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ARCHITETTURA RURALE IN VALLE D'AOSTA
Il disegno per Soardo, professore di Fisica Medica dell'Università di Torino, fa parte di una mentalità quasi scientifica, e costituisce il mezzo con cui acquisire una documentazione soprattutto tecnica, ma anche in parte interpretativa di certe realtà: non solo case contadine, ma anche volti di persone, eventi speciali o quotidiani.
Con il disegno, più che con la macchina fotografica, ci si può permettere, secondo Soardo, di illustrare gli incontri e i fatti di una vita, aggiungendo alle immagini un po' di se stessi, una venatura sentimentale. Per vent'anni con i suoi fogli da disegno egli è andato nel tempo libero alla riscoperta delle architetture della Valle d'Aosta, per trarne emozioni, ma soprattutto per svolgere uno studio sulle costruzioni di pietra e legno, fatte cioè con i materiali che naturalmente scaturiscono dall'ambiente. Una specie di ricerca dunque, fatta con il disegno non tecnico, a mano libera, ma secondo una metodologia congeniale alla sua professione di docente universitario, anche se su un tema molto diverso da quelli a lui abituali. Questo volume raccoglie alcuni risultati di un impegno, che ricorda quello dei viaggiatori dell'Ottocento, anch'essi armati di album e matita, per illustrare il racconto di tante esplorazioni. Un impegno fatto tuttavia più di intuizione e di passione, che non di rigoroso approccio scientifico, inteso solo a descrivere e classificare luoghi, date, forme, metodi, materiali. L'intenzione non è dunque di fare un libro di testo per addetti ai lavori, ma di dare qualche ulteriore riferimento a chi opera nel progettare e nel costruire, e di stimolare l'interesse di chi vive o visita questo straordinario territorio, per il lavoro di sconosciuti costruttori, che seppero integrare e fondere le loro opere con l'ambiente.


La Valle d'Aosta nei disegni
Angelo Mistrangelo

Gli itinerari, i luoghi, gli elementi che costituiscono il tessuto delle tradizioni di una regione rappresentano l'essenza di un bagaglio culturale che ha attraversato il tempo, saldato memorie e documenti e ritrovamenti in una sorta di percorso legato agli eventi quotidiani, all'evoluzione della società, alla storia.
E nella storia, variamente multiforme o ricca di riscontri artistici, della Valle d'Aosta, un capitolo è certamente dedicato a quel cammino «per immagini» che ha scandito gli incontri, le trasformazioni e gli sviluppi del linguaggio dell' arte in una direzione in cui, ancora oggi, si va alla ricerca delle proprie radici.
In questo ambito, l'indagine compiuta con studi e mostre si identifica con un «corpus» di oggetti che contribuiscono a formare un itinerario intorno a questo argomento. Franco Binel, ingegnere valdostano, prematuramente scomparso, ha dedicato molte forze agli argomenti Valle d' Aosta nell'arte e nella tradizione. Per il catalogo della rassegna Arrow VALDOSTANI D'UN TEMPO, egli ha scritto ad esempio: «L'intento primo è di far conoscere ai valdostani qualcosa di ignoto, della loro storia artistica, per cui questa mostra altro non vuol essere che un affettuoso ricordo, affinché un umano oblio non diventasse una colpevole dimenticanza».
In questo senso riemerge tutta una serie di impressioni, mediante le quali è possibile tracciare, anche se in modo incompleto e parziale, il cammino delle esperienze figurative in Valle d' Aosta: dai paesaggi di Antonio Artari alla ritrattistica di Isabellon, dalla raffigurazione di Mario Felice Nex alle case rustiche di Gaspard, dalla spiritualità montanara di Mus alle soffuse nevicate di Nebbia, e alle cime di Renato Chabod.
In questo contesto pittorico del paesaggio si inseriscono in modo naturale le case in pietra e in legno, i fabbricati rurali
costruiti con i materiali offerti dall'ambiente circostante, seguendo gli schemi di un'architettura solo apparentemente
spontanea, ma in realtà filtrata da secoli di esperienza. Le case nascono dall'ambiente, usano i materiali, seguono un disegno che ha subito un lungo processo di adattamento alle condizioni climatiche, alle esigenze dell'uomo e dell' ambiente stesso. Così, queste costruzioni non rappresentano una presenza spuria nel paesaggio, ma si fondono con esso, diventandone parte integrante, unendo insieme elementi dell'uomo e della natura.
Questo naturale rapporto tra dimore tradizionali e ambiente non è privilegio del solo paesaggio valdostano. L'uso di materiali locali e l'apparente spontaneità di architetture nate da secoli di prova hanno prodotto in ogni luogo risultati straordinari, esaltando i legami tra costruzioni, materiali, territorio. In tante regioni alpine, nei paesi dell' Africa, nelle isole mediterranee, nei deserti Asiatici, nelle foreste Americane, quando la casa utilizza solo i materiali locali, quando è disegnata sulla base di tradizioni e di esigenze del luogo, essa non turba il paesaggio, ma ne diventa parte integrante, valore aggiunto da ammirare, imitare, conservare.
Già anni fa Giuseppe Mazzotti scriveva: «Quasi tutte le antiche case rurali, per il loro carattere, per il loro aspetto, volume e colore, per i materiali con cui sono costruite, per il giusto collocamento nell'ambiente, per la razionale suddivisione e destinazione dei locali, per l'armonica distribuzione dei vuoti e dei pieni, sono belle. Nate per consentire la vita e il lavoro nelle campagne, non si sono sovrapposte al paesaggio, ma vi si sono inserite con perfetta misura e spesso con una grazia che - appunto - si può definire spontanea, perché non derivava da canoni estetici o da pretesti razionalistici... ma da precise esigenze pratiche, fisiche e morali...».
La casa che nasce dall'ambiente stesso in cui si colloca è quindi entrata tra i temi di indagine attenta e accurata. E in questo clima di puntuali riscontri d'ambiente, di recupero di una realtà storica mai interamente e attentamente analizzata, si colloca la ricerca grafica di questo libro intorno all'architettura rurale della regione valdostana, dovuta ad una volontà di «fissare» , al di là dell'immediatezza fotografica, i documenti di un territorio in lenta e inarrestabile trasformazione.
Giuseppe Mazzotti usò la penna per richiamare con le parole l'attenzione sul valore umano ed estetico di queste architetture. Camillo Jona, fin dai primi anni venti, usò ancora la penna per disegnare queste case, e diffonderne la cultura e il
rispetto. Nel volume L'ARCHITETTURA RUSTICANA IN VALLE D'AOSTA, Jona sosteneva: «Coll'intendimento di portare
un contributo allo studio della nostra architettura rusticana ho cercato di raccogliere i tipi più caratteristici ed antichi nelle località che meglio hanno conservato il loro carattere: alcuni d'essi risalgono al Medioevo, molti al Cinquecento.
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SOMMARIO

