L'Archivio
di Stato di Asti è particolarmente lieto di partecipare alla presentazione
della prima traduzione italiana delle Antiche Cronache Astesi per diverse
ragioni, sia generali che specifiche. Sotto il primo profilo l'archivio,
al pari degli altri istituti operanti sul territorio astigiano nel settore
della ricerca storiografica, non può che rallegrarsi di un'iniziativa che
consente di porre a disposizione dell'intera collettività alcune fra le
più antiche testimonianze scritte del ricco e tumultuoso passato della città
in epoca comunale. Si tratta in effetti del risultato di un lavoro lungo
e complesso, portato avanti con tenace passione da un gruppo di validi operatori
culturali, che consente di estendere a fascie ampie di fruitori la conoscenza
di testi finora riservati agli specialisti, destinato a rappresentare un
fatto positivo di notevole portata per la diffusione dell'immagine della
città anche oltre l'ambito regionale. Vi sono tuttavia anche altri motivi
da parte dell'Archivio di Stato di Asti per esternare la propria soddisfazione
di fronte alla felice conclusione dell'iniziativa e sono legati al ruolo
svolto dall'Istituto nei confronti di essa lungo l'intero arco temporale
in cui si è articolata. Ci sembra giusto infatti ricordare in questa sede
che l'idea di un'opera scientifica di traduzione, fino ad allora sporadicamente
avanzata e sempre accantonata sia per l'obiettiva difficoltà di trasposizione
nella nostra lingua di testi medievali densi di problemi linguistici e semantici,
come per la prevedibile diffidenza della cultura ufficiale, venne rilanciata
proprio dall'Archivio in occasione dell'inaugurazione della mostra "Un cronista
e la sua città: Asti ai tempi di Guglielmo Ventura primo storico del Palio
(Secoli XIII-XIV)" tenutasi nel 1986. Subito accolta, venne fatta propria
da un gruppo di lavoro costituitosi a questo scopo e che prese ad operare
presso l'Istituto ricevendone tutto il possibile appoggio scientifico e
organizzativo, oltre all'indispensabile sostegno morale.
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Basti ricordare
in proposito, oltre all'avvio dei contatti con l'università degli Studi
di Torino per assicurare la copertura scientifica dell'iniziativa, l'anticipazione
al pubblico astigiano della traduzione, ancora lontana dalla fine, dapprima
mediante una tavola rotonda svoltasi presso la sede dell'Archivio e poi
attraverso un articolo, ospitato nello spazio riservato alle attività
dell'Istituto, sul periodico culturale "Palinsesto ". Terminata l'opera
di traduzione (inizialmente limitata al "Memoriale" di Guglielmo Ventura
e poi, sempre su sollecitazione dell'Archivio, estesa a comprendere le
Cronache di Secondino Ventura e Ogerio Alfieri), l'Istituto, dopo aver
contribuito a presentarla in forma ufficiale al Comune di Asti, predisponeva
quanto era necessario, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura
e il Gruppo Ricerche Astigiane, affinché tale presentazionefosse offerta,
nel modo più degno e significativo, alla cittadinanza e alla stampa. A
talfine riteneva opportuno collocarla come momento iniziale della Settimana
per i Beni Culturali 1989, organizzata dall'Archivio con l'intervento
di rappresentanti della politica e della cultura, e ad essa veniva affiancata
una nuova edizione della mostra "Un cronista e la sua città" arricchita
di altro materiale iconografico e documentario, una parte del quale forma
le illustrazioni del presente volume. Ci sembra quindi, sulla scorta di
ciò che è stato esposto, che l'archivio di Stato di Asti possa trarre
motivi di profonda soddisfazione dalla pubblicazione in forma tanto accurata
delle Antiche Cronache Astesi, a cui ha chiara coscienza di aver fornito
tutto il necessario contributo alfine di dare il massimo favore alla diffusione
della conoscenza storica dei territorio astigiano.
GIOVANNI GRILLONE
Direttore dell'Archivio di Stato di Asti
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Natale Ferro-Elio Arleri-Osvaldo Campassi-Giuseppe Tartaglin
ANTICHI CRONISTI ASTESI
editore DELL'ORSO
edizione 1990
pagine 278
formato 17x24
rilegato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
25.82 €
25.82 €
ISBN : 88-7694-061-2
EAN :
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