Romanzo
Una
storia d'amore, quella di Alberto e Clotilde, dai contorni sfocati.
Un rapporto fraterno, maliziosamente frainteso da un paese povero
di sentimenti. L'irrompere di un evento tragico come l'omicidio a
spezzare un legame che vuol sopravvivere alla morte. E la solitudine
di un uomo, isolato dal mondo delle immagini e dal mondo degli altri,
che chiudendosi non permette la comprensione della verità.
Solo una serie di eventi - una lettera inattesa, un segnale d'affetto,
e le pagine di un diario - potrà far riaprire, a tutti, gli
occhi chiusi...
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Gli uomini non fanno che rincorrersi e respingersi.
Niente altro che respingersi e rincorrersi.
(M.R.) |
Solo i ciechi aprono gli occhi al sole.
E' un privilegio.
Conoscono un mondo diverso, al principio difficile ma poi affascinante;
un mondo unico e riservato.
Possono colmare i limiti del corpo avvolto dal buio con una mente che
guarda, con un cuore che vede. E il buio si accende di colori inimmaginabili...
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L'amore
quando è vivo, intenso, forte e fragile allo stesso tempo.
L'amore in tutte le sue manifestazioni, nelle sue forme più sottili
e più disparate.
L'amore quando è grande di un'incommensurabile grandezza, questo
il protagonista del romanzo: una storia di emozioni, di sentimenti, di stati
d'animo assoluti e totalizzanti, che trascendono l'individuo ed il personaggio
per farsi personaggi essi stessi, pregni di una potenza e di un'erruenza
tali da trasformarsi in fisicità.
Nella cornice di una trama scarna ed essenziale, ciò che colpisce
maggiormente in questo romanzo è la sua originalissima struttura
costitutiva: suddiviso in brani brevi (a volte brevissimi), esso si presenta
come una successione di flash, di rapidissime immagini delineate con poche
pennellate soffuse, di improvvise e isolate espressioni di sentimento, che
si concretizzano come illuminazioni di un attimo, con tocchi tenui e immediati,
chiari e scuri allo stesso tempo, precisi e imprecisi. Sfumati.
L'amore spezzato è pertanto un romanzo che vive di sensazioni, di
passioni, di moti del cuore, ma anche di piccole cose, di azioni semplici
e normali, umane, pure...e tuttavia scomode e dunque 'sospette' agli occhi
di un ambiente esterno malizioso e potente: così, la maldicenza saccente
e bigotta della piccola provincia piemontese, intrigante e impicciona, irrompe,
con tutta la propria molesta arroganza, nella quotidianità di Alberto
e Clotilde, un fratello e una sorella in età matura, che conducono
la propria esistenza nella vecchia casa della famiglia.
La loro vita semplice e ordinaria può forse apparentemente sembrare
vuota e priva di stimoli, ma ad un'analisi più approfondita, appare
invece come ricchissima, poichè molto viva sotto il profilo della
menti e dei cuori.
Legati da un sentimento di amore fraterno inconsueto per la sua profondità
e grandezza, entrambi sono improvvisamente travolti da eventi impensabili
per gravità e violenza, che impediscono loro di continuare a tenere
lontano da sè il mondo di fuori.
Questo mondo dunque riesce ad infiltrarsi e a penetrare subdolamente nelle
loro vite, e le sconvolge con la sua cattiveria, con la malizia che lo contraddistingue,
con i suoi infiniti malefici veleni, dotato come di un'occhio onnipresente
che guarda soltanto per distorcere e lo fa con terrificante compiacimento.
...Così, l'unità di quell'amore che appariva indissolubile,
viene spezzata.
Sopraffatti dagli eventi, i personaggi si cercano affannosamente per poi
ignorarsi, si attraggono e si rifiutano, si rincorrono e si respingono,
in un susseguirsi altalenante di questo atteggiamento contraddittorio, sintomo
di un malessere interiore che culmina nell'inerzia e nell'immobilità.
Una paralisi fisica che però, nel corso del romanzo, non diverrà
mai paralisi mentale. Infatti, dopo aver cercato conforto l'uno nell'altro
per poi prontamente rinchiudersi in se stessi, ognuno dei personaggi scoprirà
la solitudine come condizione produttiva, come occasione di autoanalisi,
di riflessione approfondita sul proprio passato e sulla vita condotta.
Un'occasione che permetterà a tutti di trovare la forza per superare
la tragicità dell'accaduto, per annullare l'immobilità e ricominciare
a vivere, per ricomporre le spezzature di un amore destinato a durare per
sempre.
Il tutto in un susseguirsi continuo di ricordi e pensieri, di toccanti espressioni
liriche, di toni miti e impetuosi, di alti e di bassi. Come una musica che
va morendo lentamente e che si fa sempre più fievole per poi rinascere
improvvisa con tutta la sua straordinaria potenza...In una dimensione in
cui la consapevolezza spazio-temporale sfugge, ed il lettore è trasportato
in un ambito fuori di ogni tempo e di ogni spazio fisico; un ambito che
si fa attesa, sospensione, pausa, ma soprattutto solitudine e occasione
di dialogo con se stessi.
In ultima analisi, "L'amore spezzato", opera prima dell'autrice
piemontese Mara Racca, può definirsi come un romanzo che non teme
di proporsi quale 'innovazione', in un settore come quello della narrativa,
che è vecchio di millenni, e che ha ormai visto sperimentare e tentare
pressochè tutte le strade, ma, evidentemente, offre ancora spunti
ed occasioni di originalità.
Un'originalità che, stranamente, trova il suo punto di partenza,
non in situazioni singolari o stravaganti, ma nel più comune, nel
più vecchio e nel più naturale dei sentimenti: l'amore. |
Mara Racca
L'AMORE SPEZZATO
editore GRIBAUDO
edizione 1999
pagine 208
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
12.50 €
12.50 €
ISBN : 88-8058-118-X
EAN :
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