In un mondo in cui le scarpe sono diventate un prodotto di consumo di massa, questi accessori hanno perso il significato di un tempo: l'industria moderna ha adempiuto al suo compito, ovvero alla produzione di grandi quantità a prezzi bassi. C'è stato un tempo, però, in cui la scarpa è stata simbolo della forza della legione romana, del potere dei signorotti medievali o dell'oppressione della donna cinese.
La storia della calzatura è ricca e affascinante, come rivela l'autrice Marie-Josèphe Bossan: completando la sua analisi con una iconografia d'eccezione, l'autrice conferisce a questi oggern, ormai di uso comune, una qualità universale, il cui rango è pari a quello di un'opera d'arte, che documenta l'intera storia dell' umanità.
I racconti trovano corrispondenza nella mitologia. Gli stivali delle sette leghe, che si allargavano o restringevano per adattarsi all'orco o a Pollicino, permettevano ad entrambi di attraversare enormi distanze. «Voi non dovete far altro che trovarmi un sacco e farmi fare un paio di stivali per andare nel bosco», disse il Gatto con gli Stivali al suo padrone, «e dopo vi farò vedere che nella sorte che vi è toccata, non siete stato trattato tanto male quanto forse credete» (Charles Perrault, Le più belle favole di Perrault, traduzione di Carlo Collodi, Giunti, Firenze, 2004).
La calzatura ha quindi la funzione di elevare il piede, solitamente considerato come la pane più modesta e meno favorita del corpo umano? A volte, senza dubbio, ma il piede nudo non è sempre privo di sacralità. Coloro che pregano o venerano si prostrano a terra: sono i piedi dell'uomo che lasciano una traccia sul terreno umido o polveroso, spesso unica testimonianza del suo passaggio. Un accessorio specifico come la calzatura può alcune volte servire a rappresentare colui che l'ha indossata, che è scomparso, o di cui' non osiamo rievocare le fattezze: l'esempio più caratteristico è offerto dal Buddismo primitivo che evoca l'immagine del suo fondatore attraverso un trono o un'impronta di piede.
Fatte con materiali diversi, dalla pelle a1 legno, dal tessuto alla paglia, semplici od ornate, le calzature, grazie alle forme e alle decorazioni, diventano oggetti d'arte. Se la forma a volte ha un valore più funzionale che estetico - ma non sempre, e ci sarà spazio per spiegare molte forme aberranti - il disegno del tessuto, il ricamo, i rivestimenti, la scelta dei colon rivelano sempre in modo preciso le caratteristiche artistiche del loro Paese natio.
Linteresse essenziale proviene da ciò che non è: armi o strumenti musicali sono riservati ad una casta o ad un determinato gruppo sociale, i tappeti sono prodotti per solo una o due civiltà, la calzatura invece non si distingue né come un "sontuoso" oggetto delle classi ricche né come oggetto popolare dei poveri. Le calzature sono state usate dalle parti più basse fino a quelle più alte della scala sociale, da tutti gli individui di ciascun gruppo del mondo intero.
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SOMMARIO
Introduzione
Dall'antichità ai giorni nostri
Le calzature nel mondo
Le calzature indossate dalle celebrità
Le storie raccontate dalle calzature
Le calzature nella letteratura
La calzatura e l'arte
Appendice
Glossario
Bibliografia
Indice dei contenuti
Ringraziamenti
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Marie-Jos?phe Bossan
ARTE DELLE SCARPE
editore GRIBAUDO
edizione 2007
pagine 256
formato 24x32
cartonato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
29.90 €
29.90 €
ISBN : 978-88-7906-451-4
EAN : 9788879064514
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