1. Fontainemore, Valle di Gressoney, m 760.
2. Comerial (Fontainemore), Valle di Gressoney, m 1190.
3. San Grato (Issime), Valle di Gressoney, m 1667.
4. Chanton Desout (Gaby), Valle di Gressoney, m 1423.
5. Blattò (Gressoney-Saint-Jean), Valle di Gressoney, m 1250.
6. Trino (Gressoney-Saint-Jean), Valle di Gressoney, m 1259.
7. Champsil (Gressoney-Saint-Jean), Valle di Gressoney, m 1304.
8. Champsil (Gressoney-Saint-Jean), Valle di Gressoney, m 1304.
9. Trebeltsch-Hus (Gressoney-Saint-Jean), Valle di Gressoney, m 1307.
10. Bielciuken (Gressoney-Saint-Jean),
Valle di Gressoney, m 1375.
11. Cialvrina (Gressoney-Saint-Jean), Valle di Gressoney, m 1710.
12. Verana (Champorcher), Valle di Champorcher, m 1289.
13. Mellier (Champorcher), Valle di Champorcher, m 1299.
14. Ronchas Dessus (Champorcher), Valle di Champorcher, m 1500.
15. Perruchon (Champorcher), Valle di Champorcher, m 1575.
16. Arbaz (Challand-Saint-Anselme), Valle d'Ayas, m 1495.
17. Arbaz (Challand-Saint-Anselme), Valle d'Ayas, m 1495.
18. Arbaz (Challand-Saint-Anselme), Valle d'Ayas, m 1495.
19. Oincod (Challand-Saint-Anselme), Valle d'Ayas, m 1068.
20. Maé (Challand-Saint-Anselme), Valle d'Ayas, m 1035.
21. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
22. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
23. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
24. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
25. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
26. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
27. Arcesaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1135.
28. Extrapieraz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1395.
29. Servaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1438.
30. Servaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1438.
31. Feniliaz (Brusson), Valle d'Ayas, m 1628.
32. Corbet (Ayas), Valle d'Ayas, m 1490.
33. Méytère (Ayas), Valle d'Ayas, m 1512.
34. Méytère (Ayas), Valle d'Ayas, m 1512.
35. Lignod (Ayas), Valle d'Ayas, m 1630.
36. Lignod (Ayas), Valle d'Ayas, m 1630.
37. Lignod (Ayas), Valle d'Ayas, m 1630.
38. Antagnod (Ayas), Valle d'Ayas, m 1699.
39. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
40. Cunéaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
41. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
42. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
43. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
44. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
45. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
46. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
47. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
48. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
49. Cuneaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 2047.
50. Frantse (Ayas), Valle d'Ayas, m 1935.
51. Sossun (Ayas), Valle d'Ayas, m 1980.
52. Mascognaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 1832.
53. Mascognaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 1832.
54. Mascognaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 1832.
55. Mascognaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 1832.
56. Mascognaz (Ayas), Valle d'Ayas, m 1832.
57. Saint-Jacques (Ayas), Valle d'Ayas, m 1689.
58. Saint-Jacques (Ayas), Valle d'Ayas, m 1689.
59. Blanchard (Ayas), Valle d'Ayas, m 1740.
60. Echallogne (Arnad), Bassa Valle d'Aosta, m 1334.
61. Reye Inferiore (Arnad), Bassa Valle d'Aosta, m 1245.
