La lettura di questo libro può essere considerata una "local story" collocata negli anni 1925-50, quando la famiglia dell' autore, lasciate le colline prospicienti la città, si è trasferita nel borgo.
Fanno da cornice ai fatti, personaggi, costumi, attività, divertimenti ricordati nel corso del racconto, alcune brevi notizie storiche messe lì con l'intenzione di dare una profondità temporale al discorso. Dall'esame di quel mondo traspare la mentalità del tempo, la cultura, la coscienza politica, le credenze.
Nei 22 capitoli ogni racconto affronta un aspetto della vita borghi giana del periodo. C'è il mondo dei piccoli con i loro giochi, c'è il mondo degli adulti; lavoratori e buontemponi, c'è anche il pianeta donne, le colonne della famiglia, impegnate dalla mattina alla sera, con molti figli e con la costante preoccupazione di far quadrare il bilancio della casa e i loro lavori straordinari.
Il titolo (Asti al tempo del "frate" nel letto), riporta il lettore ad un periodo della nostra comune storia, quando le case non avevano il termosifone e si andava a letto col mattone riscaldato o con il "frate", il trabiccolo costruito da un artigiano del Borgo, "l Cìn". Il "frate" è il simbolo di quel periodo lontano poco più di mezzo secolo, ma già sepolto e dimenticato dai più.
PRESENTAZIONE DELL'EDITORE
Ventun anni fa avevo collaborato con l’autore, l’indimenticabile Giovanni Giraudi, alla prima edizione de “Il frate nel letto”. Fu un successo, ed in pochi mesi il volume andò esaurito. Già allora si parlò di una riedizione. Poi l’impresa fu accantonata. Oggi, sollecitato non solo dai borghigiani, ma da un pubblico numeroso di astigiani
fuori porta (astigiani che non stanno più nel nostro territorio, ma continuano a tenere legami con la nostra città), mi appresto a
dare nuovamente alle stampe questo straordinario volume che evoca tradizioni ed immagini dell’Asti di ieri. Fatti, racconti, usanze piacevoli soprattutto per chi - per ragioni di lavoro - si è allontanato dalla città di San Secondo, portando con sé forti legami di conoscenze, di parenti, di curiosità della nostra parlata dialettale, e specialmente della nostra storia. Sono lettori interessati alle proprie radici, a quell’Asti che c’era, e che è rimasta nei ricordi più teneri di ogni singola fanciullezza.
Per questo motivo e per la stima che nutro nei confronti dell’autore, mi sono impegnato a questa ristampa, dedicando ad essa con passione la mia lunga esperienza editoriale. Sono pagine scritte con semplicità, che propongono uno straordinario insieme di
racconti.
Giovanni Giraudi, l’autore, è stato un uomo di grande spessore umano.
Eccezionale nella sua sensibilità. Il suo carisma era senza pari.
Straordinario. Impegnò la sua vita nel sociale ed in altri settori, sempre però legati alla dignità dell’uomo: dal sindacato, al mondo della scuola. Raggiunse cariche dirigenziali ai massimi livelli, anche nell'amministrazione della città, prima come amministratore, poi sindaco, quindi deputato e presidente della Cassa di
Risparmio di Asti. Furono tappe di un successo meritato, svolto con l’impegno costante di mai tradire chi credeva in lui, e sempre onorare Asti ed il suo territorio, l’Astigiana.
Oltre a questo testo, scrisse altri libri importanti, come quello che raccontava la sua odissea militare, vissuta e sofferta con la divisione Acqui in Grecia, nell'isola di Cefalonia ove fu uno dei pochissimi che scampò all’eccidio.
Nel 1967 in qualità di sindaco, unitamente ad un gruppo di formidabili cittadini tutti entusiasti volontari, riuscì a trasmettere
la “voglia di palio” e questa passione si estese in tutti i borghi, e ben presto rastrellò unanimi consensi.
In questa riedizione il testo originale viene rigorosamente mantenuto, ma al fine di rendere più efficace lo splendido affresco
che l’autore ha voluto dipingere in omaggio alla sua gente, è stato rifatto completamente l’apparato iconografico.
In sostanza, pur conservando tutte le immagini originali, il volume risulta arricchito di oltre 200 illustrazioni, quasi tutte a colori e con ampie didascalie. Un insieme che tornerà molto gradito anche al lettore di vent’anni fa, poiché in questo reportage di immagini avrà modo di riscontrare un tangibile arricchimento del
testo stesso.
