The pictures illustrate Aosta. They tell the story of a city crossed by history, by millenia of life and thought.
Each epoch, as it advanced, has left a sign, a trace on the countenance of the city.
Work, intelligente, devotion, willingness and enthusiasm have built this shaped its soul, defined its temperament year after year, season alter season, from the early settlers to the Roman conquest, from the mediaeval philosophers and theologians to the men of the new centuries, down to fighters for freedom and independence.
All this, however, stems from an awareness of the unique, inexorable, magical and indissoluble rapport that exists, both in the Valley and in Aosta itself, between nature and the individual, between nature and the community, between the mountains and people. On the just perception of this relationship, on the awareness of its millenary role as a meeting piace for different people, Aosta has founded its being and its future. On this just and conscious perception, Aosta has founded the search for its own civil and ideal vocation.
The very fine photos in this book thus tell the tale of a city mistress of its destiny, a city whose watchful eye is directed to the future.
A
city eager for dialogue and comparison, ready to proffer its own freedom and its own history to Europe and every one of the world's citizens.
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Aosta
è un piacevole viaggio nella storia della “Roma delle Alpi”,
che aiuta a capire la realtà di oggi attraverso gli eventi del
passato. Dal Neolitico alle soglie del Duemila, la comunità aostana
è nata e si è evoluta in un ambiente che ha fortemente
condizionato le sue possibilità di sviluppo. Tradizionalmente
aperta agli scambi attraverso i colli alpini, ha tuttavia conservato
una gelosa ritrosia nei confronti del mondo esterno, con un atteggiamento
di difesa della propria identità che non sempre è colto
nel suo vero significato dal visitatore occasionale. La storia ha abituato
gli Aostani a veder passare per le porte e le vie della loro città papi,
imperatori, eserciti, pellegrini, mercanti e viandanti d’ogni
ceto e d’ogni
colore: nulla li sorprende, nulla sconvolge la loro tranquilla filosofia
esistenziale. Il carattere apparentemente pantofolaio dei “citoyens
et bourgeois” d’origine e d’adozione non deve però
ingannare: sotto la crosta abitudinaria e provinciale cova un’originalità
di carattere che sfocia spesso in comportamenti insospettatamente cosmopoliti,
in guizzi di creatività straordinaria o in bizzarrie un po’
folli.
INTRODUZIONE
Chi osservi oggi dall’alto la città di Aosta riceve l’impressione
della crescita disordinata di un organismo bruno-biancastro su un verde
tappeto di prati e frutteti. Le propaggini filamentose di questa massa
in espansione si protendono ormai sui territori dei Comuni confinanti,
che a loro volta si caratterizzano per la presenza di centri abitati sempre
più grandi e propensi a fondersi in masse omogenee, percorse e
collegate da arterie sempre più numerose.
Se si vuole avere un’idea di come si presentasse la città
sino a pochi decenni or sono – prima che l’abnorme sviluppo
edilizio ne facesse l’imbuto che ha risucchiato più di un
terzo della popolazione dell’intera Valle d’Aosta –
ci si può riferire ad un suggestivo dipinto di fine Seicento, che
raffigura un’Aosta senza tempo, fissata dal pittore nella sua fisionomia
medievale, destinata a rimanere pressoché immutata – dal
punto di vista urbanistico – sino agli anni della Grande Guerra:
un grande borgo irto di torri e campanili, annegato nel verde di una campagna
che penetra largamente all’interno dell’intatta cinta muraria.
La diversità delle dimensioni non deve trarre in inganno: le funzioni
che svolge l’ipertrofica mini-megalopoli attuale, di centro amministrativo,
commerciale, culturale e religioso della regione, le ha sempre svolte
il piccolo centro semi-rurale che ancora costituisce il cuore e l’anima
della città moderna. La centralità di Aosta rispetto alla
sua Valle è di natura geografica, prima di essere il prodotto di
una ricca stratificazione storica risalente almeno all’era neolitica.
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Joseph-Gabriel Rivolin
AOSTA
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2006
pagine 96
formato 28x32
cartonato con sovracoperta plastificata a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
39.90 €
19.90 €
ISBN : 88-8068-157-5
EAN : 9788880681571
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