"ARTEFICE
SOPRA TUTTI GLI ALTRI, ACCORTO ET INGEGNOSISSIMO"
Jacopo Sannazzaro
Nella seconda
metà del Quattrocento un nuovo polo di cultura rinascimentale si
sviluppa in terra veneta, a Padova, emergente centro commerciale e umanistico
che, tra il terzo e il quinto decennio del secolo, beneficia della presenza
e del magistero d'illustri maestri toscani quali Paolo Uccello, Filippo
Lippi e Donatello.
Verso la metà del secolo l'ambiente artistico gravita nell'orbita
della bottega di Francesco Squarcione, abile artigiano, collezionista
di antichità, pittore, nonchè astuto affarista. Caposcuola
indiscusso della pittura padovana del Quattrocento, Squarcione deve in
parte la sua fama a un'innata sensibilità nello scoprire e incoraggiare
giovani talenti a cui il maestro insegnava a tenere il pennello e macinare
i colori; alcuni di loro erano tenuti come allievi a tutti gli effetti,
altri, troppo poveri per pagarsi la retta, erano adottati come figli.
In questo modo, attraverso l'adozione, nel 1441 arrivò dalla provincia
all'atelier dello Squarcione un ragazzino di appena dieci anni, Andrea
Mantegna. |
INDICE
Introduzione
A Padova, allievo dello Squarcione
Venezia e il legame con i Bellini
La corte dei Gonzaga a Mantova
La 'Camera Picta'
Gli ultimi anni
Mantegna incisore
Hanno scritto di lui...
Cronologia
Mantegna, la fortuna
di Nicoletta Garavelli
Bibliografia essenziale
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ANDREA MANTEGNA
editore GRIBAUDO
edizione 2001
pagine 48
formato 26,5x28
brossura
tempo medio evasione ordine a richiesta
4.99 €
3.00 €
ISBN : 88-8058-145-7
EAN : 9788880581451
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