La biografia di un personaggio dalla vita straordinaria è di per sé un "romanzo" e tale può definirsi questo libro che narra, con penna leggera ma storicamente documentata, la vita di Giovanni Francesco Fiochetto. Nato nel 1564 a Vigone da un notaio di provincia dimostra fin dalla gioventù che non avrà un'esistenza banale. Studia medicina alla Sorbona, si laurea a Torino dove esercita con sapienza così da essere, in breve, chiamato ad insegnare all'Università, nominato archiatra di Carlo Emanuele I e pedagogo dei suoi figli che poi segue alla corte di Filippo III di Spagna. Per più di quindici anni Fiochetto vive il "secolo d'oro": alterna i soggiorni alla corte madrilena con i viaggi attraverso il Mediterraneo sulle navi spagnole comandate da Emanuele Filiberto, terzogenito del duca, e infine risiede in Sicilia con lui, creato viceré, fino alla morte del Principe nel 1624.
Fedeltà e conoscenza gli sono riconosciute: nominato protomedico del ducato sabaudo si prodiga durante l'infuriare della peste (il "flagello nero") del 1630 che descrive nel ben noto Trattato della peste.
Tanta abnegazione gli vale la concessione della dignità comitale. Ammirevoli i rapporti familiari che mantiene, pur lontano.
Elegge la natia Vigone sede del suo sepolcreto (portandovi ad operare Carlo di Castellamonte e le sue maestranze) e depositaria dei tanti lasciti caritatevoli.
Il libro segue con appassionata attenzione le vicende private e pubbliche lungo l'intera vita di Fiochetto fino alla morte, avvenuta nel 1642, raccontandone anche il sogno ambizioso ma vano, faro dell'intera sua esistenza: far vivere nella discendenza il nome a cui ha dato così grande lustro.
Le sue opere, in latino e in volgare, sono testimonianza della scienza, modernità, erudizione di un uomo, un grande piemontese, di altissima statura morale.
Nota per il lettore
Tra le carte d'una famiglia torinese di vecchia data c'è un plico di fogli fittamente coperti di scrittura antica con piccole
gore d'umidità e un angolo rosicchiato da topi campagnoli che li aggredirono durante lo sfollamento della biblioteca a Villafranca Piemonte, negli anni della seconda guerra mondiale.
È una copia del testamento che Giovanni Francesco Fiochetto dettò nel 1640, due anni prima della morte. La lettura del documento, che lascia intravedere una personalità singolare e complessa, mi stimolò ad approfondire la conoscenza dell'autore e a verificare, se possibile, la tradizione che spiega la presenza del manoscritto nella casa.
Fiochetto scrisse di medicina e d'astronomia (curiosamente gli anni di nascita e di morte coincidono con quelli di Galileo Galilei), compose, in latino, la ponderosa biografia del principe sabaudo Emanuele Filiberto di Savoia (figlio terzogenito di Carlo Emanuele I), rivelando modernità di pensiero e vasta cultura umanistica; gli avvenimenti della sua insolita vita, poi, sono illuminanti sulle vicende del tempo, degni ancor oggi d'interesse e di studio. Conclusi che il personaggio fosse meritevole d'essere riproposto all'attenzione del pubblico.
Capita, infatti, che un abitante di Torino, cui si domandi se che vanta la massima percentuale di allievi extracomunitari rispetto a quelli italiani, o, semplicemente, perché vi partono le autolinee dirette a nord di Torino.
Non sono molti, infatti, i torinesi che ancora leggono i romanzi storici di argomento piemontese di Luigi Gramegna, riediti dalla benemerita casa editrice Viglongo, in cui il «nostro» è fra i protagonisti di ben due opere (Il portarchibugio e Il barbiere di Sua Altezza) ambientate rispettivamente nel 1610 e 1630.
Anche se nella cittadina di Vigone il nome gode di miglior fortuna essendogli stata intitolata una strada del centro storico che conduce all'edificio un tempo convento agostiniano ed ancor oggi ricco di preziose testimonianze pittoriche, pur tuttavia è ignoto ai più che colui che lo portò fosse un piemontese, medico e scienziato, professore dell'università di Torino, archiatra dei duchi sabaudi e protomedico generale del loro ducato, generoso benefattore della popolazione torinese durante la peste di manzoniana memoria.
Negli anni settanta dell'Ottocento lo storico Gaudenzio Claretta rielaborando, alla luce di fonti documentarie resesi disponibili, la biografia del principe Filiberto scritta da Fiochetto, suo medico personale, la completò inserendovi un sintetico profilo dell'autore. Concluse il saggio auspicando che il municipio torinese ricordasse il valoroso e geniale protomedico con una lapide da apporsi sulla casa che aveva individuato, dopo lunghe ricerche, in cantone San Gregorio.
[..] |
INDICE
Nota per il lettore
Abbreviazioni
PARTE PRIMA. RUOLO PUBBLICO E VICENDA PRIVATA
Preambolo
Cap. I Giovanni Francesco Fiochetto: da Vigone a Parigi e a Torino
Cap. II Con i principi sabaudi alla corte di Spagna
Cap. III Vita in famiglia
Cap. IV Bernardina e Maria spose
Cap. V Morte del padre e nuove apprensioni per il futuro
Cap. VI Nuovo soggiorno in Spagna
Cap. VII «Il generalato del mare» per il principe Filiberto e la carica di «protomedico delle galee e armate navali di Sua Maestà Cattolica» per Fiochetto
Cap. VIII Per terre e per mari a fianco del Principe
Cap. IX Breve soggiorno a Torino per le nozze di Vittorio Amedeo e Cristina di Francia
Cap. X Ancora in viaggio con il Principe
Cap. XI A Palermo fino alla morte precoce del Viceré
Cap. XII Definitivo rientro in Piemonte
Cap. XIII Nel convento agostiniano di Vigone
Cap. XIV Il «flagello nero
Cap. XV Lento dileguare del male e scrittura del «Trattato»
Cap. XVI Morte di Bernardina e Giulio,
costruzione del sepolcro a Vigone, «infeudazione comitale» per Fiochetto
Cap. XVII Ippolita, Anna e Catterina novelle spose
Cap. XVIII Compilazione di un nuovo testamento
Cap. XIX Morte di Fiochetto
PARTE SECONDA. LE DISPOSIZIONI TESTAMENTARIE: SOGNO E REALTA
Cap. XX Primogeniture e discendenza nel Seicento
Cap. XXI Primogeniture nel Settecento e discendenza
Cap. XXIII censi istituiti da Fiochetto in Vigone e la loro estinzione nel XX secolo
Cap. XXIII Il convento degli Agostiniani in Vígone
APPENDICE
Documenti
Tavola cronologica
Fonti
Indice dei nomi
|
Maria Teresa Reineri
L'ARCHIATRA DI CASA SAVOIA
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2010
pagine 442
formato 15,5x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
28.00 €
28.00 €
ISBN : 978-88-8262-161-2
EAN : 9788882621612
|
|