62. Vesey (Issogne), Bassa Valle d'Aosta, m 1207.
63. Champdepraz, Valle di Champdepraz, m 523.
64. Champdepraz, Valle di Champdepraz, m 523.
65. Champdepraz, Valle di Champdepraz, m 523.
66. Viering (Champdepraz), Bassa Valle d'Aosta, m 373.
67. Viering (Champdepraz), Bassa Valle d'Aosta, m 373.
68. Viering (Champdepraz), Bassa Valle d'Aosta, m 373.
69. Viering (Champdepraz), Basse Valle d'Aosta, m 373.
70. Viering (Champdepraz), Bassa Valle d'Aosta, m 373.
71. Champdepraz, Bassa Valle d'Aosta, m 390.
72. Gettaz (Champdepraz), Valle di Champdepraz, m 996.
73. Gettaz (Champdepraz), Valle di Champdepraz, m 996.
74. Crestaz (Champdepraz), Valle di Champdepraz, m 1530.
75. Chevrère (Champdepraz), Valle di Champdepraz, m 1200.
76. Guaz (Montjovet), Media Valle d'Aosta, m 748.
77. Grand-Hoél (Montjovet), Media Valle d'Aosta, m 935.
78. Valmignana (Saint-Vincent), Media Valle d'Aosta, m 966.
79. Buisson (Antey-Saint-André), Valtournenche, m 1119.
80. Chamois (Valtournenche), Valtournenche, m 1815.
81. Pecou (Valtournenche), Valtournenche, m 1350.
82. Torgnon, Valtournenche, m 1513.
83. Triatel (Torgnon), Valtournenche, m 1604.
84. La Magdeleine, Valtournenche, m 1644.
85. Saint-Barthélemy (Nus), Valle di Saint-Barthélemy, m 1755.
86. Valpelline, Valpelline, m 960.
87. Valpelline, Valpelline, m 960.
88. Valpelline, Valpelline, m 960.
89. 011omont, Valpelline, m 1356.
90. 011omont, Valpelline, m 1356.
91. 011omont, Valpelline, m 1356.
92. Les Rey, 011omont, Valpelline, m 1575.
93. Ozein (Aymavilles), Valle di Cogne, m 1363.
94. Epinel (Cogne), Valle di Cogne, m 1450.
95. Cretaz (Cogne), Valle di Cogne, m 70.
96. Cretaz (Cogne), Valle di Cogne, m 1470.
97. Cogne, Valle di Cogne, m 1499.
98. Cogne, Valle di Cogne, m 1499.
99. Cogne, Valle di Cogne, m 1499.
100. Cogne, Valle di Cogne, m 1499.
101. Cogne, Valle di Cogne, m 1499.
102. Gimillian (Cogne), Valle di Cogne, m 1787.
103. Rovenaud (Valsavarenche), Valsavarenche, m 1461.
104. Dejoz (Valsavarenche), Valsavarenche, m 1540.
105. Bien (Valsavarenche), Valsavarenche, m 1664.
106. Bien (Valsavarenche), Valsavarenche, m 1664.
107. Cràton (Valsavarenche), Valsavarenche, m 1595.
108. Rhémes-Notre-Dame, Valle di Rhémes, m 1723.
109. Vieux (Rhémes-Saint-Georges), Valle di Rhémes, m 1211.
110. Coveyard (Rhémes-Saint-Georges), Valle di Rhémes, m 1218.
111. Bussan Dessus (Saint-Pierre), Alta Valle d'Aosta, m 761.
112. Introd, Alta Valle d'Aosta, m 884.
113. Verrogne (Saint-Pierre), Alta Valle d'Aosta, m 1682.
114. Verrogne (Saint-Pierre), Alta Valle d'Aosta, m 1700.
115. Verrogne (Saint-Pierre), Alta Valle d'Aosta, m 1700.
116. Epinel (La Salle), Alta Valle d'Aosta, m 844.
117. Challancin (La Salle), Alta Valle d'Aosta, m 1610.
118. Challancin (La Salle), Alta Valle d'Aosta, m 1610.
119. Challancin (La Salle), Alta Valle d'Aosta, m 1610.
120. Charvaz (La Salle), Alta Valle d'Aosta, m 1512.
121. Chez-Borgne (La Salle), Alta Valle d'Aosta, m 903.
122. Alpearp (Courmayeur), Val Ferret, m 2138.
123. Praz Sec (Courmayeur), Val Ferret, m 1630.
124. Tirecorne (Courmayeur), Alta Valle d'Aosta, m 1950.
125. Il rascard e il Monte Bianco.





Gian Pietro Soardo

ARCHITETTURA RURALE IN VALLE D'AOSTA

editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2010
pagine 88
formato 21x29,7
brossura editoriale con sovracoperta rigida plastificata
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

19.50 €
19.50 €

ISBN : 978-88-8068-452-7
EAN : 9788880684527

 
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