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APPUNTI DI ELETTROCARDIOGRAFIA
INTRODUZIONE

Questi appunti non hanno la pretesa di costituire un testo di Elettrocardiografia. Il loro scopo è solo quello di unire con un filo logico gli schemi utilizzati per il breve corso tenuto per gli Infermieri Professionali della Divisione di Cardiologia. In questi incontri l'attenzione è stata focalizzata principalmente sull'elettrocardiogramma normale come base per il riconoscimento delle principali aritmie, dei blocchi e delle alterazioni di natura ischemica.
L'Elettrocardiografia, che è parte essenziale del lavoro del Cardiologo, può essere conosciuta e insegnata a vari livelli. Questi appunti si propongono di fornire solo alcune informazioni di base. Per una conoscenza più approfondita dell'argomento si rimanda agli innumerevoli e ben più qualificati testi presenti in commercio, alcuni dei quali citati nella bibliografia.

Bianca Bianchini
COS'È L'ELETTROCARDIOGRAMMA?
L'Elettrocardiogramma (ECG) è la registrazione grafica dell'attività elettrica del cuore. In un cuore normale ad ogni attività elettrica fa seguito un'attività meccanica, tuttavia l'ECG non fornisce informazioni sull'attività contrattile cardiaca. Un esempio drammatico di questa incapacità dell'ECG a fornire informazioni sulla contrattilità è la cosiddetta dissociazione elettro-meccanica, condizione in cui il paziente presenta all'ECG una qualche attività elettrica (spesso un ritmo idioventricolare o un blocco AV), ma è totalmente assente ogni attività meccanica cardiaca. Il paziente sarà pertanto cianotico, senza polso e senza pressione.
L'ECG viene tracciato su un rullo di carta millimetrata, che scorre solitamente alla velocità di 25 mm/secondo. Sulla carta millimetrata le suddivisioni più piccole sono lunghe 1 mm ed ognuna di esse equivale a 40 millisecondi (0,04 secondi). In altezza 10 mm corrispondono a 1 mV. L'elettrocardiografo deve sempre essere tarato in modo tale che a 10 mm corrisponda 1 mV.

BASI ANATOMICHE
La regolare attività cardiaca è assicurata dalla presenza di strutture differenziate che automaticamente e ritmicamente elaborano uno stimolo capace di produrre una contrazione cardiaca efficace.
Il principale segnapassi cardiaco (o pace-maker) è il nodo senoatriale, una struttura di circa 4-7 mm x 15-20 mm localizzata nell'atrio destro, sotto l'endocardio, allo sbocco della vena cava superiore. Lo stimolo cardiaco si diffonde di qui alla muscolatura atriale, quindi raggiunge il nodo atrio-ventricolare, localizzato nell'atrio dx sopra il lembo mediale della valvola tricuspide. Il nodo AV si continua con una struttura fascicolare lunga circa 15-20 mm, il fascio di His, che insieme al nodo AV costituisce la cosiddetta giunzione atrio-ventricolare.
Dal fascio di His partono le branche destra e sinistra che si dirigono lungo l'endocardio settale, rispettivamente dx e sx, per poi riflettersi sulle pareti libere ventricolari.
La branca sinistra si divide a sua volta in 2 fascicoli: il fascicolo posteriore, breve e tozzo, che si dirige verso la regione posteriore del setto sinistro, e il fascicolo anteriore, lungo ed esile, che si dirige anteriormente lungo il setto e si riflette poi lungo la parete libera del ventricolo sinistro. Le branche, in prossimità delle fibrocellule muscolari, si sfioccano in minute terminazioni denominate fibre di Purkinje.
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Bianca Bianchini

APPUNTI DI ELETTRO CARDIO GRAFIA

editore PINTORE
edizione 2001
pagine 96
formato 16,5x23
brossura
tempo medio evasione ordine
2 giorni

24.00 €
16.00 €

ISBN :
EAN :

 
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