È stato inserito infine un capitolo appendice di una trentina di pagine. Una sorta di chiusura del volume che propone argomenti
curiosi, come feste, luoghi e personaggi di questi ultimi tempi. In pratica un piacevole “amarcord” nel quale è possibile che il lettore trovi anche sé stesso.
Nel ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato per il reperimento di immagini e sostenuto moralmente, voglio ricordare
che anche in questa occasione ho cercato di produrre un libro che sia essenzialmente un “oggetto amico”. Uno scritto capace di
suscitare emozioni nel ricordare il passato, e nel contempo sia per l’amico lettore prezioso stimolo ad affrontare il futuro con l’animo sempre alimentato da serena speranza.
Lorenzo Fornaca |
INDICE
Presentazioni
L'antico Borgo
Il fascino della città
La storia racconta
La Confraternita "bianco verde"
Lungo il Borbore
Il mondo dei "gagnu"
Tipi, fatti, momenti della giornata borghigiana
Travaieu e buntèmpun - Lavoratori e bontemponi
Le colonne della famiglia
Piccole donne
Nui Sima gent alègher - Noi siamo gente allegra
Bacco, baccanti, baccanali
Le prodezze dei "giovani leoni"
Serenata d'amore
Baussano, una famiglia di artisti
Bastian e la giostra di cavaj - Bastiano e la giostra dei cavalli
Pinot e Giuanin - Giuseppe e Giovanni
Toni e Runa - Antonio e Runa
Sotto le spoglie della "Maga Circe"
Le masche
Borgo contestatore
Er burg dij suldà - Il borgo dei soldati
Appendice
Dal 1988 ad oggi
Saclà, un'azienda familiare da Asti alla conquista del mondo
PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE CASSA DI RISPARMIO DI ASTI
“Il frate nel letto” è un’opera eccezionale nella sua semplicità.
Il suo valore documentale e di testimonianza di un’epoca ormai irrimediabilmente passata salta ancora più prepotentemente agli occhi oggi, nel 2009, quando sta per andare in stampa la sua
riedizione.
Non sono molti gli anni trascorsi dal 1988, quando il volume fu pubblicato la prima volta, ma come tutti gli anni del nostro
tempo ciascuno vale doppio se non triplo in termini di trasformazione sociale e di costume.
Se nel 1988 “Il frate nel letto” poteva ancora essere letto come cronaca di un passato prossimo, ora sarà letto come storia di un passato via via più remoto man mano che si abbassa l’età anagrafica
del lettore.
Emerge quindi con più forza il suo peso di documento, di testimonianza di un pezzo della vita della nostra città che non
avrebbe altrimenti mai avuto l’onore di diventare pagina scritta tramandata ai posteri.
La penna di Giraudi è precisa e affettuosa nel disegnare i ritratti delle persone e, attraverso le loro storie, quello di un’epoca.
Precisa come dev’essere quella di uno storico. Affettuosa com’è quella di scrive di cose da cui non è distaccato.
E gli Astigiani sanno quanto Giovanni Giraudi non fosse distaccato dal suo borgo, dalla sua città, dalle sue tradizioni. Quanto
ne fosse invece innamorato, tanto da aver legato il suo nome a numerose iniziative aventi lo scopo di valorizzarli. Prima fra tutti
la rinascita del palio di Asti.
Tutta la vita di Giraudi è stata caratterizzata dal servizio alla sua comunità, prestato come semplice cittadino, come Amministratore Pubblico e come Parlamentare, oltre che come Presidente, dal 1972 al 1977, della Cassa di Risparmio di Asti, la banca degli Astigiani.
Ricoprendo, dopo tanti anni, una carica che fu sua, è per me un onore ed un piacere dedicare alla sua opera queste poche righe
che hanno il solo scopo di testimoniare quanto l’amore che Giovanni Giraudi ha nutrito per la sua città sia stato grande, foriero di frutti e assolutamente ricambiato.
Dr. Aldo Pia
Presidente della Cassa di Risparmio di Asti |
Giovanni Giraudi
ASTI AL TEMPO DEL 'FRATE' NEL LETTO
editore L'ARTISTICA - LORENZO FORNACA
edizione 2009
pagine 216
formato 17x24
copertina plastificata con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
25.00 €
25.00 €
ISBN : 978-88-7320-222-6
EAN : 9788873202226
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