condotto con le più moderne tecniche di rilevamento e di georeferenziazione, ha mostrato che l'Astronomia, nel senso dell'osservazione del cielo e della conoscenza dei cicli astronomici fondamentali che pertinevano al sole, alla luna e alle stelle, condizionò in maniera determinante sia il modo di disporre le pietre sia l'orientazione delle strutture che ne derivarono, rispetto alle direzioni astronomiche fondamentali.
Il cielo visibile dalle nostre montagne, in quelle epoche remote, era un po' diverso da quello visibile attualmente, in quanto tra i cicli che regolano il moto apparente degli astri, ne esistono alcuni, come la Precessione degli Equinozi, che in un periodo lungo è capace di cambiare completamente le posizioni delle stelle visibili nel cielo, in modo che determinate costellazioni che allora erano visibili, ora non lo sono più e viceversa, mentre altre che allora non salivano mai al di sopra dell'orizzonte naturale locale meridionale, ora possono essere agevolmente osservate.
Il calcolo astronomico, condotto con i più moderni programmi al computer, alcuni dei quali messi a punto direttamente dall'Autore di questo libro, hanno permesso di ricostruire accuratamente sia il cielo visibile durante quelle antiche epoche sia le condizioni di visibilità e hanno permesso, insieme alle misure raccolte sul campo, di rendersi conto di cosa vedevano, osservavano e «calcolavano» i nostri progenitori alpini, i quali anche se dotati di minor tecnologia rispetto a noi uomini moderni, non erano da meno come capacità intellettuali. |
SOMMARIO
Introduzione
Glossario
L’Archeoastronomia
Il simbolismo cosmico degli antich
La datazione dei siti e dei reperti archeologici
La misura del tempo e il calendario in ambito alpino
Il megalitismo in Europa
L’Astronomia e l’architettura nei siti preistorici e protostorici in ambito alpino
L’Astronomia e il culto dei morti presso le popolazioni alpine dal Neolitico all’età del Ferro
Il Cromlech del Piccolo San Bernardo
L’enigma delle strutture megalitiche della Val d’Ossola
Le strutture fortificate della Val d’Intelvi
Le strutture megalitiche delle Valbrembana
Le strutture litiche del Monte Avaro
Conclusione
Bibliografia
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Adriano Gaspani
ASTRONOMIA E ANTICA ARCHITETTURA SULL'ARCO ALPINO
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2009
pagine 144
formato 21x29,7
brossura editoriale con sovracoperta rigida plastificata
tempo medio evasione ordine ESAURITO
24.50 €
24.50 €
ISBN : 978-88-8068-421-3
EAN : 9788880684213
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